La Juve liquida la Salernitana con un netto 3-0: Vlahovic in gol dopo 115 giorni trascina Madama

La Juventus rialza la testa anche in campionato dopo aver raccolto solamente un punto nelle ultime tre giornate e aver sorriso, a prescindere da tutto quanto accaduto lontano dal rettangolo verde, solamente in Coppa Italia. 3-0 sul campo della Salernitana firmato dalla doppietta di Dusan Vlahovic (tornato al gol dopo più di tre mesi) e al tap-in di Kostic. Trionfo netto con Madama che per la prima volta in stagione segna più di un gol in trasferta in campionato, la seconda considerando anche le tre marcature della notte di Lisbona nella sconfitta per 4-3.

Lo “scontro diretto” dell’Arechi va alla Juve che ritrova i tre punti.
Ha insistito molto nel prepartita Massimiliano Allegri sul peso della trasferta di Salerno, a oggi vero e proprio scontro diretto nei bassifondi della classifica. L’hanno compreso i suoi ragazzi che si sono calati con la giusta concentrazione sulla sfida dell’Arechi riuscendo a metterla in cassaforte dopo, sostanzialmente, un solo tempo di gioco. Il tecnico livornese aveva chiesto cattiveria agonistica alla sua squadra e l’ha ricevuta, aveva sperato nel ritorno al gol di Vlahovic e ha ottenuto anche quello col serbo mattatore assoluto della notte di Salerno.

Vlahovic torna a sorridere e scaccia i brutti pensieri con una doppietta.
Un sospiro di sollievo grosso come una casa con l’ansia da gol scacciata dopo 26 minuti. Quel calcio di rigore, con bacio al palo, sa tanto di liberazione dopo tre mesi vissuti ai margini per un infortunio che non gli lasciava pace. Dal 15 ottobre al 7 febbraio, 115 giorni più tardi Dusan Vlahovic ha ricominciato a far vibrare la rete e l’ha fatto per due volte sbloccandosi anche su azione incrociando il suo mancino di prima intenzione. Ottavo e nono gol (quota 8 in Serie A) stagionale per il classe 2000 che ha anche “propiziato” il 2-0 di Kostic lisciando col destro in area di rigore e spedendo, involontariamente, il pallone sui piedi del connazionale a due passi dalla linea di porta. Assoluto trascinatore in una notte in cui la Juventus aveva bisogno di lui e lui necessità di tornare a esultare. Una boccata d’ossigeno, per tutti.