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La prima prova del nove: la Juve a Valencia deve mandare un messaggio

La prima prova del nove: la Juve a Valencia deve mandare un messaggioTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
mercoledì 19 settembre 2018, 11:452018
di Ivan Cardia
fonte Inviato a Valencia

Può nascondersi fino a un certo punto, la Juve di Cristiano Ronaldo. Marcelino e Parejo lo dicono chiaro e tondo: i bianconeri sono i favoriti per la vittoria finale della Champions. Chiellini e Allegri smorzano: dalle 4 alle 6 squadre alla pari con la Vecchia Signora. A chi ascolta il compito di pescare quali siano. Ma la Juve c’è, nel lotto, è cresciuta ed più forte dell’anno scorso. Può nascondersi ma non troppo, appunto, nell’estate in cui il principale colpo di mercato è arrivato sulll’asse Madrid-Torino. Direzione inversa a quella che ci saremmo aspettati 3-4 anni fa.

Fino a quale punto? È la domanda che aleggia nell’ambiente bianconero. La risposta non è affidata alle parole, ma al campo. E a una serie di prove del nove, che iniziano dal Mestalla, questa sera contro il Valencia. La Juve che gioca con il ruolo di favorita come il gatto col topo ha il dovere di partire bene in Champions League. Missione non sempre riuscita, nell’era recente, anche se poi l’epilogo spesso è stato come minimo soddisfacente, e allora chi se ne frega degli inizi. Questa Juve, però, è diversa. Ha il calciatore più famoso al mondo, il cui acquisto è stato quasi un manifesto programmatico del traguardo che in bianconero vogliono tagliere. Cristiano Ronaldo di inizi se ne intende: ha sempre segnato almeno un gol alla prima in Champions nelle ultime stagioni. È il calciatore più atteso, e sarà anche il più fischiato. A lui e alla sua Juve il compito di posizionare, dal primo pallone giocato, la squadra di Allegri al primo posto della griglia di partenza.

Qui formazione. Come arrivarci, a questo inizio da sogno? Come superare la prima prova del nove? Si passa dal campo e dal modulo. Allegri ha giocato, ha parlato di centrocampo a tre oppure a due, ha menzionato due giocatori (Bonucci e Chiellini) come sicuri del posto quando almeno sei undicesimi sono logicamente già decisi. Si schiererà a specchio? Possibile. Alex Sandro in difesa potrebbe riposare: non si capisce se dalla fatica dell’avvio di stagione o da se stesso, in crescita ma ancora lontano dal terzino di due stagioni fa. Rischioso giocare con Cuadrado e Cancelo terzini, ma sarebbe un altro messaggio chiaro su cosa la Juve vuole dire in questa Champions. In attacco il ballottaggio è Mandzukic-Dybala: altro segnale di 4-4-2, vero o finto che sia. Tutti indicano il croato, ma non è detto che vada così. Douglas Costa è un capitolo a parte: la Juve sa punire in silenzio. Allegri ha detto che farà una scelta soltanto tecnica. Impossibile lasciare il brasiliano a marcire per un mese, con tante partite una dopo l’altro. Potrebbe giocare dal primo minuto, o non giocare affatto: la Juve nasconde le sue carte, finché può.