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La Primavera che verrà: Milan, nel segno della continuità

 La Primavera che verrà: Milan, nel segno della continuitàTUTTO mercato WEB
lunedì 3 settembre 2018, 23:072018
di Alessio Calfapietra

In casa Milan c'è una situazione diametralmente opposta a quella vissuta dai cugini interisti. Se il numero di trofei vinti dal settore giovanile è clamorosamente esiguo, la quantità di giovani portati in prima squadra è enorme. Un flusso continuo di ragazzi dalla Primavera che non ha eguali in serie A, visto che Gattuso può contare su Gianluigi ed Antonio Donnarumma, Plizzari, Calabria, Abate e Cutrone, tutti elementi saliti dalle giovanili rossonere. Senza considerare Locatelli appena andato via direzione Sassuolo, oltre ad Antonelli e Zanellato volati verso altri lidi. Il primo un veterano, l'altro un giovane da poco affacciatosi tra i grandi.

Quindi non vincere il campionato da oltre cinquant'anni, ed aver messo in fila due soli successi nel torneo di Viareggio dal 2001 ad oggi, ha il giusto contraltare nel rifornimento di qualità che la prima squadra può trarre dal vivaio. Nessuna vittoria e poche plusvalenze, ma un grande apporto su cui il Milan ha potuto contare in diverse occasioni.

La scorsa stagione non ha portato grandi soddisfazioni alla formazione Primavera, arrivata settima in campionato e fuori dalla zona play-off. In panchina è stato confermato Alessandro Lupi, tecnico subentrato lo scorso novembre a Gattuso. Anche l'organico è rimasto fondamentalmente invariato se si escludono le promazioni dall'under 17. L'unica novità di rilievo, semmai, è la direzione del settore giovanile passata da Filippo Galli all'ex allenatore Mario Beretta.

In porta si registra il solo innesto di un certo rilievo. Si chiama Lillo Guarneri (16), è di origine belga ed arriva dallo Standard Liegi. Per la nazionale ha scelto i colori azzurri, è un elemento da seguire con attenzione anche se la titolarità dei guantoni spetta a Matteo Soncin (17), ennesimo portiere di talento uscito da Milanello. Già campione d'Italia under 17, anche lui nel giro delle nazionali, ha fatto intravedere già da tempo le sue indubbie qualità.

Sulla fascia destra confermatissimo il gioiello Raoul Bellanova (18), incalzato dall'altro azzurro di lungo corso Alberto Barazzetta (17), dall'altra parte Alessandro Negri (18) è atteso alla conferma in un ruolo non propriamente suo, da condividere con i due diciassettenni Samuele Ruggeri e Gabriele Basani. Essenziale la schiera di centrali: salutato Matteo Gabbia, il posto sarà conteso dal promettente Tommaso Merletti (16), Riccardo Martimbianco (17) e l'italo-etiope Daniel Culotta (17).

Il centrocampo poggerà su Marco Brescianini (18) ed il fuoriquota Emanuele Torrasi (19), reduci dall'ultima annata, accanto a loro giostreranno Alessio Brambilla (17), figlio dell'ex calciatore Massimo, ed il confermato Alessandro Sala (17). Le giocate prettamente offensive saranno ad opera del talentuoso Giacomo Olzer, trequartista classe 2001 compagno di Sala in under 18, e di Gabriele Capanni (18) alla ricerca della definitiva esplosione. In quanto ad estro e fantasia non sono da meno Andrea Capone (16), fratello di Christian, ed il croato Antonio Mionic. Più defilati sulla mediana risultano Marco Romano Frigerio (17) e Nicola Torchio (17). Nelle amichevoli estive si è messo in luce anche il 2002 Dennis Stojkovic, andato a segno contro il Lugano.

In avanti Lupi può godere di una vastissima scelta. Il perno resta Frank Tsadjout (19), attaccante italo-camerunense molto atteso dopo l'exploit dell'ultimo anno. Avranno grande spazio anche Siaka Haidara (17), seconda punta di origini maliane, e Vittorio Vigolo (18), ragazzo che sogna di ripetere l'esperienza del quasi concittadino Luca Vido. Sempre in tema di qualità in salsa veneta, merita attenzione anche il centravanti Riccardo Tonin (17), così come Lorenzo Colombo (16) che ha disputato sotto età gli Europei under 17. Infine Daniel Maldini (17), un cognome che, in quanto ad ascendenze e bravura, può fare a meno di qualsiasi presentazione. Resta ancora un oggetto misterioso il brasiliano Nathan Soares.

Nel complesso una squadra molto giovane, non finalizzata a collezionare trionfi ma alla crescita dei ragazzi che, un giorno non troppo lontano, potranno forse calcare il campo di San Siro. Un gruppo con due soli fuoriquota, Tsadjout e Torrasi, con tutti i calciatori più esperti ceduti in prestito (Pobega, El Hilali, Guarnone, Gabbia, Tiago Dias e Llamas), ed una schiera di prospetti dai quali è lecito aspettarsi molto.
Qualche rinuncia importante come il centrale Bellodi mandato a maturare in C, o nomi che sarebbero potuti tornare ancora utili quali l'attaccante Forte e il terzino Campeol, ceduto definitivamente alla Sampdoria,

E' possibile che se fosse stata creata una formazione B molti di loro sarebbero rimasti in maglia rossonera. Ma si tratta di un progetto ancora incerto e lacunoso ed il Milan, nel pieno del passaggio al gruppo Elliott, non aveva tempo ed energie da dedicarvi. L'esordio del nuovo campionato si avvicina: il 14 settembre a Napoli, altra grande delusa dell'anno scorso, inizieremo a capire di che pasta è fatto questo Milan.