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La rivincita di Petrachi: nella Roma che convince c’è l’impronta dell’ex diesse

La rivincita di Petrachi: nella Roma che convince c’è l’impronta dell’ex diesseTUTTO mercato WEB
mercoledì 18 novembre 2020, 08:30Serie A
di Dario Marchetti

“Se non ci metterà troppo, l’aspetterò tutta la vita” diceva Oscar Wilde. Ecco Petrachi non ha dovuto attendere così tanto, ma molto meno. E’ bastato un anno per prendersi una prima rivincita su chi aveva bollato come “scadente” il suo lavoro a Roma. Due campagne acquisti giudicate severamente, ma rivalutate da Paulo Fonseca che oggi in 8/11 della formazione tipo vede schierare proprio calciatori portati nella capitale dall’ex diesse. Da Smalling a Ibanez, passando per il reintegro di Bruno Peres e l’acquisto di Veretout e Spinazzola. Fino ad arrivare ai colpi a zero di Pedro e Mkhitaryan e alla conferma di Dzeko con il rinnovo: su tutti questi giocatori c’è il timbro di Petrachi, così come sul prolungamento di Zaniolo che fa dormire, almeno per ora, sonni tranquilli al club.

Poi è chiaro che non tutte le ciambelle escono con il buco: vedi Carles Perez, Pau Lopez e Kalinic, ma anche qui delle attenuanti ci sono. Fare il vice Dzeko, ad esempio, non è facile e lo sta sperimentando sulla sua pelle Borja Mayoral, mentre sul giudizio di Pau Lopez pesa molto il costo del cartellino (è il portiere più pagato nella storia del club). L’alternanza con Mirante, però, sembra far bene allo spagnolo che post lockdown è stato frenato dalla rottura del polso. Petrachi su Pau al Corriere dello Sport è stato chiaro: “Vedremo alla fine chi avrà ragione”. Intanto, l’ex diesse, licenziato in estate, una prima rivincita se l’è presa visto che la colonna portante della squadra che oggi è terza in classifica l’ha costruita lui.

La storia tra Petrachi e la Roma, però, è destinata a intrecciarsi ancora. Questa volta in Tribunale. Il 4 novembre scorso c’è stata la prima udienza per la causa intenta dall’ex direttore sportivo al club giallorosso dopo il licenziamento, secondo la società, arrivato per giusta causa. Non è dello stesso avviso Petrachi che ha chiesto 5 milioni lordi (ovvero le due annualità mancanti al suo contratto interrotto prematuramente) come risarcimento. Il 26 novembre è prevista la seconda udienza e l’alternativa alla somma richiesta, qualora dovesse soccombere la Roma a processo, sarebbe il reintegro. Ai giallorossi manca il diesse, ma per il momento non sembra una strada percorribile visto che l’ultimo e unico contatto tra Petrachi e i Friedkin risale al dicembre scorso.

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