La rivoluzione di Monchi: la Roma mette le ali ma può cedere il Ninja
Lo straordinario cammino nell'ultima edizione della Champions League ha rilanciato le ambizioni della Roma, che vuole confermarsi ad alti livelli in Europa e diminuire il gap dalla Juventus in Italia. Un processo di crescita graduale, che non può prescindere da alcuni innesti giovani, utili anche per garantire robuste plusvalenze in futuro e mantenere i giallorossi ad alti livelli. Già definiti gli acquisti di Bryan Cristante, Ivan Marcano e Ante Coric, il ds Monchi è al lavoro per mettere a disposizione di Eusebio Di Francesco gli esterni offensivi ideali per il 4-3-3 che l'ex tecnico del Sassuolo ha in mente di utilizzare anche nella prossima stagione.
Gregoire Defrel e Diego Perotti non hanno le caratteristiche proprie dell'ala e probabilmente saranno sacrificati per far posto a elementi più affidabili e utili. Vanno in questa direzione le trattative per Justin Kluivert e Domenico Berardi, due giocatori su cui la società capitolina è pronta a investire e che potrebbero consacrarsi in una piazza importante e affamata di successi. Dall'altra parte, Monchi ha bisogno di fare cassa: detto di Defrel e Perotti, il nome grosso a salutare la città eterna potrebbe essere Radja Nainggolan, il regalo che l'Inter è disposta a fare a Luciano Spalletti per ringraziarlo della qualificazione in Champions. Il centrocampista belga è un pupillo del tecnico toscano, che più di chiunque altro ha saputo valorizzarlo ed esaltarne le qualità in fase realizzativa. Anche El Shaarawy e Strootman hanno diversi estimatori ma una loro cessione è vincolata a ulteriori nuovi innesti. La rivoluzione di Monchi è solo all'inizio.