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La seconda vita di Frenkie de Jong. Libero a vent'anni

La seconda vita di Frenkie de Jong. Libero a vent'anniTUTTO mercato WEB
mercoledì 20 dicembre 2017, 08:302017
di Marco Conterio

Frenkie de Jong non è stato coltivato nella serra del talento ajacide. E' straniero, visto che nel 2015 la formazione di Amsterdam, dopo lungo corteggiamento, decide di prelevarlo dal Willem II. Lì debuttò giovanissimo in prima squadra, in Eredivisie, ventitre minuti che entrarono nei cuori dei tifosi di quel club dove era arrivato a soli otto anni. Nasce e cresce centrocampista, interno, mezzala, freccia. I paragoni delle penne d'Olanda lo avvicinano a Luka Modric per stile di gioco, ad Andres Iniesta per visione totale. Si è spostato qualche metro più avanti, poi, vestendo i panni del trequartista ma poi Marcel Keizer, manager del dopo Bosz da questa stagione all'Ajax, ha deciso di cambiargli la vita.

Nelle ultime tre partite, Frenkie da Arkel è avanzato pur arretrando. Il paradosso si spiega con la tattica, perché Keizer ha deciso di metterlo in mezzo alla difesa. Per impostare il gioco, per dettare i tempi, per anticipare ma anche per interdire. L'esperimento è arrivato nella sfida da brividi contro il PSV Eindhoven: 3-0 e assist per De Jong. Poi Excelsior, poi AZ Alkmaar. Tre vittorie e 2 gol presi in tre scontri diretti a fronte degli 8 segnati.

De Jong è un ragazzo che si pone continue domande. "Come fermo l'avversario?". "A chi servo il pallone?". "Quale sarà il modo migliore per far ripartire il gioco?". Qualche metro più indietro e pochi secondi, Frenkie De Jong ha tutte le risposte. E' veloce a sufficienza per anticipare gli avversari, è intelligente per capire quando osare, quandro dribblare basso e quando dirigere l'orchestra con un adadgio. Tutte qualità che lo rendono un giocatore moderno, perfetto. Completo. Un'invenzione di Keizer destinata a rivoluzionare, ancora, il gioco dell'Ajax.