La voglia non basta. Milan, i sogni di gloria estivi sono solo un ricordo

Tre punti al Napoli e Milan che sprofonda in classifica, con la distanza dalla vetta - occupata proprio dagli azzurri - che adesso ammonta a ben sedici punti. Un'enormità, dopo tredici turni di campionato, che ci sta tutta vedendo la gara del San Paolo. Nonostante il risultato finale dica il contrario, perché il 2-1 finale nasconde il fatto che Milan di Vincenzo Montella dopo il 30' abbia spento l'interruttore per poi riaccenderlo soltanto al 92' col mancino che non ti aspetti, quello di Alessio Romagnoli.

Troppo poco per la squadra del Diavolo, con Vincenzo Montella che ha proposto il 3-5-2 e costretto Fabio Borini a compiti prevalentemente difensivi. Permettendo, in questo modo, al Napoli di affondare il colpo nella zona di sua competenza, o almeno quella che l'allenatore rossonero aveva studiato per lui. C'è stato anche un pizzico di sfortuna, c'è da dirlo, perché il Milan ha perso Suso prima di rientrare negli spogliatoi all'intervallo. Ma ciò che determina l'andamento della stagione è la graduatoria, col Milan che ha perso l'ennesimo scontro con una big. Non basta la voglia e la generosità messa in campo stasera per conquistare la zona Champions che, al giorno d'oggi, è solo una chimera.