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Lahm e Xabi Alonso, si chiude un'era. La Champions saluta due campioni

Lahm e Xabi Alonso, si chiude un'era. La Champions saluta due campioniTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
mercoledì 19 aprile 2017, 14:452017
di Gaetano Mocciaro

Con la sconfitta contro il Real Madrid oltre ad aver sancito l'eliminazione del Bayern Monaco dalla Champions League ha chiuso definitivamente la carriera europea di due protagonisti di questi ultimi 15 anni: Philipp Lahm e Xabi Alonso si ritireranno a fine stagione e ieri hanno giocato la loro ultima partita in Champions League. 114 presenze per il terzino, condite da 3 reti e soprattutto una coppa alzata al cielo da capitano nella notte di Wembley nel 2013 (2-1 al Borussia Dortmund). Una storia iniziata nel lontano 2005, con l'esordio contro il Rapid Vienna e che l'ha visto anno dopo anno sempre più protagonista, arrivando a giocare tre finali. L'ultima stagione lo ha fatto entrare nella Top 20 dei più presenti del massimo torneo. Una competizione che vivrà anche il prossimo anno, sotto una nuova veste: per lui è già pronta una scrivania, ovviamente al Bayern.

Chiude nella Top 10 e con 2 Champions alzate Xabi Alonso. 127 presenze totali per il regista, che fece il suo esordio nel 2003 con la Real Sociedad in una sfida della fase a gironi contro l'Olympiacos. Quell'esperienza fu il lasciapassare per il passaggio l'anno successivo al Liverpool dove fu protagonista al primo anno di quella che ancora adesso è considerata la rimonta più clamorosa mai vista in una finale: fu lui a firmare il clamoroso gol del 3-3 a Istanbul conrto il Milan, consegnando la sua squadra alla leggenda. Un Alonso che sarà perno del centrocampo dei reds anche due anni più tardi, nella rivincita di Atene contro i rossoneri. Fino al passaggio nell'estate del 2009 assieme a Ronaldo, Kakà e Benzema al Real Madrid, ormai stufo di uscire sempre agli ottavi di finale. Anni a inseguire la tanto agognata Décima, raggiunta nell'incredibile finale del 2014 contro l'Atlético. Ironia del destino a Lisbona non sarà in campo, appiedato dalla squalifica. Il trasferimento al Bayern nell'agosto 2014 è stata l'ultima occasione per poter alzare al cielo il trofeo, ma le spagnole si sono sempre messe in mezzo. Prima il Barcellona, poi l'Atlético, infine il "suo" Real Madrid. Che non lo ha dimenticato e gli ha riservato un grande applauso.