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Lazio, sette acquisti senza cedere top player: c'è un'unica pecca nel mercato

Lazio, sette acquisti senza cedere top player: c'è un'unica pecca nel mercato
© foto di Federico Gaetano
martedì 6 ottobre 2020, 08:30Serie A
di Riccardo Caponetti
fonte Dall'inviato a Roma

Tenere i giocatori migliori e allargare una rosa troppo corta per affrontare le tre competizioni. Questo era il duplice obiettivo della Lazio, che è riuscita a portare a termine con mille difficoltà in una sessione di mercato che definire strana è troppo poco. Lotito e Tare hanno concretizzato sette acquisti, tutti mirati secondo determinate esigenze: Reina per la porta, Hoedt in difesa, Fares come quinto di sinistra, Escalante, Akpa Akpro e Pereira a centrocampo e Muriqi - il secondo investimento più oneroso del presidente biancoceleste - in attacco.

Eppure nella piazza c'è un po' di delusione. L'amaro boccone della beffa di David Silva ancora non è stato digerito, ma il rammarico attuale non dipende dal mancato arrivo del fuoriclasse spagnolo. No, deriva da un altro mancato acquisto: quello di un difensore centrale di spessore e di livello per migliorare un reparto che negli anni passati si è rivelato troppo fragile. E che rischia di essere spesso in emergenza, come lo è stato domenica contro l'Inter quando Inzaghi ha dovuto adattare Parolo come perno dei tre per sopperire agli infortuni di Vavro, Luiz Felipe, Radu e Bastos. Giocatori che nel corso della loro carriera hanno spesso peccato di continuità. Serviva un rinforzo per il pacchetto arretrato e le aspettative erano alte, motivo per cui l'ambiente biancoceleste non ha esultato per il ritorno di Hoedt, ceduto nel 2017 per 17 milioni al Southampton e ufficializzato ieri pomeriggio (prestito con diritto di riscatto).

Questa è l'unica pecca (oltre alla difficoltà di cedere qualche elemento, Bastos su tutti) di un mercato più che positivo della Lazio. Che - va ricordato e sottolineato sempre - ha mantenuto intatta l'ossatura del gruppo, non privandosi dei propri top player. E aggiungendo a loro sette acquisti: trenta i milioni investiti per i cartellini, più di dieci invece quelli messi a bilancio per i loro ingaggi. A rendere migliore il giudizio, ci sono anche alcune uscite: Badelj per 5 milioni al Genoa su tutte (è una plusvalenza), ma anche la cessione di Jony all'Osasuona (prestito con riscatto a 5) e quella di Wallace a zero al Malatyaspor (la Lazio si è assicurata il 50% della futura rivendita). In extremis hanno salutato Lukaku e Adekanye, in prestito all'Anversa e al Cadice. Attenzione a Caicedo, per lui sono sempre accese le sirene del Qatar, dove il mercato chiude a fine ottobre.

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