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Lazio, Vavro è pronto: tra i consigli di Inzaghi e le traduzioni di Milinkovic

Lazio, Vavro è pronto: tra i consigli di Inzaghi e le traduzioni di Milinkovic
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport
martedì 20 agosto 2019, 08:30Serie A
di Riccardo Caponetti
fonte Dall'inviato a Roma

Titolare a Bournemouth, confermato a Paderborn e riproposto sempre dal 1’ a Vigo, nell’ultimo vero test estivo della Lazio. Se tre indizi fanno una prova, tutto lascia pensare che Inzaghi abbia intenzione di puntare su Vavro per l’esordio stagionale in campionato di domenica in casa della Sampdoria. Lo slovacco sul centro-destra, Acerbi in mezzo e Radu sul centro-sinistra. Il terzetto difensivo biancoceleste dovrebbe essere questo, anche perché Luiz Felipe ha dovuto fare i conti con dei problemi fisici durante il ritiro e Bastos è rientrato tardi causa Coppa d’Africa. Nei primi giorni ad Auronzo era uno dei pochi a disposizione l’ex Copenaghen, che ha sfruttato bene le sue carte. È piaciuto per la sua tecnica palla al piede: pulito negli appoggi, sicuro nei controlli e preciso nei lanci. Qualità non scontate per un difensore dalla sua stazza (193 cm). Ottimo tempismo nelle chiusure, le sue leve imponenti gli permettono di essere molto veloce sul lungo, meno sul breve. Questo - per ora - sembrerebbe essere il suo punto più debole, soprattutto quando dovrà marcare avversari brevilinei su una fetta di campo grande.

Deve lavorarci su, come anche sugli automatismi della difesa a tre. La parola chiave è ‘tempo’. Quello di cui avrà bisogno per migliorare l’intesa e la sincronia con i suoi compagni di reparto, nelle varie uscite e scalate necessarie. L’ingente investimento fatto dalla Lazio per lui (11 milioni) testimonia quanto la società creda in quest’acquisto, mirato per colmare una grande lacuna in rosa. “Tare lo seguiva da tanto tempo”, ha spiegato il suo agente Petras. Lo conosce bene, pregi e difetti. Non è un caso che sulla destra, come quinto, sia arrivato Lazzari, la cui velocità potrà aiutare molto Vavro in fase di non possesso. Le premesse in questo suo primo mese a Roma sono molto positive. Non solo a livello tecnico e atletico, ma anche di atteggiamento. “È molto sveglio”, ha detto Acerbi. “Ha tutto per diventare un grande difensore, mi piace”. Era spaesato all’inizio, normale. Piano piano si è integrato, anche grazie a Milinkovic. Il serbo spesso l’ha aiutato nel tradurre le urla di Inzaghi durante gli allenamenti. Il tecnico stesso ci parla quotidianamente anche in maniera individuale, cercando di spiegargli cosa vuole dai suoi difensori. L’ha messo sempre in campo da titolare nelle ultime uscite, perché la partita è il miglior allenamento possibile. Bournemouth, Paderborn, Vigo: tre indizi che portano alla prova Marassi.

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