Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta

Le grandi trattative del Bologna - 1962, arriva il talento estroso di Helmut Haller

Le grandi trattative del Bologna - 1962, arriva il talento estroso di Helmut HallerTUTTO mercato WEB
giovedì 9 aprile 2020, 16:10Serie A
di Dario Ronzulli

La creazione del Bologna che nel 1964 vincerà il suo settimo e ultimo scudetto passa anche dall’estate 1962. Raffaele Sansone, ex calciatore uruguaiano degli anni Trenta e Quaranta che una volta appese le scarpette al chiodo decide di rimanere a vivere a Bologna, ha un nome da consigliare al presidente Renato Dall’Ara. Tra i due c’è gran feeling, sin da quando il numero 1 rossoblù sborsò nel 1934 500 pesos per riportarlo tra le fila della sua squadra dopo un anno di Penarol.
Dall’Ara si fida del fiuto da osservatore di Sansone, che ha già fatto prendere al patron gente come Pascutti e Tumburus ovvero due che lasceranno un segno indelebile nella storia del club. Quando dunque l’uruguagio gli fa il nome di un 23enne regista offensivo tedesco che potrebbe fare al caso dei felsinei Dall’Ara si butta a capofitto. Anche perché quel ragazzo biondino di nome Helmut Haller, che ha esordito con la maglia della Germania Ovest poco più che diciannovenne e che ha fatto pure il camionista, aveva già fatto impazzire Dall’Ara con una prestazione superba proprio in maglia teutonica.
Dopo il Mondiale cileno, in cui la Germania Ovest esce ai quarti per mano della Jugoslavia, Haller può dedicarsi anima e corpo alla trattativa con il Bologna. Trattativa non semplice perché c’è un lungo tira e molla per l’ingaggio che alla fine si risolve con un biennale da 45 milioni di lire.

L’accordo con l’Augsburg, club dove Haller esordì, è più facile: assegno da 40 milioni staccato e il giocatore può prendere la strada dell’Italia. Stando attento a non fare come Dall’Ara e Sansone, che nel viaggio di ritorno finiscono in un fosso rimanendo per fortuna illesi. Il Bologna di Fulvio Bernardini, ormai stabilmente tra le prime della classe, ha trovato il tassello mancante per salire di livello. Il dubbio è legato alla convivenza tattica con Giacomo Bulgarelli: sarà la bandiera bolognese a sacrificarsi per il bene della squadra.
Con il suo talento cristallino, la sua capacità di inventare giocate decisive, i suoi dribbling e il suo carattere estroverso e lontano dai canoni teutonici, Haller diventerà in tempi rapidissimi un beniamino dei tifosi. E anche grazie alle sue prestazioni il Bologna si arrampicherà fino al tricolore, vinto in uno storico spareggio con l’Inter. Haller poi proseguirà la sua carriera con la Juventus e ancora con l’Augsburg, lasciando ovunque il ricordo di un numero 10 con i fiocchi e di una persona solare.

Primo piano
TMW Radio Sport
Serie A
Serie B
Serie C
Calcio femminile