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Le grandi trattative del Milan - 2010, Robinho dal City nell’ultimo giorno di mercato

Le grandi trattative del Milan - 2010, Robinho dal City nell’ultimo giorno di mercato TUTTO mercato WEB
© foto di Alberto Lingria/PhotoViews
venerdì 17 aprile 2020, 11:30Serie A
di Antonio Vitiello

“Non mi aspettavo un rinforzo supplementare del calibro di Robinho. Si tratta di un bel regalo del presidente Berlusconi che ringrazio di cuore". Sono le parole dell’allenatore Massimiliano Allegri nell’estate del 2010, dopo una campagna acquisti importante del Milan, dove il fiore all’occhiello fu l’acquisto di Zlatan Ibrahimovic. Oltre allo svedese però i rossoneri nell’ultimo giorno di mercato portarono a casa anche Robinho. Ma fu una settimana frenetica per Adriano Galliani perché oltre a prendere Ibra e Robinho dovette cedere Marco Borriello alla Roma e Huntelaar allo Shalke 04 per monetizzare e ottenere il via per gli ultimi trasferimenti in entrata. L’ex giocatore del Santos che in patria è una stella ormai da anni, dopo le esperienze al Real Madrid e al Manchester City, firmò un contratto quadriennale con il Milan che lo acquistò dalla società inglese per 18 milioni di euro.

Talento incredibile con dribbling funambolico, ma anche tanti gol sbagliati e poca concretezza sotto porta. Tipico brasiliano innamorato del pallone (non a caso fu scoperto e lanciato da Pelè proprio nel suo Santos), tecnica sopraffina e fantasia fuori dalla norma, ma attaccante capace di divorarsi parecchie occasioni. Limiti caratteriali e scarsa propensione ad accettare restrizioni tattiche (con qualche serata di troppo sia a Milano che nelle altre città europee in cui ha giocato) non fecero mai decollare il suo grandissimo talento

Nei suoi quattro anni in rossonero Robinho ha vinto da protagonista una Serie A (2010-2011) ed una Supercoppa Italiana (2011) alla prima stagione, dove segnò anche 14 reti in 34 presenze, la sua miglior annata rossonera. In rosa ebbe la fortuna di giocare con altri connazionali brasiliani come Pato e Ronaldinho, ma dopo il primo anno le altre stagioni furono abbastanza deludenti per un talento dalla sua portata. Alla fine fu ceduto in prestito al Santos e poi al Guangzhou in Cina.

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