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Le grandi trattative del Parma - 1998, Fuser è l'acconto di Cragnotti per Chiesa. Ma...

Le grandi trattative del Parma - 1998, Fuser è l'acconto di Cragnotti per Chiesa. Ma...TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
venerdì 10 aprile 2020, 10:20Serie A
di Niccolò Pasta

Estate 1998. Mentre gli Azzurri si preparano per il Mondiale francese, il mercato in Italia già impazza, con alcune squadre che trattano alcuni pezzi da novanta, speranzosi di chiudere una serie di colpi che scatenerebbero grandi incroci, coinvolgendo praticamente tutte le big del campionato italiano. La prima squarta a muoversi è la Lazio di Cragnotti, appena sconfitta in finale di Coppa Uefa dall’Inter, e desiderosa di rinforzare la rosa, anche sacrificando qualche “storico” giocatore. Il primo a salutare la compagine è Pierluigi Casiraghi, che vola al Chelsea in Inghilterra, mentre il secondo è Diego Fuser, che viene ceduto al Parma di Tanzi. La cessione di Fuser è per certi versi sorprendente: a Roma dal ’92, Fuser è una delle colonne portanti della Lazio, oltre ad essere uno dei leader dello spogliatoio. Ha appena vissuto una buonissima stagione con i biancocelesti, in cui ha segnato otto reti e vincendo, da protagonista, la Coppa Italia. E’ reduce dalla cocente delusione dell’esclusione dal gruppo che parteciperà a Francia ’98, una decisione sicuramente mal digerita: “Maldini deve dire grazie a Casiraghi se e' arrivato al Mondiale e non l'ha nemmeno chiamato. Purtroppo conta eccome essere del Milan, piuttosto che della Lazio. Sono molto deluso perché vengo da una buona stagione, pensavo di meritare maggiore considerazione”.

In pochi giorni Fuser si trova scaricato dalla Nazionale e dalla “sua” Lazio, ignorando i motivi del suo allontanamento dalla Capitale. Si parla di problemi fra il centrocampista ed Eriksson, si parla anche dei dissidi con Roberto Mancini, per molti il "mandante" della sua cessione, ma i motivi sono ben altri. La sera del 28 maggio, Calisto Tanzi si era ritrovato a cena con Sergio Cragnotti. Negli anni, i due avevano concluso parecchi scambi e anche questa volta, fra un bicchiere di vino e un primo piatto, si era parlato di affari. Tanzi aveva rivelato il suo obiettivo per l’estate del 1998: cercare di portare a Parma Gabriel Omar Batistuta, centravanti della Fiorentina, tra i migliori del pianeta. Cragnotti aveva fiutato l’affare: se davvero Batistuta arrivasse a Parma, a quel punto uno tra Asprilla, Crespo ed Enrico Chiesa dovrebbe lasciare l’Emilia. E tutte le sue attenzioni si erano concentrate sull’ex Sampdoria, già frutto del desiderio del Milan. “Io ti cedo ora Fuser, ma se chiudi per Batistuta io voglio Enrico Chiesa.” Deve essere andata più o meno così quella sera, con Cragnotti disposto anche a cedere Jugovic per avere il diritto di prelazione per Chiesa. Il passaggio di Fuser a Parma si chiude in pochi minuti, con Tanzi che versa nelle casse di Cragnotti 12 miliardi, accettando il “patto Chiesa”.

Passato il primo momento di perplessità, Fuser accoglie con entusiasmo la nuova avventura: “Ho saputo tutto martedì, lascio la Lazio senza rimpianti, sono stati sei anni bellissimi. Nel calcio di oggi ormai ci sta tutto, dunque non sono rimasto stupito. Tra l'altro vado in un'altra grande squadra e spero che rimanga Chiesa”. Già, Chiesa. Nonostante la forte pressione Tanzi non riuscirà a comprare Batistuta, e non potrà dunque liberare Chiesa verso la Lazio, che si dovrà accontentare di Marcelo Salas come nuovo attaccante. Fuser rimarrà a Parma fino al 2001, vestendo per 120 volte la maglia crociata, segnando dieci reti e vincendo una Coppa Italia, una Coppa Uefa e una Supercoppa Italiana. E riconquistando anche la Nazionale.

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