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Le grandi trattative del Parma - 2001, Marchionni-Fiorentina ma il fallimento lo porta a Parma

Le grandi trattative del Parma - 2001, Marchionni-Fiorentina ma il fallimento lo porta a ParmaTUTTO mercato WEB
© foto di Federico Gaetano
sabato 9 maggio 2020, 10:20Serie A
di Niccolò Pasta

Estate 2001. Il Parma è reduce da un buon quarto posto in classifica nonostante una stagione piuttosto travagliata, con ben tre tecnici alternatisi in panchina. La stagione regalò la qualificazione in Champions ai ducali, ma allo stesso tempo la finale di Coppa Italia persa contro la Fiorentina aveva lasciato l’amaro in bocca. Durante quel mercato partirono Thuram e Buffon in direzione Torino e anche Cannavaro sembrava sul punto di lasciare, per la Roma, ma alla fine decise di rimanere. Proprio dalla Roma arrivò Nakata, dall’Inter il giovane Ferrari e Seba Frey, e dall’Empoli un altro giovane, Marco Marchionni.

Marchionni è un giovane esterno laziale, cresciuto nel Monterotondo, dove esordì in Serie D appena diciottenne. Notato dall’Empoli, si trasferisce in Toscana nel ’99, esordendo in A contro la Roma, nella stagione della retrocessione degli azzurri in Serie B. Proprio in B, l’anno dopo, arriva la svolta: il tecnico Silvio Baldini lo trasforma in esterno, dandogli più continuità e sfruttandone le sue doti di velocista. In due anni, seppur poco più che ventenne, gioca 60 partite segnando sei reti e attirando l’attenzione di vari club di Serie A. La prima squadra a bussare alla porta dei toscani è la “vicina” Fiorentina, che tratta a lungo il ragazzo laziale, riuscendo a strappare il sì dell’Empoli. Si chiude intorno ai dieci milioni, con Marchionni che felice arriva a Firenze e firma il nuovo contratto. C’è però un problema non da poco. La Fiorentina è in piena crisi finanziaria, il fallimento è ad un passo, e dunque l’accordo stipulato da Cecchi Gori, comprese le firme del caso, non vengono considerate valide. Incredibilmente, un acquisto ormai concluso salta in pochi minuti, dando modo alle concorrenti di rifarsi vive.

E a sfruttare al meglio la chance ci pensa il Parma. I ducali, rapiti da quell’esterno e sempre attenti ai giovani di talento, si siedono al tavolo con l’Empoli e riescono a concludere l’acquisto con la formula della comproprietà. L’inizio a Parma non è facile, la concorrenza è tanta e il tecnico Ulivieri non vede tanto Marchionni. Dopo due anni da comparsa decide di partire in prestito, a Piacenza, dove gioca con più continuità e convince il Parma a puntare nuovamente su di lui. La seconda avventura è decisamente migliore, Marchionni trova la titolarità e in pochi anni diventa uno degli esterni migliori del campionato, conquistando anche la Nazionale. Nel 2006 è fra i pre-convocati per il Mondiale tedesco, ma viene tagliato proprio nel finale, insieme a Chiellini e a Morgan De Sanctis. Qualche mese prima si era accordato con la Juventus per passare in bianconero da svincolato, avendo rifiutato il rinnovo del Parma. Con la Juve giocherà la B l’anno dopo, rimanendo a Torino per tre anni prima di passare, con otto anni di ritardo, alla Fiorentina.

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