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Le grandi trattative del Parma - 2010, il blitz primaverile in Argentina porta Paletta in Emilia

Le grandi trattative del Parma - 2010, il blitz primaverile in Argentina porta Paletta in EmiliaTUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
domenica 12 aprile 2020, 09:45Serie A
di Niccolò Pasta

Estate 2010. In attesa del mondiale in Sud Africa il mercato italiano inizia a muoversi. Dopo uno splendido ottavo posto conquistato l’anno passato, con la qualificazione ai preliminari di Europa League sfumata per soli tre punti, il Parma, che nei primi giorni di luglio passerà dalle mani di Francesco Guidolin a quelle di Pasquale Marino, cerca rinforzi per tentare quella qualificazione in Europa che manca ormai da qualche anno. In aprile gli emissari del club avevano passato qualche settimana in Sud America a monitorare il centrocampista del Velez Leandro Somoza, un profilo interessante e di esperienza, che poteva dare quel qualcosa in più al centrocampo crociato. In una delle gare seguite dagli emissari crociati il Velez aveva affrontato il Boca Juniors, squadra in cui militava un centrale difensivo dalla folta chioma bionda, già vicino negli anni passati ad arrivare in Italia: Gabriel Paletta.

Paletta è un centrale argentino con origini calabresi, che con la nazionale Albiceleste aveva vinto il mondiale U20 nel 2005, insieme a giocatori del calibro di Messi e Lavezzi. Proprio al termine di quella manifestazione aveva tentato il salto in Europa, a Liverpool, squadra campione d’Europa in carica che lo aveva fortemente voluto, considerandolo il futuro della difesa della Nazionale, con il tecnico Benitez che lo paragonava a Roberto Ayala. L’avventura in Inghilterra non era andata per niente bene, e dopo appena un anno Paletta aveva fatto ritorno in patria, firmando con il Boca. A Buenos Aires il rendimento di Paletta era tornato quello di inizio carriera al Banfield, e nonostante un serissimo infortunio al legamento crociato del ginocchio il suo nome era finito su molti taccuini di dirigenti italiani. Nell’estate 2009 era stato ad un passo dal Palermo, che aveva di fatto chiuso con il club argentino, ma al momento del pagamento erano sorti problemi: il Palermo aveva offerto una cifra, tasse comprese, mentre il Boca pensava che le tasse fossero fuori dal prezzo pattuito, chiedendo così un 24% in più rispetto alla prima cifra, cosa che fece saltare del tutto l’affare, proprio mentre Paletta stava prenotando l’aereo per l’Italia.

Nel 2010 Paletta finisce ancora nel mirino di club italiani, e oltre al Parma anche la Lazio monitora da vicino la situazione, con l’argentino in scadenza con il Boca. Il club di Lotito, che già aveva cercato il centrale un anno prima, è alla ricerca di un rinforzo in difesa e i profili individuati sono due: Paletta e Rafael Toloi. Curiosamente, nessuno dei due firmerà per i biancocelesti. All’inizio di luglio Paletta sbarca in Italia e firma con il Parma. Decisivo un blitz dei dirigenti crociati, abili a chiudere per due milioni e mezzo per il centrale dopo essersi mossi con mesi d’anticipo. Il centrale viene presentato insieme a Valeri Bojinov, tornato in Italia dopo l’esperienza al City. Gli occhi sono tutti puntati sul bulgaro, ma già dal ritiro di Levico Terme Paletta mostra tutte le sue qualità. Resterà a Parma fino al 2015, l’anno del fallimento, quando nel mercato di gennaio lascia l’Emilia per il Milan. Un anno prima, il suo migliore della carriera, Paletta era stato naturalizzato italiano e aveva preso parte alla spedizione azzurra in Brasile, giocando da titolare la prima del mondiale contro l’Inghilterra. In maglia Parma vanta 131 presenze e sei reti in quattro anni e mezzo, poi il Milan, la Cina, e il ritorno in Italia dello scorso inverno, al Monza di Berlusconi e Galliani, dopo che per un breve periodo si era sognato, più romanticamente che realmente, un suo ritorno al Parma, squadra e città in cui ha lasciato ottimi ricordi.

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