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Le grandi trattative dell’Inter - 1997, Simeone detto il Cholo: lo studente modello

Le grandi trattative dell’Inter - 1997, Simeone detto il Cholo: lo studente modelloTUTTO mercato WEB
© foto di Imago/Image Sport
lunedì 20 aprile 2020, 09:10Serie A
di Alessandro Rimi

Fa strano molto che uno come Diego Pablo Simeone abbia iniziato a fare sul serio all’età di 26 anni. Non che siano tanti, certo, ma neppure pochi per un giocatore così ambizioso, così completo, così determinato ad arrivare in alto e piuttosto in fretta. In A col Pisa lascia già il segno, in Spagna a raggiunge Maradona al Siviglia, poi a Madrid vince il titolo dopo trent’anni con l’Atleti, più la Copa del Rey. El Cholo lo chiamavano da bambino, così continuano a chiamarlo pure in Europa. Un mix di etnie che in qualche modo si riflette nel suo modo di giocare a calcio.

Diego, che già per il nome è costretto a convivere con la solita alta responsabilità di chi nasce in Argentina, in campo è tutto, è un mediano, è un incontrista perfetto, occupa ogni spazio, avanza in area, segna come una punta. Dodici gol mette a segno nell’anno dello scudetto. Abbastanza da includerlo nella lista del tandem Moratti-Prisco, pensata per ripartire all’assalto della Juventus e della Coppa Uefa appena smarrita in finale ai rigori contro lo Schalke 04. In quella lista gli altri nomi sono: Ronaldo, Sartor, West, Recoba e Moriero. Simeone doveva riuscire laddove Ince aveva fallito. Nei gol, nell’incidenza, nella leadership. Alla guida dell’Inter l’ex tecnico del Napoli Luigi Simoni.

Una scommessa del presidente. Che mette l’argentino, costato al club nerazzurro 13 miliardi di lire, subito al centro del suo progetto annuale. Gigi ne fa un punto fermo, inamovibile perché capisce che da lui possono nascere parecchie soluzioni. Lui ripaga con sei reti in campionato (tutti a Vicenza e Milan tra andata e ritorno) e una in Europa allo Strasburgo. Questa volta sì che nel 1998 arriva la (terza) Coppa Uefa. In finale contro la Lazio che si riprometterà di acquistarlo. Lo scudetto sfuma, ma lo vincerà a Roma prima di tornare nel 2003 in Spagna. Simeone nel giorno di presentazione in nerazzurro disse: "Il campionato italiano è l'università del calcio”. Si dirà che, invero, è stato proprio uno studente modello.

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