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Le grandi trattative dell’Inter - 2000, un centrale che corre forte: arriva Cordoba

Le grandi trattative dell’Inter - 2000, un centrale che corre forte: arriva CordobaTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
mercoledì 6 maggio 2020, 09:10Serie A
di Alessandro Rimi

L’Inter è ancora troppo “piena” dopo l’ennesimo successo in Coppa Uefa del 1998. Perché l’anno dopo è un disastro, gli allenatori transitano come pedoni in un incrocio di Tokyo (dopo Simoni, Lucescu, Castellini e Hogdson), l’ambiente è tutt'altro che stabile e sereno. Arriva Lippi che qualche mese prima aveva chiuso con la Juventus ed è ora pronto a darle battaglia. Dopo Vieri la società chiude un colpo dietro l’altro: Peruzzi, Jugovic, Georgatos, Panucci, Di Blanc e Biagio. I miliardi volano. Peccato solo che Ronaldo si fa male e la squadra perde quota alla distanza. Occorre intervenire ancora e non solo davanti: insieme a Seedorf, alla Pinetina entra pure un centrale colombiano neppure troppo alto, ma che d’altra parte salta altissimo, sul quale l’Inter ha investito soldi e fatica per far contento Lippi.

Al San Lorenzo, il club dell’imprenditore petroliere milanese “regala” circa 27 miliardi di lire per strappargli Iván Ramiro Córdoba Sepúlveda. Difensore che per caratteristiche finisce per fare pure il terzino e con straordinari risultati. Il tecnico toscano è felice come una pasqua. Definisce Cordoba come “una di quelle persone con le quali si può costruire qualcosa di importante, che ha una schiettezza e una pulizia morale veramente belle”. Ad Appiano finisce sotto l’ala degli altri sudamericani. Con Recoba divide la camera, Zanetti gli fa da cicerone a Milano, Zamorano diventa il suo mentore. Ci metterà un po’ l’Inter a vincere, ma quando lo farà e non certo una volta sola, vedrà Ivan da Rionegro al centro di una squadra fondata su cuore, gruppo e rispetto. Tutti valori sempre appartenuti al giocatore, oggi procuratore, con 454 gare a sfondo nerazzurro impresse nell’anima.

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