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Le grandi trattative dell’Inter - 2004, Burdisso, un dogo argentino per Mancini

Le grandi trattative dell’Inter - 2004, Burdisso, un dogo argentino per Mancini
© foto di Federico De Luca
mercoledì 13 maggio 2020, 09:10Serie A
di Alessandro Rimi

È il momento di cambiare ancora. L’Inter, dopo due stagioni notevoli, torna coi piedi per terra e fuori dal podio. La panchina balla troppo, Cuper lascia il posto a Verdelli prima del traghettatore Zaccheroni che si rivela inadeguato all’ambiente, al contesto, al momento. Moratti perciò punta tutto sulla nuova guida di Mancini, unico forse in grado di dare un ulteriore, ennesimo strappo alla squadra rinforzata con gli innesti di Favalli, Mihajlovic, Ze Maria e Burdisso. Nicolas, argentino di Cordoba, discendente italiano, centrale sia a tre sia a quattro, spesso laterale con la Seleccion, è in trattativa con il Palermo. Sembra destinato a vestire il rosanero, nondimeno l’inserimento da Milano è fortissimo.

Serviranno settimane, da inizio giugno a luglio inoltrato del 2004 le chiamate con il procuratore Martin Guastadisegno sono caldissime. Bisogna mettere le cose a posto con la società siciliana, prima di sferrare l’attacco decisivo: 4 milioni di euro più bonus al Boca Juniors, contratto quadriennale al centrale argentino. Il 7 luglio la presentazione ufficiale, per Burdisso si realizza “il sogno di tutta una vita”, riflesso nello scatto con la maglia numero 3 (ultimo a indossarla prima del ritiro) al fianco del leggendario Facchetti. Di fatto per un anno il giocatore non è arruolabile, laddove per motivi di salute della figlia permane in Argentina. Tornerà per vincere quattro scudetti, due Coppa Italia e quattro Supercoppa Italiana. Tra i simboli della rinascita nerazzurra.

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