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Le grandi trattative della Fiorentina - 1988, Dunga è nell'affare Socrates ma arriva 4 anni dopo

Le grandi trattative della Fiorentina - 1988, Dunga è nell'affare Socrates ma arriva 4 anni dopo
© foto di Federico De Luca
venerdì 3 aprile 2020, 15:10Serie A
di Dimitri Conti

Vi abbiamo già raccontato della storica, anche se non fortunatissima, stagione di Socrates a Firenze, l'unica che l'ha visto distante dal suo Brasile. In quel 1984, però, non tutti sanno che la Fiorentina oltre alle prestazioni dell'iconico Dottore, si assicurò anche un altro giovane talento verde-oro, all'epoca soltanto 21enne, un centrocampista di lotta e di governo, perfettamente sintetizzate nella durezza del suo gioco a fronte della sua grande classe tecnica: Carlos Caetano Bledorn Verri, meglio noto alla storia del pallone come Dunga. Anche se quest'ultimo non arrivò subito nel capoluogo toscano, ma solamente quattro anni più tardi.

L'accordo tra Fiorentina e Corinthians è infatti piuttosto articolato e, su suggerimento degli stessi dirigenti brasiliani, prevedeva alcune stagioni in prestito prima di vederlo vestire la maglia viola. Comincia dunque una sorta di percorso di avvicinamento per il cerebrale mediano, che giocherà tre anni nel suo Brasile, tra Corinthians, Santos e Vasco da Gama, prima di mettere piede in Italia, in Toscana. Ma non ancora a Firenze, bensì nella vicina Pisa. I Pontello lo mandano in prestito alla squadra dell'indimenticato presidente Anconetani - allora in Serie A - dove Dunga contribuisce al raggiungimento della salvezza. Quindi arriva il tempo del tanto atteso approdo all'ombra del Duomo.

Vero leader morale, oltre che tecnico, Dunga si imporrà rapidamente nelle gerarchie di quella Fiorentina, conquistando anche la quasi totalità della tifoseria grazie alle sue doti. In viola arriverà soltanto vicino ad alzare un trofeo, quando la Juventus interromperà il sogno di sollevare la Coppa UEFA all'ultimo atto, nella discussissima finale in doppio atto, il cui ritorno - tecnicamente in casa dei viola, ma da disputare in campo neutro - fu giocato ad Avellino, una sorta di feudo bianconero. Si rifarà anni dopo, a USA '94, vincendo la Coppa del Mondo con il suo Brasile.

La conclusione dell'esperienza fiorentina di Dunga sarà sofferta, visto che di fatto fu costretto alla porta da Cecchi Gori, il quale lo mise fuori squadra e lo accompagnò al Pescara, dove si concluderà la sua avventura italiana. I tifosi che sanguinano in viola, però, non l'hanno mai dimenticato, e la testimonianza più diretta di questo sentimento la si ha ogni qualvolta si ripresenta dalle parti del Franchi. Baci, abbracci e fiumi di applausi: Dunga, di fatto, è un pezzo imponente nella storia della Fiorentina. Pur non avendo vinto nulla.

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