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Le grandi trattative della Lazio - 2001, Mendieta: da miglior giocatore della Champions a flop

Le grandi trattative della Lazio - 2001, Mendieta: da miglior giocatore della Champions a flopTUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
sabato 16 maggio 2020, 18:30Serie A
di Riccardo Caponetti

Estate 2001, Roma è una polveriera. La parte giallorossa della città ha appena vinto lo scudetto ed è in festa. Quella biancoceleste, invece, ha sentimenti opposti, anche per una cessione che a molti tifosi non va giù: quella di Pavel Nedved alla Juventus. Il presidente Cragnotti, che aveva portato la Lazio al top del calcio europeo, viene contestato e per bloccare questa 'emorragia' di polemiche decide di mettere mano al portafoglio e portare nella Capitale Gaizka Mendieta. L'errore da non fare, oggi, è pensare allo spagnolo come uno dei più grandi flop della storia del calcio italiano. Sarebbe anche facile, tra l'altro, parlare col senno del poi. Ma va immaginato, nel 2001, come il centrocampista più importante che ci potesse essere sul panorama internazionale. Uno in grado di trascinare con la fascia al braccio il Valencia per due anni consecutivi in finale di Champions (perse entrambe con Real Madrid e Bayern Monaco) e di vincere - nel 2000-'01 - il premio come migliore giocatore della competizione. Un riconoscimento di altissimo livello, per un top player che avrebbe dovuto cambiare la Lazio, ma che invece si rivelerà uno spreco incredibile di miliardi di lire: 89 pagabili in quattro anni (per estinguere il debito sono stati ceduti Corradi e Fiore).

Dicevamo che adesso è troppo facile dire che Cragnotti abbia sbagliato, ma nel suo immaginario - a inizio del Duemila - sarebbe dovuta essere la mossa perfetta per calmare l'ambiente e far ripartire la Lazio. Ventisette anni, centrocampista centrale e di destra, Mendieta è perno fisso anche della nazionale spagnola. L'affare non è facile, tale è anche l'importanza del giocatore. Per la buona riuscita dell'operazione, come ricorda 888sport.it, decisiva è la mediazione di Ernesto Bronzetti, tra gli agenti più influenti in quel momento. Vicino anche a Galliani, Florentino Perez e Jesus Gil, il procuratore italiano ha buoni rapporti anche col Valencia. Così il suo intervento aiuta a sbrogliare una trattativa che era diventata più complicata. L'esordio in biancoceleste avviene il 21 agosto, nel ritorno del 3° turno preliminare di Champions contro il Copenhagen. Il suo rendimento è deludente, soprattutto alla luce delle rosee aspettative che c'erano su di lui. Gioca 31 partite, senza mai segnare e realizzando soltanto un assist, prima di salutare l'Italia e tornare in patria, al Barcellona, l'estate seguente. "La Lazio era una big, ma quando ci sono tanti cambi le cose non vanno bene. In panchina c’era Zoff, poi Zaccheroni. Non mi hanno dato il tempo di adattarmi alla Serie A.", ha ricordato di recente Mendieta, ora impegnato nel suo nuovo impiego da deejay.

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