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Le grandi trattative della Lazio - 2012, dai fischi alla Nazionale: il 31 gennaio c'è Candreva

Le grandi trattative della Lazio - 2012, dai fischi alla Nazionale: il 31 gennaio c'è CandrevaTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
domenica 5 aprile 2020, 18:30Serie A
di Riccardo Caponetti

La routine è sempre la stessa. Igli Tare fa un acquisto, la gente lo accoglie con scetticismo, passa un po’ di tempo e alla fine tutti si ricredono, con i tifosi che arrivano a riconoscere la bravura del ds della Lazio. Salvo alcune eccezioni, da anni va più o meno così. Uno degli esempi più emblematici di questo trend è il trasferimento di Antonio Candreva nel gennaio del 2012. La Lazio lo prende l'ultimo giorno disponibile della sessione invernale in prestito dal Cesena, che lo aveva in comproprietà insieme all’Udinese, mandando in Emilia Simone Del Nero: un’operazione che alla lunga di rivelerà lungimirante, ma non nei primi momenti. E qui la questione non è tanto tecnica, ma riguarda un aspetto che nella Capitale assume assoluto rilievo. Perché Candreva, che allora doveva ancora compiere 25 anni, aveva confessato in precedenza di essere tifoso della Roma. Motivo per cui viene ostracizzato nelle sue prime partite, con fischi roboanti ogni qual volta tocca il pallone.

L’esordio in biancoceleste avviene il 1 febbraio 2012, poi, dopo un periodo di tregua, una sorta di pace arriva il 7 aprile, in occasione di Lazio-Napoli. Una partita speciale per la classifica (c’è in ballo il terzo posto) ma soprattutto per l’ambiente laziale, scosso dalla morte di Chinaglia sei giorni prima (1 aprile). La vittoria sui partenopei (3-1) ha un valore encomiabile e Candreva segna un gol sotto la Nord, correndo poi sotto per festeggiare con i compagni. In quel momento tutto cambia e l’esterno romano comincia a imporsi su livelli altissimi, arrivando a diventare anche un perno della Nazionale. L’estate seguente la Lazio riscatta la parte del cartellino dal Cesena e nel 2014 farà lo stesso con quella dell’Udinese. Nel suo quadriennio a Formello, per tre stagioni consecutive finisce in doppia cifra e nel 2014 tocca quota 12 gol in campionato, diventando il centrocampista biancoceleste più prolifico di sempre (meglio di Nedved e Hernanes, fermi a 11). Dopo 192 partite, 44 assist e 45 marcature nel 2016 accetta l’offerta dell’Inter, che lo acquista per 21 milioni di euro. Perché nella routine delle operazioni di mercato biancoceleste, il finale spesso ha il nome di plusvalenza.

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