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Le grandi trattative della Roma - 1982, Vierchowod arriva in prestito con lo zampino di Andreotti

Le grandi trattative della Roma - 1982, Vierchowod arriva in prestito con lo zampino di Andreotti TUTTO mercato WEB
sabato 4 aprile 2020, 12:40Serie A
di Dario Marchetti

“Ti manderò in un club che vincerà lo Scudetto”. Sono state la parole dell’ormai scomparso presidente della Sampdoria, Mantovani, a Pietro Vierchowod quando lo acquistò nel 1981. Prima, infatti, lo mandò alla Fiorentina che in quella stagione arrivò seconda dietro la Juventus, mentre l’anno dopo fu girato in prestito alla Roma di Liedholm. Dunque sbarca nella Capitale e si dice che per il suo arrivo sia intervenuto addirittura Giulio Andreotti, tifoso giallorosso. Pietro, dal carattere spartano e disciplinato, arriva al ritiro di Brunico nell’ estate 1982. A tavola, i calciatori della Roma mangiano pizza e wurstel, e la birra non manca. Non crede ai suoi occhi. Bomber Pruzzo
gli schiarisce le idee: «Da noi puoi fare quello che vuoi, l’importante è che la domenica rendi, altrimenti ne paghi le conseguenze. Regolati da solo». E da solo si regola anche sul campo. Lui, abituato da sempre a marcare a uomo, si ritrova a dover imparare la zona.

L’adattamento fu comunque rapido e divenne il titolare della difesa giallorossa. La propria caratteristica distintiva: infatti, pur non essendo fulmineo nello scatto breve, risultava difficilmente eguagliabile sulle lunghe distanze «facevo i cento metri in meno di 11 secondi: ero un missile»; Enzo Bearzot lo riteneva «il difensore più rapido del mondo». Questo fece le fortune di Liedholm e a fine anno la Roma alzò lo Scudetto al cielo. Promessa mantenuta da Mantovani e ritorno a Genova da vincente. Nella Samp ne diventerà una bandiera con le sue 358 presenze in 12 stagioni, ma anche nella Capitale verrà ricordato come lo “Zar” della difesa.

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