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Le grandi trattative della Roma - 2017, ecco Schick: un’alternativa da 42 milioni di euro

Le grandi trattative della Roma - 2017, ecco Schick: un’alternativa da 42 milioni di euro TUTTO mercato WEB
© foto di Federico Gaetano
giovedì 9 aprile 2020, 12:40Serie A
di Dario Marchetti

Patrick Schick è l’acquisto più costoso della storia della Roma. Pagato 42 milioni di euro nell’estate del 2017, parecchio di più anche delle 70 miliardi di lire sborsate da Sensi per Batistuta e con il senno di poi viene da sorridere (a Pallotta meno) per la riuscita dell’investimento in relazione al costo. Quella campagna trasferimenti, però, è la prima di Monchi e il presidente giallorosso decide di rompere il salvadanaio per sferrare l’assalto alla Juventus. Lo stesso club che un mese prima della Roma aveva rinunciato al tesseramento del centravanti ceco. "Le Società Juventus FC e UC Sampdoria comunicano che é stato deciso, di comune accordo, di non perfezionare il trasferimento del giocatore Patrik Schick" si legge sul sito bianconero a metà luglio. La decisione nasce dai test medici durante i quali il club di Agnelli ha scoperto i problemi dell’attaccante, poi le ulteriori visite mediche a Roma e la certezza che il calciatore dovrà osservare un periodo di riposo di 30-40 giorni per poi sottoporsi ad ulteriori controlli per capire quando potrà poi tornare in campo. Un stop che non lasciava tranquilla la Juventus, la quale ha chiesto alla Sampdoria di cambiare la formula dell’operazione. I bianconeri per non far sfumare l’affare, infatti, aveva proposto un prestito oneroso di circa 8 milioni con diritto di riscatto già fissato in base alle presenze, ma la Sampdoria non fu d’accordo facendo saltare la trattativa.

Schick a Genova ormai non poteva più restare e la Roma bussa alla porta di Ferrero in cerca di un attaccante esterno. Dopo i “no” di Mahrez e Ziyech, Monchi ripiega sull’attaccante blucerchiato che nel frattempo ha finito i giorni di riposo e può iniziare la preparazione estiva con Giampaolo. Lo stesso tecnico sconsigliò al giocatore di andare nella Capitale perché i giallorossi cercavano un esterno, mentre Patrick è una seconda punta. La trattativa, però, va avanti, ma si inserisce l’Inter a dar fastidio. Decisiva risulta anche una telefonata di Francesco Totti, da poco entrato nel board della Roma. Poi il 28 agosto va in scena l’incontro con Baldissoni, Monchi e Ferrero negli studi Romei. Alle 12.30 di quel giorno si pronuncia il presidente blucerchiato: “Accordo raggiunto”. Ventiquattro ore dopo arriva lo sbarco nella Capitale, le visite mediche (questa volta superate) e l’ufficialità. Due anni dopo si rivelerà forse il più grande flop della storia della Roma con Petrachi costretto a lasciarlo partire in prestito con direzione Lipsia.

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