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Le grandi trattative della Sampdoria - 1996, 6 miliardi al Boca e Veron arriva in Italia

Le grandi trattative della Sampdoria - 1996, 6 miliardi al Boca e Veron arriva in ItaliaTUTTO mercato WEB
giovedì 2 aprile 2020, 19:00Serie A
di Andrea Piras

Correva l'anno 1996. In sella alla Sampdoria c'era Enrico Mantovani, figlio di Paolo, mentre in panchina sedeva Sven Goran Eriksson. Il club blucerchiato era a caccia di un centrocampista per sostituire un certo Clarence Seedorf, a dire la verità criticato aspramente nella sua esperienza genovese. Gli occhi si posarono su un certo Juan Sebastian Veron, centrocampista ventunenne dal piede fatato e dotato di un destro dalla distanza micidiale. Soprannominato in patria "La Brujita", "La Streghetta", e figlio della "Bruja", Juan Ramon Veron, centrocampista che a cavallo degli anni '60 e '70 scrisse la storia con l'Estudiantes di La Plata.

6 miliardi al Boca - Dopo tre stagioni all'Estudiantes, nel marzo '96 passa al Boca Juniors dove in 17 gare realizza quattro reti. Notato dal direttore sportivo blucerchiato Paolo Borea, e avallato dallo stesso tecnico svedese, il centrocampista argentino arriva nel capoluogo ligure per una cifra che si aggira intorno ai sei miliardi di lire firmando un contratto da 500 milioni all'anno. Ruolo fondamentale nella trattativa lo ha avuto Filippo Mantovani, fratello dell'allora presidente Enrico e scomparso improvvisamente all'età di 54 anni in questi giorni. Filippo - che fra gli altri scoprì anche Clarence Seedorf - volò a Buenos Aires insieme ad Emiliano Salvarezza, direttore generale, per chiudere l'operazione in via definitiva.

Due stagioni e la qualificazione in UEFA - Il talento della Brujita si mette in mostra fin da subito. Le sue giocate a centrocampo sono superlative e deliziano i tifosi blucerchiati. Cinque gol alla sua prima stagione all'ombra della Lanterna e un gol da applausi contro il Perugia: conclusione al volo dall'interno dell'area sugli sviluppi di un calcio d'angolo e pallone che toglie le ragnatele dal sette. In quella stagione la Samp si classificò al sesto posto staccando il pass per la Coppa UEFA. Nella stagione successiva, con la squadra allenata prima da Menotti e poi da Boskov, arrivò un nono posto e l'approdo nella Coppa Intertoto. Il centrocampista segnò solo due reti in 29 gare prima di essere ceduto al Parma alla fine della stagione.

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