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LIVE TMW - Elezioni FIGC, Gravina presidente: "Ho idee e buona volontà"

LIVE TMW - Elezioni FIGC, Gravina presidente: "Ho idee e buona volontà"TUTTO mercato WEB
lunedì 22 ottobre 2018, 14:582018
di Marco Conterio
fonte In redazione, Marco Conterio e Simone Bernabei. Da Fiumicino, Dario Marchetti e Lorenzo Marucci.
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14.58 - GRAVINA "SERIE B? SPERO IN MAGGIORE RISPETTO" Potrà esserci spazio per una soluzione politica in Serie B o andrà avanti la giustizia sportiva? "La linea mi sembra tracciata. Ci sarà un organismo e un consiglio federale che poi controlleranno le sfumature di quanto succederà. L'auspicio è che tutte queste tensioni e lacerazioni si compattino e spero ci sia un maggiore rispetto di tutti i dirigenti".

14.56 - GRAVINA "CLUB ITALIA GESTITO COME LE SOCIETA'" Il nuovo Club Italia? "Avrà un riferimento nel presidente federale. Avrà un meccanismo di gestione come tutti i club. Dobbiamo mettere insieme la storia del calcio italiano e recuperare l'idea che il Club Italia non possa essere costante oggetto di dinamiche politiche all'interno della federazione".

14.53 - GRAVINA: "FORMAT SERIE B A 20 SQUADRE" Come affronterete la questione Lega Serie B? "Dobbiamo prima di tutto aspettare le decisioni definitive degli organi di giustizia. Oggi la Lega di B è a 19 squadre e abbiamo indicato la strada per un format a 20 squadre. Per arrivare a consolidarlo dobbiamo procedere immediatamente alla modifica di alcuni articoli. Quando tutto questo viene deciso e approvato affronteremo il meccanismo di retrocessione e promozione".

14.51 - GRAVINA: "COLLABORAZIONE CON TUTTI GLI ENTI" Crede che ci possa essere un momento di tregua con il Coni? "Dobbiamo avviare un percorso di collaborazione con tutti gli enti istituzionali con cui la Figc si deve interfacciare. A partire dal Coni e passando per il Governo. Il problema delle risorse è un problema che sarà oggetto di verifica da parte di una valutazione politica più generale con il Coni. Abbiamo sentito diverse volte indicare la strada degli ulteriori tagli e li dobbiamo confrontarci. Dobbiamo rivendicare il nostro ruolo con una federazione che ha un milione e mezzo di tesserati".

14.49 - GRAVINA: "ASSEMBLEA IN TEMPI BREVI" Come e quando sarà risolto il nodo della segreteria generale? "In tempi brevi sarà convocata un'assemblea federale. Entro quattro mesi dobbiamo farlo e nei principi informatori è prevista solo una figura che è quella del segretario generale. Prima si procederà nell'individuazione, subito dopo la modifica dello statuto federale, della figura del segretario generale".

14.47 - GRAVINA: "SERVONO RISPOSTE IMMEDIATE" Sulla compattezza del consiglio federale e su cosa teme: "Il nostro è un tavolo permanente e di confronto costante. Qui dobbiamo scendere in campo e sdoganare una serie di attività indispensabili al calcio italiano. Temo le incertezze, le indecisioni e il dovermi confrontare costantemente con problematiche quotidiane. Non abbiamo molto tempo, ma il problema non è il mandato di due anni. Dobbiamo dare risposte immediate. Ci vuole decisione per dare risposte a tutti".

14.45 - GRAVINA: "ATTUERO' LE NORME" Lotito e Nicchi nel consiglio federale? "E' un argomento dibattuto e non voglio commentare le origini di tutto questo. Oggi ho la carta costituzionale che è lo Statuto. Il presidente federale deve dare concreta attuazione a quelle che sono le norme".

14.43 - GRAVINA: "ATTENZIONE AL CALCIO FEMMINILE" Il calcio femminile? "E' stato inserito nella piattaforma programmatica. E' un'area a cui la federazione vuole dedicare molta attenzione. Oggi tutti parlano dello sviluppo del calcio femminile, ma fino a poco fa solo la Lega Dilettanti si è presa in carico gli oneri di farlo crescere. Riconosceremo i meriti a chi ha permesso che si arrivasse a ciò".

14.41 - GRAVINA: "IL 97,20% NON DA' ALIBI" La percentuale del 97,20% all'elezione? "E' un segno di grande maturità e attenzione del mondo del calcio a voler affrontare i temi di cui abbiamo parlato. Il 97,20% non dà alibi a nessuno. Il calcio italiano deve cambiare. Il 97% è la consacrazione di un'esigenza oggettiva e non della mia leadership. Se qualcuno sarà toccato nei suoi interessi evidentemente significa che non coincide con il 97%".

14.38 - GRAVINA: "INTERVENIRE SUL CODICE DI GIUSTIZIA SPORTIVA Ci indica le prime tre cose che il suo consiglio federale dovrà fare? "Un organo formato che non è in grado di partire è un errore strategico non indifferente. Nell'arco di qualche giorno risolveremo il problema relativo alla composizione federale. Il primo atto ufficiale devono essere le licenze nazionali da varare e che non ci siano più zone grigie per iscrizione ai campionati. Di conseguenza avendo ridotto al minimo indispensabile le vertenze legate alle iscrizioni, dobbiamo mettere mano al codice di giustizia sportiva".

14.35 - INIZIA LA CONFERENZA DI GRAVINA Il neo presidente della FIGC Gabriele Gravina parla in conferenza stampa dopo la nomina col 97,20% dei voti: "Vorrei ripetere quanto già affermato prima. Siamo pronti per lavorare. La formazione è al completo e piena di titolari, tutti pronti a dare un contributo per il rilancio del calcio italiano. Sappiamo che sarà un compito difficile. Affronteremo tutto con serenità e con la consapevolezza di avere una responsabilità che ci mette in costante valutazione. Ci sono tantissimi appassionati, tifosi, dirigenti e tesserati che si aspettano risposte certe e decise da noi. Non abbiamo molto tempo e l'insieme di queste idee che abbiamo richiede solo tanta buona volontà".

14.20 - PARLA GRAVINA Queste le prime parole del neo presidente federale Gabriele Gravina pochi istanti dopo il suo annuncio: "Devo ringraziare tutti per il supporto, il sostegno alle idee della nostra piattaforma. Ringrazio per le energie che avete dato alla mia azione e sono grato a tutti per la fiducia che mi avete dato. Voglio cambiare con voi la direzione del gioco del calcio e vivere con voi una straordinaria esperienza. Dobbiamo far sì che ci sia, da parte di tutti, la massima collaborazione ed il massimo supporto. Noi risponderemo con i fatti, con i comportamenti e con il lavoro. Il progetto è ambizioso, servirà lavorare e anche saper sognare, saper progettare e saper credere. Io credo in ciò che ho scritto, andremo incontro alle esigenze del calcio italiano che non può più aspettare".

14.10 - GRAVINA PRESIDENTE Gabriele Gravina è il nuovo presidente della FIGC. L'annuncio è stato dato al termine dell'assemblea elettiva di Fiumicino, col nuovo numero uno della Federazione che ha centrato la vittoria col 97,20% dei voti a favore. Fra circa 20 minuti Gravina parlerà ai media in conferenza stampa.

14.04 - VOTAZIONI CONCLUSE Si sono concluse le operazioni di voto per l'elezione del presidente Federale. A brevissimo Gabriele Gravina sarà nominato presidente federale.

13.40 - RISULTATI A BREVE A breve lo spoglio delle schede, i risultati delle votazioni sono attesi dopo le ore 14.00. Scontato il risultato, con Gabriele Gravina annunciato presidente e unico candidato. Possibile l'elezione già alla prima tornata.

13.05 - TRA POCO SI VOTA Alle 13.15, annuncia il dg e segretario dell'assemblea, Michele Uva, prenderà il via la votazione per il futuro Presidente della FIGC.

13.00 - GRAVINA: "IL NOSTRO RISCATTO COMININCIA OGGI" Così Gabriele Gravina sul suo ruolo. "Prima di un Presidente che parli, serve un Presidente che ascolti. Serve accogliere il diverso, ascoltare il nuovo, approcciarsi ai problemi senza cedere alla superficialità dei numeri. Basta alle quantità, facciamo contare le qualità come diceva giustamente il Presidente della Lega di A, Miccichè. Rispettiamo i tifosi facendoli crescere non solo in quanto a quantità. Serve progettare il futuro del calcio, in questo anno abbiamo almeno messo in campo una qualità. La tenacia. Grazie a questa ho dentro di me entusiasmo per quel che mi e ci attende. So che la strada verso il calcio che vorrei sarà ricca di asperità. Dovrò essere deciso, determinato ma accorto ed inclusivo. Oggi abbiamo l'occasione storica di un rilancio, il nostro riscatto comincia oggi".

12.57 - GRAVINA: "SERVONO RIFORME DI SISTEMA" Così Gabriele Gravina su futuro e rapporti "Voglio impianti moderni e funzionali, della tecnologia, del ritorno della Nazionale nelle competizioni internazionali con la fierezza di ritrovati talenti. Il calcio che vorrei è quello che vorrete, voi, nutrire in una duratura crescita. Dobbiamo fare squadra, tra di noi, nel rispetto dei ruoli dobbiamo farlo anche con le vicine istituzioni. Con il CONI, con il Governo. Il calcio non si gioca da solo, senza nuove e giuste regole. Chiamiamole riforme ma non scordiamo di spiegare che saranno riforme di sistema. Da tempo mi interrogo su un modello per fare lo sperato slancio e salto in avanti. Sostenibilità è la parola d'ordine. I Presidenti sono la base del nostro movimento, il nostro sistema deve essere in grado di sostenerli, non di mortificarli, in balia a tentazioni devianti e di speculatori poco affidabili. Le uniche porte che saremo felici di chiudere saranno quelle da sbattere in faccia ad avventurieri che feriscono intere comunità sportive".

12.54 - GRAVINA: "IL CALCIO CHE VORREI E' DEI GIOVANI" Così Gabriele Gravina sul calcio italiano. "Non ho timore di consegnare a voi tutta la mia emozione, è ora che serve dare il massimo. Dobbiamo gettare il cuore oltre l'ostacolo, mettendo le idee al servizio del nostro mondo. Siamo un punto di riferimento per gli appassionati, forza e motore di un movimento. Siamo un mondo magnifico, possiamo fare di una candidatura unitaria l'anello di congiunzione di una nuova forza. Siamo reduci da un anno dove il calcio ha dato segni di instabilità e frammentazione. Non è stato il mio calcio. Il calcio che vorrei è quello dei giovani, che si rigenera sulla spinta della formazione"

12.51 - GRAVINA: "PER ME COMPLETAMENTO DI UN PERCORSO" Gabriele Gravina, candidato unico alla Presidenza della FIGC, parla dall'Assemblea di Roma. "Essere qui è il completamento di un percorso umano e sportivo. Un percorso reso possibile da chi mi ha accompagnato in questi anni con stima e affetto. La maglia dell'Italia, simbolo della FIGC, muove i passi di ogni bambino e appassionato di calcio, sarà un privilegio poterla onorare se vorrete accordarmi la vostra fiducia come Presidente. Ringrazio gli ospiti e i presenti, i fidati compagni di viaggio in un cammino tortuoso. Siamo in un'Assemblea dove arriviamo compatti verso un obiettivo comune. Ce lo chiede l'Italia intera, lo esige il nostro ruolo internazionale".

12.45 - TOMMASI: "ZAMBROTTA UN VALORE AGGIUNTO PER LA FIGC" Damiano Tommasi, numero uno dell'Assocalciatori, parla dall'Assemblea elettiva della FIGC a Roma. "Questa è la quinta elezione di un Presidente Federale in 5 anni in FIGC e la dice lunga su quello che ci aspetta. Dobbiamo dare stabilità ai nostri rapporti, alle nostre proposte. Serve concretezza: se parliamo di seconde squadre è un progetto che condividiamo. La nostra posizione in nove mesi, sulle tematiche, non è stata semplice: abbiamo contribuito alla convocazione di questa assemblea, noi vogliamo rilanciare e ringrazio Zambrotta per essere in Consiglio Federale. Sarà il giocatore con più presenze in Nazionale a essere in Consiglio della storia del nostro pallone. Il suo percorso con la maglia dell'Italia è un valore aggiunto per noi. Noi siamo il campanello d'allarme quando le cose non vanno nel modo giusto, anche i calciatori voteranno Gabriele Gravina. Forse non saremo tutti uniti e convinti che sarà una bella giornata ma serve un messaggio, poi internamente ne parleremo. Solo la prima abbiamo votato il Presidente eletto, anche solo per la soddisfazione...".

12.36 - ULIVIERI: "VOLEVAMO GRAVINA NOVE MESI FA" Renzo Ulivieri, presidente dell'AIAC, parla dall'Assemblea elettiva della FIGC. "Nonostante ci sia un solo candidato, è un'Assemblea storica per il calcio italiano. E' una storia che per noi allenatori sarebbe iniziata nove mesi fa quando sostenevamo Gabriele Gravina. Non arrivammo alla conclusione nonostante posizioni e impegni. Il nostro progetto era con lui, la storia recente del commissariamento non la volevamo: siamo stati unici a esprimere con chiarezza le nostre perplessità. La storia dell'ultimo periodo ha tante chiavi di lettura ma ce n'è una di grande positività: i problemi del nostro sistema sono a nudo e noti a tutti. Oggi nessuno si può nascondere dietro a niente, il quadro è chiaro. Siamo in un paese in difficoltà economica, morale, dove è aumentato il numero dei poveri. Davanti a noi non ci sono piccoli cambiamenti ma solo vita o morte di questo sistema. Noi vogliamo solo ringraziare il commissario per quel che ha fatto per noi: non era facile, gli siamo grati".

12.29 - NICCHI: "CI SIAMO MERITATI IL COMMISSARIAMENTO" Marcello Nicchi, numero uno degli arbitri italiani, parla dall'Assemblea elettiva della FIGC. "A gennaio abbiamo sbagliato a non eleggere un presidente, finalmente ora torniamo a lavorare. Avremo un presidente, Gabriele Gravina, uomo per bene apprezzato da tutti: uno con cui dialogare, con classe, conoscenza del calcio e carisma. Ci siamo meritati il Commissariamento ma ora dico quel che dissi il 19 febbraio a Fabbricini: i problemi ci sono, le cose da fare anche. Però non si preoccupi, Gravina: gli arbitri sono preparati, organizzati, apprezzati ovunque. I nostri arbitri sono un riferimento per lo sport. Sono orgoglioso di essermi ribellato, in quel 73%, e ora spero nel 100%, a chi si pone di fuori dalle regole e delle istituzioni. Vogliamo garantire le regole, non siamo gente che vuole disfare ma migliorare e migliorarsi. Gli arbitri italiani sono, compatti, con chi ci ha messo la faccia a nome di tutti: Gabriele Gravina".

12.18 - SIBILIA: "ASSEMBLEA VOLUTA DA CORAGGIOSI RIBELLI" Cosimo Sibilia, presidente della LND, parla dall'Assemblea elettiva della FIGC. "Celebriamo l'Assemblea della nostra Federazione e tutto questo è stato possibile perché lo scorso 18 maggio abbiamo chiesto, il 73% dei delegati, la celebrazione dell'Assemblea. Si parla oggi di ripartenza ma è possibile solo perché i 'ribelli' hanno voluto che questa Assemblea si celebrasse. Il commissariamento? Io mi sono fatto una convinzione ma come LND posso dire che ci riappropriamo di una casa comune, della nostra Federazione. E' un bilancio negativo della gestione commissariale, ci sono stati risultati negativi per il contenzioso del calcio femminile: siamo disponibili a ridiscutere l'organizzazione del calcio femminile, siamo stati portati in giudizio. Poi la Serie B: c'è stato un provvedimento ad agosto che ha portato, al 22 ottobre, a non sapere chi parteciperà alla B e chi alla C. Siamo uomini e donne di campo, guarderemo al futuro ma non scordiamo il passato, quel che è accaduto in 9 mesi. Noi avevamo proposto un altro candidato, Giancarlo Abete: se avessimo creato un contenzioso, non avremmo votato in questo secolo. Ringrazio per questo Abete, per la sua generosità e amicizia. Con Gravina e gli altri amici, ci siamo trovati perfettamente d'accordo per ricominciare, per riportare il calcio italiano dove merita. La prima riforma da fare è quella della Giustizia Sportiva, è assurdo a fine ottobre non sapere chi gioca in B e chi in C".

12.14 - GRIMALDI: "SUPERIAMO GLI INTERESSI PERSONALI" Mauro Grimaldi, vicepresidente della Lega Pro, parla dall'Assemblea elettiva della FIGC. "Dobbiamo superare gli interessi di bottega per pensare, tutti, a un unico obiettivo. I piccoli mondi autoreferenziali non hanno più ragione di esistere. Dobbiamo cancellare l'io per ragionare come noi. Sarà un periodo di grandi riforme e servirà un'irrinunciabile concertazione, per rispettare il più possibile gli interessi di tutti. Solo rispettando gli interessi condivisi potremo raggiungere gli obiettivi che ci siamo posti e di riportare la FIGC al centro. Con Gravina ci siamo avviando a una gestione responsabile e condivisa, la nuova Federazione sarà così: credibile, condivisa, attiva, aperta".

12.03 - BALATA: "TOTALMENTE CONTRARI ALLE SECONDE SQUADRE" Mauro Balata, numero uno della Lega B, parla dall'Assemblea elettiva della FIGC. "Sono stati mesi difficili, ci sono stati confronti problematici su alcuni temi e costruttivi su altri. Ci sono state scelte coraggiose e lungimiranti. Un saluto va a Fabbricini e ai suoi subcommissari. Serve porsi una domanda: il calcio italiano è in crisi? A 9 mesi dall'ultima Assemblea, siamo qui per eleggere il nuovo Presidente Federale. Registriamo condizioni diverse, ora c'è clima costruttivo, c'è voglia di adoperarsi per le riforme che servono al calcio italiano. La prima cosa da fare è la riforma dei campionati: da anni cerchiamo di introdurre l'innovazione di sistema senza mai concretizzarla. Ha provocato, il non farlo, il minare la credibilità dell'intero sistema. Gravina è stato chiaro e ci ha rassicurati, sarà la prima riforma che la FIGC promulgherà. E' una richiesta forte della Lega di A e della Lega di B. Poi la Giustizia Sportiva: ci sono rilevanti criticità sotto gli occhi di tutti. Non sono nel mirino le capacità di chi opera nella giustizia ma il suo sistema. Gli ultimi casi di cronaca legati all'acquisto di club da parte degli stranieri, serve un controllo dell'onorabilità degli investitori: le società di calcio sono brand che non possono finire nelle mani di avventurieri in cerca di pubblicità o in quelle di chi le vuole per finalità criminali. Serve costituire una Control Data Room con esperti internazionali. Nei casi più gravi, serve con coraggio il ricorso ad autorità esterne. Le Seconde Squadre? Siamo contrari come Lega di B per natura e sopravvivenza del nostro campionato, che è quello dei territori e del sociale, dei milioni di tifosi che non possiamo ignorare".

11.53 - MICCICHE': "INDOTTO DA 18 MILIARDI, IL CALCIO E' UN'INDUSTRIA" Gaetano Miccichè, presidente della Lega A, prende parola dall'Assemblea elettiva della FIGC. "Il fatturato della FIGC è di 4,5 miliardi, il contributo al fisco è di oltre 1 miliardo. Il valore della produzione del calcio è stata superiore al 13% quando il valore del PIL si è abbassato. Generiamo un valore indotto di 18 miliardi all'anno nel nostro paese. Abbiamo decine di milioni di appassionati che ci seguono. C'è il dovere nel richiamare valori e stili, avere modelli di comportamento. Inizia oggi una nuova fase, siamo non solo una Federazione ma un paese che deve domandarsi per fare e per contribuire al miglioramento del paese stesso. Parliamo di 'giuoco' calcio ma per i numeri fatti sopra, il pallone è un'industria. Dobbiamo guardare agli altri paesi, agli altri sport, ai nostri clienti. Vivevamo, come calcio, grazie a Rai, Fininvest, ai biglietti. Adesso la Rai non ci dà più un euro, Fininvest ha cambiato strategia, il tema su biglietti e infrastrutture è invece delicato. La percentuale rilevante del fatturato è nelle mani di broadcaster internazionali, di sponsor e società internet internazionali ma dobbiamo stare attenti. Parliamo di Sky, uno dei nostri interlocutori più importanti: adesso è stata acquistata da un proprietario americano, investono in cinema, comunicazione, arte, in tutti gli sport. Con freddezza, esamineranno quel che arriverà nelle aree di business e decideranno se e dove investare da noi. La Serie A è tra le prime leghe al mondo, rappresenta le città, l'arte, il cibo, la cultura, la religione: è una mia convinzione, dobbiamo per la forza che rappresenta il nostro paese, puntare non solo a vendere i 90' della partita ma vendere la realtà del nostro paese. Ci siamo dati una nuova governance come Serie A, una nuova organizzazione e un nuovo statuto. Adesso il 10% dei ricavi della A vengono distribuiti al calcio, è interessante che questo si sviluppi. Vorrei mandare un messaggio ai settori che crescono, ovvero quelli che curano gli interessi di tutti e non particolari. L'elezione solidificherà anche questo, ci sono riforme di tutti da fare e non delle singole leghe. Gravina? Abbiamo avuto discussioni e ipotesi in Lega A ma abbiamo convenuto che è fondamentale l'unitarietà, adesso. Serve che tutti abbiano lo stesso obiettivo, al 90% o al 95% i programmi di Gravina sono convergenti coi nostri. L'unica cosa che chiedo a lui sono priorità e tempi di realizzazione, c'è tanto da fare e serve capire cosa fare prima e i suoi tempi".

11.40 - FABBRICINI: "NOVE MESI CON PIU' PROBLEMI DELLE ATTESE" Relazione di fine commissariamento per Roberto Fabbricini all'assemblea della FIGC. "Si chiude oggi la gestione commissariale dopo la mancata elezione del Presidente del 29 gennaio scorso. Ho assunto l'incarico datomi dal CONI e ringrazio tutti coloro che mi hanno e ci hanno supportati. Ci sono stati momenti felici in questi 9 mesi ma più problematiche di quelle attese, su tutte quelle delle ammissioni ai campionati. Durante il mio mandato ho sempre rispettato la terzietà degli ordini di giustizia, nel rispetto dei mandati e dei principi. I giudizi sono soggettivi ma mi sia consentito rimarcare che alcuni giudizi mi sono sembrati portati da pregiudizi. Sono prevalse le contrapposizioni, io rispetto molto le posizioni altrui e rivendico le cose fatte come l'attenzione al calcio femminile. Abbiamo deciso di affidare a Di Biagio la conduzione dell'Italia per Argentina e Inghilterra per avere una scelta più ampia sui candidati che nel frattempo si sarebbero potuti liberare dai contratti in essere. Ringrazio Di Biagio per la sua competenza e disponibilità, poi abbiamo scelto Mancini che ha detto con entusiasmo di tornare in Nazionale come allenatore. Il suo contratto resta in linea con la Federazione senza forzature. Le basi per il futuro sono solide che possiamo andare e guardare avanti con fiducia. La B a 19 squadre? Ho fatto introspezioni autocritiche, anche se è stato confermato tutto da giustizia sportiva e ordinaria. I diritti sportivi devono acquisirsi però solo sul campo".

11.30 - INFANTINO: "OGNI COMMISSARIAMENTO UNA SCONFITTA" Prende la parola dall'assemblea della FIGC, Gianni Infantino, numero uno della FIFA. "Per me è sempre una grande emozione essere in Italia e parlare al calcio italiano". Infantino saluta poi Mancini e Oriali, entrati nella sala in questi istanti. "Ci state facendo innamorare nuovamente di queste maglie azzurre, spettacolari...". Poi torna sulla sua storia e sulla FIGC. "Sono figlio di emigranti, mi hanno permesso di avere un'educazione in Svizzera. Per l'italiano, sono cresciuto a pasta e Gazzetta, non posso fare discorsi altisonanti con 'paroloni' ma per questo posso essere più chiaro. Voglio fare gli auguri ai 120 anni della FIGC, ai suoi successi. Siamo qui per eleggere un nuovo Presidente, per guardare al futuro, per cambiare un po' di cose. Quattro anni e mezzo di commissariamenti negli ultimi vent'anni sono una sconfitta, ognuno di questi. Il 'commissario' è una cosa solo italiana e le risorse vanno trovate nel calcio: presidenti, dirigenti. Leggo che anni fa è stata approvata una legge per dare un limite ai mandati per i presidenti. Ok, va bene: alla FIFA, dopo tanti anni l'abbiamo fatto con le riforme dall'interno. Non servono imposizioni. Perché un club non ammesso può andare a un tribunale ordinario? Se un club non viene ammesso dalla UEFA finisce lì, l'ultima istanza è del Tribunale dello Sport. Perché il calcio ha bisogno di una tutela altrui su temi che si possono risolvere all'interno del movimento calcistico? Qui tutti mi dicono 'c'è tanto da fare'. L'importante è farlo: la FIGC ha bisogno di una leadership forte. Non serve il consenso unanime di tutti prima di fare qualcosa. Ognuno ha interessi particolari, è umano che voglia che siano davanti agli altri. Serve un leader forte che consideri tutti e che decida, poi, quel che è meglio per il calcio italiano".

11.26 - MARCHETTI: "LE UNDER IL FUTURO DEL CALCIO" Direttore delle competizioni UEFA, parla Giorgio Marchetti dall'assemblea della FIGC. "Il calcio italiano cessa di essere una democrazia sotto tutela. Il pallone vive momenti di conflitti di interessi, di tensioni di crescita e cambiamento, oltre a pulsioni centrifughe. E' stato un anno di dibattito politico, di asprezza, ma i segnali arrivati sono importanti. La forza del calcio italiano è lì, intatta: la esprimono i giovani, le Under, le ragazze. Le Under sono il futuro del calcio e se il buongiorno si vede dal mattino, sarà un buonissimo giorno. Poi i club: non è solo la semifinale della Roma, il terzo posto nel ranking europeo è significativo. Poi la 'colomba dell'alleanza', ovvero la gara fatta contro la Polonia, dove l'Italia si è garantita un posto nell'elite europea. E' l'auspicio per la nuova pagina che state costruendo e scrivendo per il calcio che verrà".

11.17 - MALAGO': "OGGI ATMOSFERA POSITIVA" Prende parola il presidente del CONI, Giovanni Malagò. "E' un onore prendere il testimone di Mario Pescante e Franco Carraro, spero che questo ci metta in condizione di tutelare le discipline sportive. Agli Youth Olympic Games di Buenos Aires siamo arrivati quarti nel medagliere, stiamo facendo qualcosa di importante a livello giovanile. C'è una fortissima aspettativa ora verso l'Under 21, ospiteremo il prossimo Europeo perché darà accesso alle prossime Olimpiadi di Tokyo. Il 2018 è stato l'anno migliore per lo sport italiano come risultati, in Russia non siamo andati ma sono certo che sia l'anno della ripartenza. E' un giorno di festa, questo, vedo un'atmosfera positiva, propositiva e di condivisione. E' fondamentale che ci sia un presidente delle componenti presenti in questa sala: c'è tanto da fare, il programma di Gravina è ambizioso com'è giusto che sia ma serve remare tutti nella stessa direzione. Non possiamo scordare che, al netto degli storici risultati, negli ultimi 21 anni ci sono stati 5 commissariamenti per la FIGC: urge interrogarsi, senza dubbio, per non trovarsi più nei problemi del passato. Se il calcio crescerà, ne beneficerà il CONI ma tutto il paese".

11.10 - PESCANTE: "LASCIO DOPO 60 ANNI" Mario Pescante, Presidente dell'Assemblea, apre l'assemblea elettiva della Presidenza FIGC dove Gabriele Gravina è candidato unico: "Devo fare una confessione personale. E' una giornata importante per il calcio italiano, ma anche per me. Oggi mi congedo dalla dirigenza sportiva italiana dopo 60 anni di militanza. Giovanni Malagò è diventato membro del CIO. Devo dire che tutto questo avviene in una splendida occasione e sono all'assemblea dello sport più amato dagli italiani. Quando finirà questa assemblea uscirò dalla porta principale in una giornata bella per lo sport italiano che si è scosso finalmente. I presupposti ci sono e la ripartenza in parte c'è già stata. Chiudo dicendo che c'è bisogno per i vostri ragazzi. Queste vittorie servono al nostro paese"

11.09 - QUORUM RAGGIUNTO E' stato raggiunto il quorum. A breve il via ufficiale alla votazione.

11.00 - STA PER INIZIARE LA VOTAZIONE Sta per iniziare la votazione a Fiumicino. A breve il discorso anche del candidato unico, Gabriele Gravina, platea ricchissima di protagonisti e dirigenti del calcio italiano.

10.52 - ECCO FERRERO Pochi istanti fa sono arrivati a Fiumicino anche il presidente della Samp, Massimo Ferrero, e il dirigente della Roma, Mauro Baldissoni.

10.50 - PARLA MALAGO' Il presidente del CONI Giovanni Malagò ha parlato al suo arrivo a Fiumicino, come raccolto dagli inviati di TMW: "La giornata si annuncia bella, positiva, mi sembra ci sia un buon clima. C'è un candidato unico, quindi ci sarà compattezza proprio come mi sono sempre auspicato io. Cosa chiedo al mondo del calcio? Di essere meno litigioso possibile e di concentrarsi sulle cose da fare, anche perché a grandi linee mi pare che siamo tutti d'accordo. Per il bene del calcio, e del Coni in assoluto, bisogna cercare di non guardare all'immediato o all'interesse del singolo gruppo, ma di fare un discorso di più ampio respiro. E' una cosa importante per il calcio, per lo sport e per tutto il paese in generale. Le riforme fatte senza coinvolgere la Federazione? Non è il giorno delle polemiche. La Federazione è stata commissariata per un fatto tecnico, non aggiungo altro".

10.42 - ARRIVANO ALTRI PROTAGONISTI Altri protagonisti in arrivo a Fiumicino, dopo Marotta, Carnevali e Lotito. Gli ultimi ad essersi presentati sono Urbano Cairo, Giovanni Malagò, Franco Carraro e Gianluca Zambrotta, con quest'ultimo che dovrebbe entrare nel Consiglio Federale al posto di Damiano Tommasi dopo il no dei giorni scorsi di Andrea Pirlo.

10.29 - PARLA TAVECCHIO Da Fiumicino, dove stanno andando in scena le votazioni per la presidenza FIGC, ha parlato l'ex presidente Carlo Tavecchio. E le domande tornano inevitabilmente sull'esclusione azzurra dal Mondiale. Queste le sue parole a RMC Sport: "Avevate pensato ad un sostituto di Ventura? Io avrei accettato un solo allenatore, che si chiama Antonio Conte. La riunione dei giocatori? La notizia riguardante la riunione dei giocatori è arrivata tardi. Io non lo sapevo. Riunione segnale che forse si doveva cambiare? Bisognava anche saperlo che si era tenuta questa riunione, però. Turbare l'equilibrio di una nazionale in un momento cruciale come quello non è una cosa normale".

10.24 - 274 I DELEGATI Alle 11:00 ci sarà l'inizio della votazione per la Presidenza della FIGC con Gabriele Gravina unico candidato. Dopo nove mesi finisce il commissariamento di Roberto Fabbricini. 274 i delegati che parteciperanno all'assemblea, 516 voti ponderati complessivi.

10.07 - PARLA SIBILIA Cosimo Sibilia, presidente della LND, è il leader della "Grande Coalizione" che oggi eleggerà Gabriele Gravina a capo della FIGC. Sibilia sarà il vicario e al Mattino dice "finalmente mettiamo fine a questo orrore chiamato commissariamento. Oggi il calcio italiano rivede la luce". Sulla Serie A dice che "resta a 20 squadre", stecca Malagò, presidente del CONI, ammettendo che "fosse dipeso da lui avremmo votato nel 2020". Ripartire dalla "riforma della Giustizia Sportiva", poi i format. "Serie B a 20 squadre, tre gironi di C con 20 squadre: la Serie A non cambia, bisogna reitrodurre il semi-pfofessionismo".

10.05 - OBIETTIVO EURO 2028 Il Giornale spiega che nelle intenzioni di Gabriele Gravina c'è quella di organizzare gli Europei del 2028, dopo l'ultima grande manifestazione calcistica italiana oramai risalente a Italia '90.

10.04 - ARRIVANO I PROTAGONISTI Sono in arrivo alla spicciolata i protagonisti dell'elezione a Fiumicino. Tra questi anche Giuseppe Marotta, Giovanni Carnevali e Claudio Lotito.

09.29 - PARLA FABBRICINI "Sarebbe un bel segnale se Gravina passasse alla prima votazione". A dirlo è Roberto Fabbricini, presidente uscente della FIGC, su Gabriele Gravina come prossimo numero uno della Federazione. "Cosa non rifarei? Forse la B a 19, per le polemiche che ha scaturito"

09.18 - ENTRA ZAMBROTTA Entrerà Gianluca Zambrotta al tavolo del Consiglio Federale. L'ex giocatore al posto di Damiano Tommasi per raggiunti limiti di mandato, visto il no di Pirlo. In attesa di capire il proprio destino Umberto Calcagno (AIC), così come Claudio Lotito e Marcello Nicchi.

09.11 - I RUOLI Con Gabriele Gravina come Presidente atteso della futura FIGC, la vicepresidenza dovrebbe andare a Gaetano Micciché, numero uno attuale della Lega di Serie A. Antonio Di Sebastiano dovrebbe diventare invece il nuovo direttore generale.

09.05 - UNICO CANDIDATO Gabriele Gravina, sessantacinquenne numero uno uscente della Lega Pro, è il candidato unico. Da capire se sarà nuovo Presidente al primo scrutinio, dove è previsto il quorum del 75%, o al secondo con il 66%. Gravina ha dalla sua la Lega Pro, la Lega Dilettanti, Allenatori e Arbitri. Conta di avere presto anche la B e buona parte dei club di A, mentre attende la posizione dei calciatori.

09.00 - E' IL GIORNO DI GRAVINA Prima chiamata per l'elezione del nuovo presidente della FIGC. La prima convocazione dovrebbe andare deserta come da previsioni, la seconda è fissata alle 11. A Fiumicino le istituzioni e le componenti del calco eleggono il trentesimo presidente della Federalcio.

Conferenza Gravina
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