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LIVE TMW - Fiorentina, Rogg: "Mercato programmato. Volevamo rinforzarci"

LIVE TMW - Fiorentina, Rogg: "Mercato programmato. Volevamo rinforzarci"
giovedì 4 febbraio 2016, 14:052016
di Lorenzo Di Benedetto

Conferenza stampa di fine mercato in casa Fiorentina, con il direttore generale viola Andrea Rogg che ha preso la parola davanti ai giornalisti.

Lo striscione della Curva Fiesole che marca la distanza tra tifoseria, giocatori, allenatore e società?
"C'è amarezza. Serve unione per raggiungere i risultati. Siamo il settimo budget della Serie A, dobbiamo restare uniti per poter competere con le società che ci precedono. Dall'altra parte però vogliamo continuare a inseguire i nostri obiettivi".

Si parla di mancanza di programmazione. La società fa autocritica?
"Anche in questo caso penso sia un errore giudicare la programmazione in base a chi è arrivato o meno. Torno sulla concretezza dei fatti, senza programmazione non saremmo terzi in classifica. Abbiamo rinnovato contratti importanti e supportiamo quotidianamente coloro che scendo in campo. Questa è la programmazione di una società e dà i risultati sul campo. Il mercato di gennaio è stato condiviso all'80% con il mister, avevamo la volontà di rinforzare".

La Fiorentina vuole andare in Champions League?
"Guardiamo sempre verso l'alto, abbiamo entusiasmo, voglia e volontà per provare a rimanere almeno al terzo posto".

Il bilancio della sessione invernale?
"La proprietà ha immesso 22 milioni nel 2014, 16 nel 2015 e a giugno di quest'anno ne verranno inseriti altri 13. Sul patrimonio giocatori il saldo finanziario è zero, quello economico è positivo. Non ci sono solo immissioni di funzionamento, la proprietà non ha mai preso un dividendo da questa società. C'è un flusso in entrata per mantenere le ambizioni ma mai un'uscita. Il monte ingaggi è di 55/60 milioni".

Si parla di una cifra messa dalla proprietà per la cessione della società a circa 200 milioni di euro.
"Non mi risulta niente di tutto ciò".

Parlando dell'operazione Mammana. Cosa è successo?
"A un certo punto della trattativa la proprietà ha dato mandato di interromperla. Per due motivi: la stessa trattativa è cambiata perché il River ha cambiato le carte in tavola, voleva mantenere una percentuale del cartellino del calciatore. In quel momento la nostra proprietà ci ha informati di interrompere la trattativa".

La società era scettica sul fatto di far partire un dirigente in Argentina?
"Siamo stati coordinati nell'azione. Dovevamo chiudere sia con il giocatore che con la società. Con Mammana avevamo chiuso, con il River no, quindi non c'è niente che ci rimproveriamo".

Le parole di Cognigni che aveva annunciato colpi di primo livello?
"Non ci siamo fatti trovare impreparati, non tutte le cose si concludono come vorremmo. Abbiamo preso cinque giocatori di primo e ci sono state sette uscite. Alcune volte riusciamo a raggiungere l'obiettivo, altre no, ma crediamo fortemente di aver svolto un lavoro che possa servire alla squadra".

Dove sono finiti i soldi che erano stati stanziati per Mammana?
"Vista sfumata la trattativa abbiamo reagito per colmare nel miglior modo possibile il gap che avevamo in rosa. Lo spazio di tempo era molto breve e per questo devo dire che la società si è mossa bene. I soldi c'erano ma la trattativa per Mammana è saltata. Sono soddisfatto del mercato, ma le valutazioni le faremo a fine stagione".

Questo è stato un mercato senza prospettiva. Non si è investito sui giovani e sono stati presi giocatori in prestito. Questo sa di smobilitazione?
"Assolutamente no. Il mercato di gennaio serve per aiutare la squadra nel processo di crescita. Non si parla delle offerte che la società ha rifiutato. Il club ha rifiutato 50 milioni per giocatori in uscita. Abbiamo poi mandato giocatori giovani a farsi le ossa altrove. La Fiorentina ha investito sui propri giovani".

Sousa non sembra essere soddisfatto.
"Per quel che riguarda la presunta incomprensione con il tecnico dico che ogni nome è stato condiviso con l'allenatore. I tre che sono arrivati in tempo utile sono già stati utilizzati".

Perché il difensore non è stato acquistato prima dell'ultimo giorno?
"Il lavoro per Lisandro e per Mammana era stato fatto in anticipo. Per motivi diversi sono saltati entrambi. Gli sforzi sono stati fatti ma non sempre a uno sforzo corrisponde un risultato".

La strategia di acquistare giocatori giovani per poi rivenderli è sempre di attualità?
"Certamente. Baez è uno di questi, cito poi Schetino, Fazzi, Capezzi, Diakhaté. Poi ci sono Alonso, Vecino. Quest'ultimo avremmo potuto venderlo sia a giugno che a gennaio. Vogliamo far crescere i nostri giocatori".

Se Sousa è soddisfatto perché non lo afferma?
"Non c'è nessuna spaccatura e la dimostrazione è la partita di ieri. Se ci fosse l'allenatore sarebbe molto meno focalizzato e molto meno attento alla preparazione della gara".

Perché non si punta sugli italiani?
"Abbiamo questo punto come obiettivo. Ancora non siamo all'altezza di quello che vorremmo. Le motivazioni sono legate alle dinamiche del mercato".

Lo stadio influisce nel mercato?
"Sono due progetti separati, lo stadio non è collegato al mercato".

La società aveva detto che si sarebbe potuto investire a gennaio, perché le cose sono state cambiate?
"Gli acquisti di Mammana e Lisandro non sono sfumati per mancanza di liquidità. La volontà era di investire".

Tanti dirigenti in società.
"C'è la proprietà e il presidente esecutivo che non si occupano di mercato anche se devono essere informati. La struttura sportiva è invece composta del leader, il ds, Daniele Pradè, il dt Valentino Angeloni, e Pedro Pereira che si occupa di alcune trattative sotto la supervisione di Pradè. Questa è la figura nuova che si occupa del mercato internazionale".

Qual era la somma stanziata per il mercato di gennaio?
"Abbiamo fatto un'offerta intorno ai 7 milioni per Lisandro e leggermente superiore per Mammana".

Perché la città si innamora dei tecnici e non della società?
"La società accende meno l'entusiasmo rispetto ai giocatori e all'allenatore".

Pensa che gli acquisti onerosi del passato che non hanno funzionato incidano sul mercato attuale?
"No".

Sapevate che gli argentini spesso cambiano le carte in tavola e vogliono percentuali sulla rivendita futura?
"Non consideriamo i signori del River dei banditi, assolutamente".

Sousa resterà?
"Sì, ha un contratto e lo rispetterà".

Come funziona la progettazione del mercato?
"Costruiamo una strategia e facciamo dei nomi. Partiamo da lì e sondiamo le operazioni. La proprietà deve essere coinvolta prima della conclusione della trattativa. Per quel che riguarda quelle sfumate mi sembra corretto ricordare quelle che sono state chiuse relative ai rinnovi, con sforzi economici".

Difficile però criticare una squadre terza in classifica.
"Il calcio è fatto di passione e spesso si pensa a fare sempre meglio, il che può essere uno stimolo per cercare di alzare il livello. Abbiamo 7 punti in più dello scorso anno e arrivare da quarti a terzi è fare uno scalino importante e difficile".

Cosa pensa la proprietà dello striscione di ieri?
"L'entusiasmo non manca e neanche la voglia di proseguire alla ricerca di obiettivi".

La tifoseria non è contenta. Le sembra un paradosso per una squadra terza in classifica?
"Credo che si pensi al mercato di gennaio, accettiamo le critiche ma dobbiamo capire gli sforzi di organizzazione e programmazione".

In estate ci furono le questioni relative a Salah, a Milinkovic-Savic e al difensore che non era arrivato. Il budget che era stato stanziato non è stato speso. La società perché dovrebbe continuare ad affidare il prossimo mercato a questa squadra?
"non deve essere fatta a me questa domanda, dico però che la società sta continuando a darci fiducia".

Qual è l'obiettivo della Fiorentina?
"La squadra ha dimostrato di valere il terzo posto. Oggi non ci fissiamo un obiettivo specifica, vogliamo lottare per le posizioni alte della classifica".

Anche quando la Fiorentina era prima in classifica allo stadio non c'era tanta gente. Perché?
"Credo che le presenze stadio in Italia siano frutto di un contesto molto più ampio, da quello economico a quello di stadi. Siamo secondi per presenze medie allo stadio. Dobbiamo riconoscere ai nostri tifosi che sono molto vicini alla squadra. Vogliamo rendere la squadra disponibile al pubblico anche al di fuori della partita".

Sono stati rifiutati tanti soldi per i giocatori. Cosa succederà se la Fiorentina dovesse mancare la qualificazione alla Champions League?
"Programmeremo il futuro con l'allenatore, dobbiamo capire quali saranno le risorse. La volontà è quella di migliorare e far progredire la squadra".

La trattativa per Lisandro poteva essere gestita in modo diverso?
"Non abbiamo responsabilità. È stato un caso che non sia arrivato da noi".

La Fiorentina pensa di intervenire contro lo sciopero dei tifosi?
"Lo abbiamo notato e ci dispiace, il fatto che il cuore pulsante della tifoserie non ci sia ci dà noia. Valuteremo il da farsi".

Perché, nonostante le vicende Mammana e Lisandro, non era pronto il piano B in tempi più stretti?
"Il mercato di gennaio è breve, ma l'ultimo giorno abbiamo preso un ragazzo di cui siamo convinti e che aiuterà quella che fino a oggi è la quarta difesa del campionato".

La vicenda Salah?
"Non abbiamo ricevuto comunicazioni ufficiali, è stato chiesto più tempo dal Chelsea, aspettiamo che arrivi il giorno della sentenza".

La società pensa di farsi sentire nei confronti dei direttori degli arbitri?
"Siamo rispettosi dei ruoli, quello della classe arbitrale è importante e difficile. Non abbiamo capito la decisione di ieri, aspettiamo di capire cosa verrà scritto nel referto e agiremo di conseguenza. Potremmo anche fare un ricorso".

Vi sentite responsabili di quello che si sente dire in città della famiglia Della Valle?
"Nel momento in cui uno lavora dando il massimo e spendendo energie, risorse e capacità, all'interno della coscienza non credo che ci siano sensi di colpa. Vedremo quello che sarà il futuro. A oggi non ho ricevuto segnali di insoddisfazione da parte della proprietà".