Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta

LIVE TMW - Hellas, Pecchia: "Clima ostile. Svincolati? Non ne parlo"

LIVE TMW - Hellas, Pecchia: "Clima ostile. Svincolati? Non ne parlo"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
sabato 10 febbraio 2018, 13:292018
di Marco Frattino

Amici di Tuttomercatoweb.com, buon pomeriggio! La nostra redazione vi dà il benvenuto alla diretta testuale della conferenza stampa di Fabio Pecchia, allenatore del Verona che parlerà a breve in conferenza stampa alla vigilia della partita contro la Sampdoria.

12.54 - Arrivato Pecchia in sala stampa. Queste le prime parole: "Il nostro momento? L'ho vissuto con la stessa fluidità, in questi giorni abbiamo fatto una brutta sconfitta col Crotone. Poi c'è stata la reazione con la Fiorentina, contro la Roma abbiamo fatto la nostra gara. Siamo una squadra in evoluzione, ma il gruppo è pronto a giocarsela fino alla fine".

I tifosi entrati a Coverciano? "Per me, quello che viviamo, è una grande palestra. Per me rappresenta una crescita, abbiamo ottenuto risultati e la promozione diretta. Dal punto di vista è uno spunto, una sfida con me stesso e non con i tifosi. Lavorare così fa crescere i calciatori e la squadra, è una palestra per tutti. Serve un ambiente diverso per raggiungere obiettivi importanti, altrimenti si va sempre controvento. Stiamo giocando il nostro campionato, potremmo avere 3-4 punti in più ma non certamente 15-20. Siamo lì a giocarcela, l'obiettivo è quello di mantenere la categoria".

Cosa ne pensa della trasferta vietata per i tifosi del Verona? "Non è mai un vantaggio non avere i tifosi con noi. Quello che ho visto nelle ultime due gare del Bentegodi lo scorso anno, non l’ho mai visto. C’è stata partecipazione totale dei tifosi e quello può aiutare tantissimo la prestazione del gruppo durante la partita".

Cosa prova quando il pubblico se la prende con l'allenatore? "Non è bello, ma fino a un certo punto vivo la situazione con professionalità. Sono nel calcio da 30 anni, dispiace che dopo il 4-1 di Firenze il pubblico abbia subito invitato la nostra squadra a tirare fuori gli attributi. Abbiamo bisogno dell'aiuto dell'ambiente, ci sono tante componenti da inserire. Vorrei creare un blocco unico all'esterno, oltre che quello tra club, squadra e staff tecnico già esistente. Se c'è un blocco unito anche all'esterno, è tutto di guadagnato".

Non manca qualcosa a centrocampo? "No, perché giocando a due abbiamo quattro calciatori per quelle posizioni. In questo periodo, qualcosa dovete concedermi. Ci sono calciatori che non avevano mai giocato, ma sono patrimonio della Società. Abbiamo quattro elementi per due posti, sono sufficienti".

Fusco andrà via a fine stagione? "Non so, io vivo alla giornata. La squadra deve pensare a vivere le prossime gare senza fare calcoli, ma giocando con spavalderia e un po' di pazzia in casa e in trasferta. Il resto deve essere vissuto con serenità".

Se dovesse ottenere la salvezza, sarebbe pronto a continuare questo progetto? "L'ho detto 4-5 mesi fa, il mio lavoro è fatto di risultati. Mi è stata chiesta la Serie A e l'abbiamo raggiunta, ora vogliamo mantenere la categoria. Lavoriamo e soffriamo per tenere l'Hellas in A, tutto qua. Si fa fatica a fare programmi a breve, figuriamoci ad ampio raggio".

La gara contro la Sampdoria? "Ora la mia squadra deve giocare senza fare troppi calcoli, tanto tutte le squadre ci sono davanti e ne abbiamo soltanto una alle nostre spalle. Ora, ciò che vale, è l'aspetto psicologico. Voglio vedere la squadra giocare con lucida pazzia, poi vedremo cosa accadrà".

In sede di mercato sono andati via alcuni calciatori importanti. Pazzini ha segnato contro il Real Madrid, è stato giusto dare via Bessa? Bruno Zuculini non è stato sostituito in rosa. "Ormai sono tre calciatori che non fanno parte della rosa, ho grandi ricordi di loro perché abbiamo fatto bene insieme. Bessa ha chiesto di cambiare aria, Pazzini ha fatto ciò che sapeva fare e dispiace che non l'abbia fatto con noi. Per Zuculini sono fiero, s'è preso una bella rivincita perché va a giocare in una grande squadra in Argentina".

Possibile l'arrivo di uno svincolato per irrobustire la rosa? "Non so, neanche ne voglio parlare. La Società sta lavorando in una certa direzione, ma non voglio calciatori fuori lista. L'unico è Bianchetti, ma per motivi diversi. Ho 4 elementi per due posti a centrocampo, non ci sono problemi".

Sono arrivati volti nuovi ad arricchire la rosa, come Vukovic, Aarons, Matos, Petkovic. Come stanno i nuovi? "Per Matos e Petkovic l'inserimento è più semplice, sono in Italia da tempo. Hanno avuto un certo impatto nel gruppo, c'è Aarons che è la prima volta che si trova in Italia ma dal punto di vista atletico è in buonissime condizioni. Serve accelerare il suo inserimento. Vukovic ha personalità, ha una certa leadership all'interno del gruppo".

Aarons può giocare solo sull'esterno offensivo? "Ha velocità, resistenza e forza. Deve imparare l'italiano per inserirsi, ma sono certo che darà un grande contributo".

La salvezza passa anche dai gol di Kean. Come vive questa responsabilità? "Questo rientra nel lavoro quotidiano, da parte mia, dello staff e del club. I giovani devono crescere, maturare e bisogna gestire questi momenti. All'esterno un certo lavoro non viene valorizzato, ma il ragazzo deve crescere. Dobbiamo fare attenzione a tenerlo nelle migliori condizioni, senza farlo distrarre perché ha ancora 17 anni".

Indisponibili? "Cerci, Ferrari e Zaccagni. Emergenza per il terzino destro? Non la vedo, sinceramente. Romulo, Bearzotti o qualcun altro che l'ha fatto in carriera, vedremo le condizioni di tutto il reparto e decideremo".

Quando spera di convocare Cerci? "E' un discorso complicato, bisogna avere un po' di pazienza. Vedremo, serve tempo".

Il Verona s'è rinforzato o indebolito sul mercato? "Lo vedremo, vedo un gruppo che ha voglia di lottare per questa causa. Quindi, c'è voglia di combattere e stare insieme per raggiungere questo obiettivo. La squadra è pronta per il rush finale".

Cosa teme della Sampdoria? "E' una squadra chiara, molto chiara. Da questo punto di vista penso ai miei ragazzi, a come affrontano la partita i miei calciatori".

E' eccessivo dire che questo sia un clima di contestazione, non è che forse questo malcontento sia dovuto magari a qualche messaggio del club arrivato troppo tardi? "Nessuno vuole creare alibi, non l'abbiamo fatto e non voglio farlo. Il presidente è stato chiaro nella lettera, la Società vuole puntare sui giovani e l'obiettivo stagionale era chiaro fin dall'inizio. Siamo una neopromossa, magari raggiungendo l'obiettivo alla penultima giornata o all'ultima. Ho vissuto in ambienti caldi, dove la tensione si taglia a fette. Non voglio andare oltre, ma la situazione è molto chiara. Io e il Direttore siamo i responsabili, noi costruiamo: se qualcuno vuole aiutarci a costruire, bene. Io ho commesso errori, ma è normale nel nostro lavoro. Il lavoro è sotto gli occhi di tutti, ho ottenuto risultati importanti e abbiamo fatto crescere calciatori. Valoti, 15 mesi fa, non lo voleva un club di B. Idem Zuculini, Bessa, Boldor. Abbiamo valorizzato calciatori, ottenendo risultati. Il lavoro è sotto gli occhi di tutti, non voglio avere consenso ma bisogna avere quello dei miei ragazzi e quello della Società. Posso fare altri esempi, come Romulo. L'obiettivo è quello della salvezza, bisogna essere fieri se dovesse essere raggiunto. Non siamo a venti punti dalla salvezza, si parla di sconfitte ma bisogna essere uniti. Per me è più semplice abbandonare in questa situazione di pressione, per me invece è una grande palestra. Ne esco rinforzato, la Società lavora da anni ed è solida, ai calciatori non manca nulla, lavoriamo in un ambiente da piccola squadra ma ciò che c'è intorno e da squadra di livello".

Avete fatto più punti in trasferta. "Sono convinto che possiamo raggiungere l'obiettivo, abbiamo bisogno di un unico blocco. Se è così, bene. Altrimenti diventa più complicato. Ma non si perde per colpa dell'ambiente, ma abbiamo bisogno di tutti. Col Torino non avremmo mai pareggiato se avessimo giocato al Bentegodi. Contestate Pecchia, non la squadra. I calciatori devono sempre giocare con entusiasmo perché la squadra è giovane".

13.29 - Terminata la conferenza di Pecchia.