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LIVE TMW - Inter, Spalletti: "Non si può demolire il lavoro di un anno e mezzo"

LIVE TMW - Inter, Spalletti: "Non si può demolire il lavoro di un anno e mezzo"TUTTO mercato WEB
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
venerdì 14 dicembre 2018, 18:332018
di Pietro Lazzerini

Queste le parole di Luciano Spalletti in conferenza stampa prima dell'Udinese:

Su come ripartire dopo l'eliminazione in Champions: "E' fondamentale vedere la reazione subito dopo la partita e come ci si allena. Come ci si confronta col dialogo sulla partita e l'atteggiamento nel riallenarsi. Devo dire che secondo me questi ragazzi meritano il sostegno dei tifosi per aver fatto vedere il dispiacere per quanto successo e la voglia di esserci e rigiocare subito una gara come quella di domani perché sanno benissimo che quello è il primo passo. Non ti porta a destinazione ma ti sposta da dove sei rimasto. Il far vedere appartenenza per la situazione che stanno vivendo è la soluzione a tutto".

Sull'eliminazione dalla Champions: "Noi potevamo fare di più ma sapevamo fin dai sorteggi che sarebbe stata dura. Non mi sembra il caso di demolire quanto fatto in questo anno e mezzo. Mi pare ci sia la volontà di fare questo, invece quanto abbiamo creato rimane lì. Questi calciatori meritano il sostegno dei tifosi".

Sulla necessità di cambiare qualcosa in vista della seconda parte di stagione: "Dipende da dove siamo partiti. Siamo a 14 punti dalla Juventus, ma siamo partiti a 29 punti dai bianconeri. Siamo partiti dal settimo posto in classifica, con i bookmakers che dicevano che non avremmo passato il turno assolutamente. E' chiaro che per come ci eravamo preparati, era possibile passarlo il turno, perché aveva fatto un grande girone nelle prime partite ed è chiaro che adesso ci sia un po' di delusione, però non dobbiamo ribaltare né buttare via niente. Quanto fino adesso non va buttato via. Si è lavorato e costruito quello che deve essere un tragitto da portare avanti. Un percorso da portare avanti su quello che stiamo lavorando, su cui ci stiamo basando adesso. Non vedo nelle partite dove non abbiamo vinto, differenza con gli avversari da dover andare a ribaltare tutto quello che è il lavoro fatto. E' chiaro che, per quanto mi riguarda, è giusto continuare a tenere d'occhio il mirino puntato su me stesso e non sui calciatori. Loro stanno facendo ciò che devono fare. Hanno dimostrato anche in questo caso di voler andare a lavorare in questa direzione, visto il loro comportamento. I calciatori, statene certi, prenderanno in esame quanto è successo e resteranno tutti sul carro per i nostri obiettivi".

Su Marotta: "Sicuramente riuscirà a dare il suo contributo visto che ha grande esperienza di poter stare a confrontarsi con il palazzo dove poi si vanno a creare le regole per il calcio in generale, ma sa stare anche dentro lo spogliatoio. E' partito lì. Può quindi andare a parlare anche di campo. E' chiaro che noi eravamo nelle migliori condizioni perché tutti i professionisti che c'erano anche prima ci hanno messo a disposizione tutto ciò che serve per lavorare con efficienza. Per cui si va a prendere e a sommare quelle che sono le sue caratteristiche, cercando di andare ancora più in là".

Sulla ricetta per concludere la stagione raggiungendo gli obiettivi stagionali: "Conosco solo la ricetta del lavoro in modo corretto. Venire presto al campo per preparare l'allenamento con i giocatori coinvolti nel calcio che si vuole proporre. Ho visto un allenamento fatto benissimo oggi, fatto di velocità e pochi tocchi. Una squadra reattiva anche fisicamente. Questi sono i risultati più importanti. E' un ricostruire subito quelle piccole cose che ti rimettono in movimento e fare i primi passi in modo corretto".

Sulle critiche che lo hanno infastidito: "Mi sembra che qualcuno abbia usato il piede di porco (ride). Sono però critiche che se sono fatte nel modo giusto, sono anche costruttive. Uno non si può aspettare molto da un tifoso di un'altra squadra, anche tra i giornalisti ci sono i tifosi che analizzano partite di altre squadre rispetto a quella che tifano. Ci sono cose che non vanno a interferire la nostra professione. Noi sappiamo da dove può arrivare una critica corretta, dalla quale prendere qualcosa per usarla per migliorare. Soprattutto se fatta in modo civile".

Su Politano: "Sono cresciuti in diversi in questi mesi. Politano in queste ultime partite ha fatto bene e ha fatto vedere di essere un calciatore completo. Sa attaccare e difendere, nonché fornire assist per i compagni. Se avesse un po' più di fisicità sarebbe un top player a livello europeo. Se però continuerà a mostrare questa completezza nelle due fasi, diventerà ugualmente un giocatore molto importante. Poi ci sono anche altri che sono cresciuti molto".

Sulle parole di Marotta sulla fiducia nel tecnico: "Io mi sarei sentito in discussione anche se avessi passato il turno, perché quando alleni una squadra come l'Inter, al massimo puoi non sentirti in discussione quando vinci la partita, ma poi parte subito l'analisi su quanto potresti fare in più rispetto a quanto fatto. Le critiche non mi creano alcun fastidio. Il supporto che mi vogliono dare è una cosa che mi dà anche fastidio a sentirmelo dire, perché quando uno ti dà supporto, ti dice: "Ti voglio bene" ma allo stesso tempo ti dice: "Ti aiuto perché non ce la fai". Le parole in questo senso ti viene più ad ammalarti anche rispetto a quanto uno può scrivere. Le sue parole fanno piacere ma, per come la sento io, i messaggi di sostegno che mi dicono di non mollare non mi piacciono. Io le motivazioni e le soluzioni le cerco dentro me stesso. La conosco questa materia, ci sono già passato. Sono entrato in spogliatoi con 15 sconfitte di fila sul groppone. Fa piacere se qualcuno ti dà supporto, ma allo stesso tempo chi ti dà supporto, ti dice che da solo non ce la fai. Lo fa involontariamente, ma fa un danno oltre alla rassicurazione stessa".

Sulle partite perse quest'anno rispetto all'inizio dell'anno scorso: "Io guardo come ha perso contro il Tottenham o la Juventus e trovo che abbia un comportamento corretto la mia squadra. Poi trovo anche che siamo riusciti ad abbassare quello che è il gap con dei risultati o dei punteggi che si differenziavano con altre squadre l'anno scorso. E' salito l'equilibrio di questo campionato, ed eccetto la Juventus, tutti hanno alcuni problemi in più. Quello che diventa importante è raccontarci le cose giuste dentro lo spogliatoio. Ottimismo o pessimismo derivano da come tu fai apparire le cose. Noi sappiamo come farle apparire dentro lo spogliatoio. Tutti hanno visto cosa siamo riusciti a fare dentro lo spogliatoio. C'è un risultato che ci disturba, ma noi abbiamo lavorato nella maniera corretta e state tranquilli che dentro il nostro spogliatoio ci sono moltissimi interisti. Lo spogliatoio dell'inter è pieno di "interismo" e questo è fondamentale per rimettersi in carreggiata".

Su Asamoah: "In momenti come questo gli si dice quello che si diceva prima. Ovvero che non è stando con la testa sulle ginocchia che risolvi ciò che è avvenuto precedentemente. Tu lo risolvi, affilando gli scarpini, mettendo un nodo in più perché non ti vadano a scivolare quando metti giù il piede e facendo due scatti in più dell'avversario. Devi prenderti delle responsabilità per rimettere a posto le cose. Se piangi, il pianto non porta consiglio. C'è da reagire e da rifare le cose. Si va a riprendersi quella determinazione che ci vuole per vestirsi di questi colori e a rivincere le partite. Ci vogliono i contenuti per vincere la partita, non si sta zitto da una parte. Il far compassione agli altri non è la soluzione per tirare fuori un lavoro fatto bene. Un lavoro fatto bene è lasciare la situazione meglio di quella che hai trovato. Lui deve fare un lavoro fatto meglio di quello che lo ha preceduto per essere tranquillo con se stesso".

Sugli infortunati e su Nainggolan: "L'avevamo detto che non l'avremmo usato in Champions. Domani è una situazione che è migliorata, ha qualche allenamento in più. E' sempre a rischio perché è un infortunio di quelli seri e di conseguenza vanno fatte valutazioni di questo tipo. Ho alcuni calciatori in più senza le limitazioni che ho invece in Champions. Siamo con la rosa quasi al completo, che ci permette di scegliere anche durante la partita".

Sulle risposte che si aspetta dalla squadra: "C'è sempre delle difficoltà andando a confrontarsi con squadre di questo campionato. Sette giorni fa, magari non avrebbero scampo facendo le cose fatte bene, poi te la ritrovi con un'altra forza o un'altra mentalità e tu non riesci a metterci tutto magari anche solo per un episodio. Bisogna entrare dentro con una determinazione feroce perché ciò che è successo nelle ultime partite è che basta un dettaglio per ribaltare tutte le certezze che hai. Dobbiamo vincere questa partita perché ne abbiamo bisogno, anche per ritrovare la ripartenza".

18.33 - Termina qui la conferenza stampa.