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LIVE TMW - Juve, assemblea azionisti. Agnelli: "300 mln di aumento capitale"

LIVE TMW - Juve, assemblea azionisti. Agnelli: "300 mln di aumento capitale"TUTTO mercato WEB
© foto di Lorenzo Di Benedetto
giovedì 24 ottobre 2019, 13:00Serie A
di Lorenzo Di Benedetto

Giornata importante in casa Juventus, con l'Assemblea degli azionisti che inizierà alle ore 10 all'Allianz Stadium in Corso Gaetano Scirea. Segui su TuttoMercatoWeb.com la giornata in casa bianconera, che terminerà con una conferenza stampa nella quale parlerà anche Andrea Agnelli, presidente del club.

10.01 - Aumenta la sponsorizzazione Jeep -: La Juventus, attraverso il proprio sito ufficiale, ha comunicato di aver incrementato il valore della sponsorizzazione Jeep di 25 milioni di euro come corrispettivo fisso annuo e di aver avviato le trattative per il rinnovo della sponsorizzazione. Questo il comunicato: "Si comunica che, in considerazione dell’eccellente performance sportiva della Prima Squadra, che ha determinato in questi anni il miglioramento del ranking UEFA, e grazie all’incremento di visibilità del brand Juventus a livello globale, Juventus Football Club S.p.A. e FCA Italy S.p.A. hanno raggiunto l’accordo per incrementare di € 25 milioni il corrispettivo fisso annuo della sponsorizzazione Jeep per le stagioni sportive 2019/2020 e 2020/2021, con l’inclusione di taluni diritti di sponsorizzazione aggiuntivi. Restano ferme le altre condizioni previste dal contratto in essere sottoscritto nell’aprile del 2012 ed in vigore fino al 30 giugno 2021. Contestualmente, Juventus e FCA hanno convenuto di iniziare, anticipatamente rispetto alle previsioni contrattuali, le negoziazioni per il rinnovo della sponsorizzazione".

10.10 - Inizia l'assemblea. Parla Agnelli - Video introduttivo all'inizio dell'assemblea degli azionisti. Inizia il discorso di Agnelli: "Quest'anno a febbraio abbiamo comunicato il nostro prestito obbligazionario. Chiederemo oggi agli azionisti l'aumento di capitale di 300 milioni da oggi fino al 2023/24. L'obiettivo è l'incremento dei ricavi operativi e il consolidamento dell'equilibrio economico finanziario. Il prestito e l'aumento di capitale hanno creato stupore in Italia: numeri che sembrano enormi pensando al nostro Paese ma noi vogliamo guardare alle grandi d'Europa, prendendo in esame, per esempio, il Manchester United che ha chiesto aumento di capitale per 450 milioni di sterline. Per quel che riguarda il prestito obbligazionario i Red Devils hanno emesso obbligazioni per circa 1 miliardo di euro. Non dobbiamo paragonare il mercato italiano a quello europeo. La Juventus a questo punto è la più grande società di calcio in Italia ma solo una delle più grandi in Europa. Guardando a Bayern, Real, Barcellona possiamo vedere che i bilanci sono altissimi. Facciamo attenzione alla nostra crescita e al nostro sviluppo e siamo contenti di come stanno andando le cose, ma a livello di fatturato siamo ancora indietro. Il nostro bilancio, a oggi, è uguale a quello che aveva il Real Madrid quando ho assunto il controllo della società nel 2010. Dobbiamo tenere il passo con le big, abbiamo raddoppiato il fatturato ma siamo ancora indietro rispetto ai 750 milioni degli spagnoli".

"Prima di guardare avanti dobbiamo guardare il nostro passato: il fatturato è andato dai 170 milioni del 2010 a 621 di quest'anno. Abbiamo avuto un impatto occupazionale importante, assumendo molti dipendenti: siamo passati da 85 a 258. 885 persone lavorano in Juventus. Non possiamo poi non pensare a ciò che abbiamo fatto sul campo: 8 scudetti consecutivi e ringrazio Chiellini e Barzagli che li hanno vinti tutti. Il contributo di Max Allegri è stato poi determinante in questa crescita e lo voglio ringraziare ancora. A questo ci aggiungono le quattro Coppe Italia, le due Supercoppe e le due finali di Champions League conquistate. Siamo passati dal 43° posto del ranking UEFA al 5° e alla fine di questa stagione potremo arrivare al 4° superando il Bayern Monaco. La gestione è stata complessa: le inchieste sulla 'Ndrangheta, il calcioscommesse eccetera. Abbiamo investito tanto nello sviluppo immobiliare, dallo stadio ai negozi fino al J Medical, per un totale di circa 400 milioni. Abbiamo poi avuto coraggio nel gennaio 2017 quando abbiamo fatto il nuovo logo che all'inizio ha creato polemiche. Abbiamo ampliato anche il settore professionistico e quello delle donne con Stefano Braghin, il migliore in Italia: non sono ancora professioniste ma sono trattate come tali. Sono state in grado di vincere due Scudetti e una Coppa Italia e per questo Rita Guarino merita un grande applauso. Il settore professionistico si è espanso con la squadra Under 23. Nell'ultima stagione abbiamo acquistato poi il giocatore più forte al mondo, Cristiano Ronaldo e gli auguriamo di vincere il Pallone d'Oro. Anche le nostre piattaforme social sono molto seguite. Il J Hotel è stato aperto nei giorni scorsi e poi abbiamo l'ufficio di Hong Kong che ci permetterà di crescere ancora. Viviamo in una Industry molto complessa: abbiamo punti di forza straordinari ma anche debolezze. I ricavi commerciali sono maggiori rispetto a quelli dei diritti televisivi domestici (terza voce dei ricavi ndr) e anche questo ci fa ben sperare per il futuro. Punto di forza è senza dubbio la crescita del settore, con le prime 5 leghe che ormai monopolizzano la scena, sono cresciute del 15%. E all'interno di queste leghe c'è un gruppo di club che monopolizza queste leghe e questi club sono cresciuti del 7%. La crescita di questi grandi club da più del 50% deriva dalla crescita dell'area commerciale. Stiamo perdendo la dipendenza dei nostri ricavi dai diritti televisivi, che rimangono sì importanti, ma quest'anno i ricavi commerciali superano i ricavi dai diritti televisivi domestici, che pesano circa il 20% del nostro fatturato. Nei grandi club europei pesano tra il 40 e il 60% e questi risultati devono farci ben sperare. Esistono anche debolezze. Come gestiamo questo maniopolo di club che domina la crescita e monopolizza i risultati sportivi? Pensiamo al monopolio del Bayern in Germania, al nostro di cui siamo orgogliosi in Italia. Abbiamo monopoli sportivi che generano forte tensione all'interno delle leghe di riferimento. Questo deve far riflettere su quella che sarà la gestione delle competizioni future e la loro finalità. Abbiamo minacce che devono essere tenute in considerazione. Si parla spesso della Lega di A, ma in generale si combatte ovunque con la pirateria. Dobbiamo stare attenti alla pirateria, altrimenti non ci saranno più contratti esclusivi con le emittenti. L'audience televisiva è importante. Pensiamo anche alle nuove generazioni, stiamo studiando il modo di farli avvicinare: i ragazzi di oggi sono molto più consapevoli e quando decidono di seguire una cosa la fanno con grande attenzione. Ci saranno altre piattaforme come Tim Vision o UEFA Tv e dobbiamo stare attenti a tutto questo e farci trovare preparati".

"Infine il calcio femminile: siamo soddisfatti del sold out nella sfida contro la Fiorentina. Ci faremo trovare pronti a cogliere le opportunità che ci saranno. Chiederemo anche un aumento di capitale per questo mondo che dopo il Mondiale in Francia è in costante crescita".

"Juventus oggi è un marchio globale e vogliamo fare prosperare il brand. I tifosi e le future generazioni dovranno vederlo come iconico, la missione è quella di sempre con lo sport al centro e per questo guardo a Fabio Paratici e Pavel Nedved. Vogliamo consolidare i piani economici e restare competitivi in Europa, con una continua partecipazione alla Champions League dove puntiamo a migliorare sempre. Vogliamo rimanere tra le prime 12 società come fatturato e vogliamo riposizionare la Serie A nel mercato globale. Il 2019 è un nuovo anno zero per la Juventus: pensiamo in grande. L'obiettivo dell'aumento di capitale è quello di crescere ancora, con un occhio al Financial Fair Play. Chiediamo oggi di approvare il bilancio al 30 giugno 2019".

10.41 - Terminato il discorso iniziale - È finito il discorso introduttivo di Andrea Agnelli, presidente della Juventus. Adesso ci sarà un dibattito, con domande per lo stesso numero 1 bianconero ma anche per Fabio Paratici, seduto alla sua sinistra, Pavel Nedved e gli altri presenti.

11.15 - Prende la parola il CFO Marco Re - Marco Re, Chief Financial Officer della Juventus, ha parlato durante l'assemblea degli azionisti della società bianconera in merito agli acquisti della scorsa campagna di calciomercato e alla crescita degli abbonamenti e delle sponsorizzazioni: "Abbiamo chiuso con il sold out per un ricavo di circa 32 milioni di euro nell'esercizio 2018/19. Il rinnovo con Adidas fino al 2027 è un altro fatto rilevante, per un corrispettivo di circa 51 milioni di euro l'anno, 408 in totale. Valore rilevante cui si dovranno somare le royalties derivanti dalla vendita di prodotti a marchio Juventus che Adidas raggiungerà oltre a premi variabili al raggiungimento di risultati sportivi. A ciò vanno aggiunti i 15 milioni di euro riconosciuti come bonus".

Il prestito obbligazionario - "L'emissione del prestito obbligazionario, primo bond unsecured emesso da una società di calcio ha avuto seguito in un contesto di mercato non facile. Il bond non imbriglia la società e lo riteniamo un successo".

11.20 - Il bilancio - Torna a parlare Andrea Agnelli che ha letto la proposta di approvazione del bilancio.

11.30 - "Contro" Conte - Un azionista ha richiesto la rimozione della stella di Antonio Conte.

12.20 - Domande per Agnelli - Adesso è il momento delle domande per Andrea Agnelli, che risponderà su vari argomenti.

State pensando alla possibilità di costruire un mini stadio per giovani e Juventus Women?
"Un nuovo impianto per Under 23 e Women è in animo all’interno alla società. Siamo consapevoli che i giovani debbano trovare strutture adatte per giocare, sono allo studio iniziative in questa direzione".

Siete felici del nuovo accordo con Jeep?
"C'è soddisfazione da parte nostra per gli accordi raggiunti. Si è insediata una nuova leadership in FCA, abbiamo già raggiunto l’accordo per l’adeguamento e avviato la negoziazione per il rinnovo. Lo stesso è avvenuto con altre aziende, siamo davvero orgogliosi dell’importante attività svolta dal nostro gruppo di lavoro".

12.23 - Agnelli sulla Superlega - "La Superlega non esiste. Non confondiamoci. Superlega, no. Il problema è trovare una nuova ricalibrazione delle competizioni. Fino al 2024 c'è un accordo sui calendari internazionali. Da lì si possono fare delle riflessioni. Le riflessioni che portiamo avanti come Juventus all'interno dell'ECA quindi dialogo con UEFA e FIFA è un ragionamento generale. Affrontare i temi immaginando un riallineamento dei tornei confederali. Si vuole ragionare anche sul numero delle partita per ogni data di rilascio dei giocatori per le Nazionali. Poi un'armonizzazione a livello europeo dei calendari. Vi do esempi alla rinfusa sul numero massimo di partite per lega domestica: 51 in Inghilterra, 48 in Francia, in Portogallo 46, in Italia 45. Si ha una grossa differenza nel numero di partite giocate nei singoli campionati. Questa riflessione è guidata dal principio di armonizzazione. Individuare un numero di partite ottimale cui controbilanciare un numero di partite a livello internazionale. Tutte le squadre hanno desiderio di giocare più partite a livello internazionale a prescindere da come. I principi? Basati sulla meritocrazia sportiva; essere aperte a tutti, così che tutti possano pianificare e sognare di partecipare, deve rimanere una forte simbiosi con le leghe domestiche. Qualche azionista ha ricordato le posizioni dei media internazionali e nazionali, ma se noi emettiamo un comunicato stampa - e come ECA nell'aprile 2019 abbiamo emesso un comunicato in cui diciamo che il principio di simbiosi con le leghe nazionali è centrale - e ci sono poi opinioni diverse lo stile è di non curarsene".

12.26 - Nedved su Demiral - Il vicepresidente della Juventus, Pavel Nedved, ha preso la parola per rispondere a una domanda su Demiral e sul suo saluto del soldato: "Sono stato io a gestire il caso Demiral. Da parte della società, pensiamo che il gesto del ragazzo dipende dalla volontà totale della Nazionale turca. Dobbiamo aspettare la decisione della UEFA. Il gesto per noi non trasgredisce il nostro regolamento etico”.

12.32 - Parola a Paratici - Anche il direttore sportivo della Juventus, Fabio Paratici, ha preso la parole durante l'assemblea degli azionisti della società bianconera: "Il progetto Under 23 è nato lo scorso anno. Serve per la formazione dei nostri giocatori, perché c’era un divario troppo grande tra settore giovanile e prima squadra. I nostri ragazzi faticavano a giocare quando li mandavamo in prestito in altri club. Grazie al lavoro di Cherubini, Chiellini e tutti gli altri siamo riusciti l’anno scorso a partecipare al campionato di Serie C e fare bene. Per quanto riguarda la prima squadra, pensiamo che oltre ai giovani serva anche l’esperienza. Quanto ai parametri zero, avete citato Ramsey e anche Howedes che comunque era solo in prestito. Negli ultimi anni abbiamo acquistato diversi parametri zero: nel 2011 Pirlo, poi Pogba, Emre Can, Ramsey, Rabiot, Khedira. Credo che tutti abbiano giocato numerose gare e dato un contributo significativo ai nostri successi e in alcuni casi portate alcune plusvalenza. Dybala? Come dobbiamo fare attenzione alle dinamiche di mercato in entrata va fatto anche in uscita. Nascono delle opportunità, la società deve prenderle in considerazione. Vale per Dybala come per gli altri della rosa. Parlando di giocatori italiani, è chiaro che il livello tecnico della nostra squadra è cresciuto, quindi ci sono meno calciatori che possono giocare nella nostra squadra e quindi anche meno italiani. È una questione di livello e credo sia semplice da capire. Sul settore giovanile: quando ero alla Sampdoria era più semplice prendere ragazzi del settore giovanile e metterli in prima squadra, per il livello della Juventus è molto più difficile. In ogni caso l’obiettivo del vivaio è anche quello di produrre talenti, e negli ultimi anni ne abbiamo formati tanti".

12.43 - Parla Giorgio Ricci - Il Co-Chief Revenue Officer della Juventus, Giorgio Ricci, ha risposto ad alcune domande: "Le maglie non vengono create in stanzei chiuse che non tengono conto dei gusti dei tifosi. Vengono fatte studiando questo. È prioritario per noi e Adidas che le maglie piacciano e siano vendute. Ogni valutazione sui gusti personali deve essere vista nell'ottica di un calcio che cambia. Di questo cambiamento bisogna tenerne atto e per scalare un mercato che non è più solo domestico bisogna entrare in dinamiche più ampie. Ci tengo a sottolineare comunque che è interesse sia nostro che del nostro sponsor introdurre maglie che piacciano e vendano. In Italia e nel mondo. Venendo a domande più specifiche, su David Trezeguet confermo che ha un contratto da Brand Ambassador del club che svolge in modo professionale e con grande soddisfazione da parte nostra. Nell'ultimo hanno ha partecipato a una ventina di eventi. Relativamente al mercato cinese, l'ufficio di Hong Kong serve a presidiare nel modo migliore un'area strategica, dove si concentra la maggior parte della popolazione mondiale e della ricchezza. Avere un avamposto in quest'area lo riteniamo fondamentale e tra l'altro non siamo certo i primi ad arrivare in questa zona. Ci sono già Manchester United e Liverpool, per esempio. Non abbiamo aperto l'ufficio solo per la regione di Hong Kong, ma per presidiare tutta l'Asia, quindi è un avamposto che si occuperà di facilitare l'esportazione di tutte le nostre attività".

"Relativamente alla proposta di una sorta di tessera di affiliazione, ce l'abbiamo: la Juventus Membership, con tante sottoscrizioni estere. E questo progetto si sovrappone a quello degli Official Fan Club. Più della metà dei club che si aprono sono fuori dall'Italia. Due anni fa avevamo 4 OFC attivi in Cina, oggi sono diventati 27. Quella è la forma di affiliazione che la società già oggi propone. Sulla richiesta di un giocatore per ogni club: sarebbe bello, ma sono più di 500 e presidiarli tutti e in modo diretto, come potete comprendere dai numeri, è difficilmente praticabile. Cerchiamo di non far mancare mai la nostra presenza, senza poter ovviamente garantire presidio diretto nello specifico da parte dei nostri giocatori. Sul non accordo con EA Sport c'è stata una scelta. Non abbiamo subito la volontà da parte di nessuno, entrambe le realtà volevano fare un accordo con noi, è stata una scelta strategica da parte nostra di firmare una partnership esclusiva con Konami. Approviamo il rilancio del loro videogioco, che sta avendo risultati importanti. Relativamente alla Supercoppa, non siamo noi a doverlo ufficializzare, ma a breve non mancherà la nota da parte della Lega. Si giocherà in Arabia Saudita verosimilmente nel mese di dicembre. Juventus Channel come avete detto non è più su canale lineare e anche questa è stata una scelta. Abbiamo deciso con il nostro canale ufficiale di rivolgerci direttamente ai tifosi con una piattaforma OTT diretta che segue i normali trend di mercato. Sponsorizzazione Trading Center? Rientra tra le opzioni normali valutate nell'ambito dello sviluppo del business".

13.00 - Votazione per il bilancio - Terminato il botta e risposta è l'ora della votazione per l'esercizio fino al 30 giugno 2019: il bilancio è stato approvato.

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