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LIVE TMW - Juventus, Agnelli: "Ronaldo? Nessuna bolla rotta. Con Sarri non c'è stata alchimia"

LIVE TMW - Juventus, Agnelli: "Ronaldo? Nessuna bolla rotta. Con Sarri non c'è stata alchimia"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
giovedì 15 ottobre 2020, 16:44Serie A
di Simone Dinoi
fonte inviato all'Allianz Stadium
Diretta scritta su TUTTOmercatoWEB.com. Premi F5 per aggiornare!

15:10 - Il presidente della Juventus Andrea Agnelli interviene in conferenza stampa presso la sala “Gianni e Umberto Agnelli” dell’Allianz Stadium a seguito dell’Assemblea ordinaria degli azionisti svolta in mattinata nella sede della Continassa. TUTTOmercatoWEB.com vi riporta le parole in diretta.

15:32 - Andrea Agnelli prende posto: comincia ora la conferenza stampa del presidente della Juventus.

Prende la parola Andrea Agnelli: "L'assemblea di oggi è stata in modalità virtuale, oggi era l'ultimo giorno possibile per la convocazione e viste le ultime situazioni sanitarie ci è sembrato doveroso effettuarla in modalità virtuale. Un pensiero personale va a tutte le famiglie coinvolte e allo staff sanitario. Questo è stato un anno agrodolce sia sul campo che fuori dal campo con grandi risultati e delusioni inaspettate. A gennaio ci siamo trovati a promuovere un aumento di capitale. Un grande plauso alla direzione sportiva, a Nedved che è qui, a Paratici che non è qui perché è entrato in bolla e a Cherubini. Rimango convinto che solo tra qualche anno ci potremo rendere conto di quanto fatto in questi anni. Le donne, un plauso anche a Stefano Braghin che è il miglior dirigente di calcio femminile presente in Italia. L'Under 23, con un trofeo vinto e che esponiamo al J|Museum. Un plauso va a Fabio Pecchia che ha fatto un ottimo lavoro, avere un Under 23 che porta a casa un trofeo è qualcosa di importante e inaspettato. Da un punto di vista sportivo ricordo anche le delusioni, con due finali perse che ci bruciano ancora e l'eliminazione dalla Champions League che non ci ha soddisfatto. Fuori dal campo mi piace citare i ricavi dalle sponsorizzazioni che hanno subito un aumento di 20 milioni rispetto all'anno precedente. E il fatto che il marchio della Juventus su Instagram sia diventato il primo marchio italiano superando Gucci ed è un segno della dimensione della Juventus per andare a sfruttare l'enorme platea che abbiamo. Nella ristrutturazione della società ora abbiamo due riporti con l'Area Football affidata a Paratici mentre quella Business a Stefano Bertola. Cherubini diventa Football director mentre io e Pavel ci divideremo i compiti su Area Football e Business. Gli obiettivi sono il perfezionamento della coesistenza tra le due aree e la promozione dei talenti in tutte le aree. L'altro elemento sulla quale ci siamo concentrati e la gestione emergenziale riguardo al Covid. Per quanto riguarda i protocolli, credo che vada riconosciuto al mondo del calcio che c'è uno screening che permette l'individuazione di un positivo e l'isolamento immediato. Questo è qualcosa di importante che ovviamente porta anche a dei costi per le società. I miei ringraziamenti vanno ai ministri competenti, al presidente federale che ci hanno permesso di individuare un protocollo per andare avanti. Marzo e aprile sono stati mesi intensi per capire come poter tornare a giocare. Esserci riusciti e aver completato i campionati principali è un grandissimo risultato e anche aver portato a termine le due competizioni europee principali. Non nascondo che c'è anche un interesse economico. Abbiamo delle stime più precise: gli impatti di questa situazione li avremo nell'autunno del 2021.Guardando a delle stime che ci porta a un 20% del pubblico da qui a dicembre e 50% da gennaio a giugno abbiamo una perdita di ricavi da stadio di circa 3 miliardi, dei diritti televisivi che va fino a un miliardo. Per un totale per il sistema calcio di 5-6 miliardi. Abbiamo visto quello che è stato l'impatto della campagna trasferimenti della finestra estiva e tutti i mercati hanno perso una grossa fetta dei trasferimenti tolta l'Inghilterra che è più o meno stabile. Per la prima volta il fatturato del calcio europeo è in forte decrescita. Le stime portano a ipotizzare che circa 360 club avranno bisogno di un aumento di capitale nei prossimi mesi per un totale di circa 6 miliardi. Devo dire che rimangono delle opportunità, dei cambiamenti tecnologici e dei punti di forza del settore. Dobbiamo gestire quest'anno rivedendo le strategie di crescita. Abbiamo del business attraverso piattaforme OTT come UEFATv e la LigaSportsTv. Debolezze che vanno affrontate, il calendario non è congestionato, di più. Ipotizzare di poter recuperare partite rinviate è molto difficile. Notizia di ieri interessante è il fondo Texas Pacific Group che avrebbe fatto offerta per rilevare seconda lega inglese. Oppure da tenere in considerazione è la revisione della governance per il sistema calcio inglese. Questo ci porta alla consapevolezza dell'interesse degli operatori finanziari per il calcio ed è di assoluto conforto. Noi abbiamo dato prova di grandissima serietà e convergenza, sia a livello internazionale che nazionale. Se questa stessa convergenza che c'è stata nei mesi più delicati verrà riprodotta nei prossimi mesi sono sicuro che ne usciremo rafforzati".

Nei 360 club che avranno bisogno di aumenti di capitale ci sarà anche la Juve? Rimodulare il format in Italia è un tabù?
"No, grazie all'aumento di capitale di gennaio la struttura è solida e ci pone in una condizione di forza patrimoniale. Non credo ci sia l'esigenza della rimodulazione sia perché penso che una competizione che inizia in un modo debba finire nello stesso sia perché il protocollo che ci siamo dati se applicato correttamente è sufficiente per permetterci di finire la stagione senza intoppi. Basta essere diligenti nell'applicazione".

Nei ringraziamenti non ha citato Sarri...
"Intanto di Maurizio ho un ottimo ricordo come persona. Ho scoperto una persona colta, con diversi interessi al di là del calcio che vive in maniera coinvolgente e sono estremamente felice che abbia vinto questo scudetto con noi. All'interno dello spogliatoio si deve formare un'alchimia, con Maurizio non si è formata. Io stesso ho indicato che fosse lui a portare la coppa dello scudetto al museo e verrà ricordato come un allenatore vincente della Juventus".

Vi dovrete ricalibrare economicamente?
"Con gli altri abbiamo discusso sulla ricalibrazione degli investimenti e delle retribuzioni. Il Real Madrid quest'anno non ha comprato un solo giocatore, quello a cui bisogna ricorrere in assenza di risorse è l'aumento della creatività. Bisogna investire sui talenti senza trascurare la competitività della Juventus che vuole vincere in Italia e rimanere competitiva in Europa".

La posizione di Paratici? Ha paura di un nuovo lockdown?
"Fabio e Federico hanno contratto in scadenza a giugno. Ma tutti quelli che hanno contratti federali solo in scadenza al 30 giugno. Con Fabio e Pavel abbiamo parlato di ragionare a medio lungo periodo. Spesso mi è capitato di vedere casi mediatici, io non ho nessun tipo di segnale. Fabio, Pavel e Fede godono della mia piena fiducia e loro mi hanno dato testimonianza di voler restare qui e assieme a loro nei prossimi mesi andremo ad affrontare le sfide che abbiamo di fronte. Io non sono un virologo, devo dire che se osservo il comportamento degli italiani devo dire che siamo stati un popolo eccezionale. Se capiterà di dovremo attenere perché non ci possiamo permettere il collasso delle strutture sanitarie. Se sarà il caso sarà il caso e tutti quanti noi ci troveremo ad affrontare una situazione che se sarà sarà complessa. Dobbiamo dare massimo supporto a chi deve prendere queste decisioni".

Puoi essere più preciso su come cambiano le mansioni di Paratici e Cherubini? In un futuro prossimo è previsto un dirigente in più in arrivo dall'esterno?
"Questo è stato un lavoro aziendale con estrema chiarezza della responsabilità di ognuno. Federico ha tutta le gestione aziendale della parte sportiva, per esempio della gestione dei centri d'allenamento. Fabio è responsabile di prima squadra e area sportiva. Sì, è previsto l'arrivo di nuovi dirigenti apicali ma non nell'area sportiva".

Ci sono richieste che vuole fare a istituzioni per ripartire?
"Non abbiamo richieste particolari, il problema principale sono gli stadi. Ma l'aumento degli spettatori deve essere fatto con responsabilità. Il nostro compito è quello di attenerci alle disposizioni che ci vengono date senza fare fughe in avanti. Questa è una voce che manca ai tutti club europei, ma dobbiamo avere la sensibilità di capire la situazione. Da tifoso manca l'ambiente da stadio".

L'allenatore viene giudicato per i risultati europei?
"Alla Juventus è così da sempre. Voi però date troppo per scontata la vittoria del campionato italiano. Noi continuiamo a lavorare per quello che è il nostro principale obiettivo che è vincere in Italia e provarci in Europa. Ma non sempre se non si vince in Europa è un problema".

Un giudizio alle prime settimane di Pirlo?
"Io ho la sensazione che il mondo che ci circonda non vede l'ora di giudicare un paio di sconfitte. Quello che è mancato a Pirlo che abbina l'assenza di precampionato e il debutto assoluto su una panchina, la nostra responsabilità sarà quella di accompagnare il suo percorso iniziale. CI saranno ostacoli e il mondo non vede l'ora di colpire tutta la Juventus. Lo staff penso che sia il primo moderno che vedo, ognuno si muove con la consapevolezza. Tra dieci anni sarà lo staff ideale".

Bisogna semplicemente tamponare in questo momento complicato? I tifosi in questo momento si sentono accerchiati, pensa sia solo per le vittorie continue?
"All'interno del paniere si possono sviluppare opportunità che al momento non ci sono. I grandi brand quando si arriverà lì potranno trarre beneficio, ma a brevissimo termine bisogna essere duro. L'accerchiamento? Questa è un'abitudine per il tifoso juventino, credo ci stia quasi bene...".

La decisione del Giudice Sportivo?
"Questa è una vicende dove noi siamo collaterali. Questo è qualcosa tra il Napoli e gli organi di giustizia, è qualcosa che non ci tocca".

Crede che la Lega sia matura per un passaggio a una concessione simile a quella di cui si tratta?
"No non c'è stato un ingresso di fondi. La Lega ha dato un mese di tempo per analizzare la proposta di Cvc. In questo mese ci saranno ancora tanti approfondimenti in merito e tanto lavoro. Personalmente auspico che questo lavoro porti all'ingresso di un terzo soprattutto su una parte di gestione. Io frequento più o meno volentieri da dieci anni via Rosellini e in questi anni non è cambiato niente. Chiaro che auspico l'ingresso di Cvc di cui se noi fossimo persone normodotate non avremmo bisogno per sviluppare il nostro business".

Pensa si debba rimodulare l'impegno delle Nazionali? Avreste preferito che Ronaldo fosse rimasto qui?
"Si deve ragionare a lungo periodo. A marzo durante il lockdown noi club urlavamo necessità di spostare l'Europeo e l'ha fatto per permetterci di completare le competizioni. Ad aprile si sapeva che la UEFA avrebbe voluto riprendere le competizioni. Se noi arriviamo a fine agosto a puntare il dito mi sento di difendere la posizione dell'UEFA. Se invece si tratta di rimodulare gli impegni per tempo rispondo di sì. Bisogna anche avere la consapevolezza che le decisioni abbiano ripercussioni fra mesi. Non bisogna svegliarsi all'ultimo. Perché Cristiano non avrebbe dovuto rispondere alla convocazione? Non avendo competizioni d giocare abbiamo detto che chiunque volesse avrebbe potuto proseguire l'isolamento fiduciario a casa. Non si sono rotte bolle, sono molto resistenti. E anche le balle... Quando le Nazionali chiamano i giocatori ci tengono, è un sogno e per fortuna rimane vivo anche a chi ha già tante presenza. E questo è bello, rispondere alla chiamata delle Nazionali fa piacere".

L'interesse di Amazon e Netflix e l'incontro con Milan e Inter?
"Fa piacere. Sicuramente è una notizia positiva, noi in Italia siamo ancora indietro per quanto riguarda questo tipo di strumenti. Loro stanno facendo degli esperimenti. L'incontro nella sede del Milan non ha fatto scalpore, quello che c'è di positivo è che in dieci anni da presidente della Juventus vedo una condivisione di interessi con questi due club. Se lavoriamo assieme la crescita del sistema credo sia più probabile. Sono grato a Zhang e al fondo Elliott e poi al management che esprimono entrambe. Questo fa sì che se mettiamo le nostre strategie al servizio della Serie A si possa avere un impatto diverso".

Spadafora ha dichiarato che Ronaldo in Italia ha violato il protocollo?
"Deve chiamare il ministero della Salute e degli Interni e farsi spiegare cos'ha violato. Io per la Juventus applico il protocollo federale. Io sono un dirigente sportivo e mi curo di quello".

Accetterete qualsiasi decisione su Juventus-Napoli?
"Noi rispettiamo il protocollo. In questo siamo collaterali. Andiamo in campo, se giochiamo in casa portiamo la palla, se andiamo in trasferta ci aspettiamo che qualcuno la porti e giochiamo la partita".

Soddisfatto del mercato?
"Io sono soddisfatto o meno a fine stagione. Attribuisco deleghe e obiettivi e a fine stagione giudico. Detto questo possono dire che i ragazzi arrivati sono simpatici e disponibili e mi sembra che si siano integrati bene".

Ritiene il campionato più duro quest'anno?
"Ogni anno è duro. Io credo che noi non dobbiamo guardare gli altri ma noi stessi sapendo quello che è il nostro obiettivo".

Lei è sempre stato favorevole dell'ingresso di investitori istituzionali che sappiano fare il loro mestiere, questa strada può essere in contrasto con i progetti di Superlega?
"Non lo so, siccome mi sono reso conto che nelle ultime tre conferenze all'ultima domanda ho detto una fesseria le rispondo la prossima volta".

16:43 - Termina ora la conferenza stampa di Andrea Agnelli.

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