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LIVE TMW - Marotta: "Lautaro? La clausola scade il 7 luglio. Zhang mal compreso pre Juve"

LIVE TMW - Marotta: "Lautaro? La clausola scade il 7 luglio. Zhang mal compreso pre Juve"TUTTO mercato WEB
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
martedì 9 giugno 2020, 12:14Serie A
di Andrea Losapio

L'amministratore delegato dell'Inter, Giuseppe Marotta, ha rilasciato una lunga intervista a Sky Sport che andrà in onda a mezzogiorno. Segui il live su TMW.

Prende la parola Marotta. "Abbiamo vissuto questo momento con grande preoccupazione, come uomo di calcio lo sport è una palestra di vita, riprendere l'attività serve per dimenticare questi momenti.

L'Inter si schierò con durezza. "All'inizio Zhang è stato mal compreso, la sua preoccupazione era una esternazione forte per quello che stava capitando in Italia, anche grazie all'esperienza in Cina. Poteva essere una posizione di allarmismo per quello che poteva capitare, Juventus-Inter è stato un segno premonitore da parte del presidente, di una situazione poi degenerata in pandemia con decine di migliaia di morti".

Gravina ha detto che è stata la vittoria del calcio. "Non ci sono vincitori né vinti, c'è una situazione anomala, siamo stati messi dietro la lavagna, con uno schiaffo morale. C'è uno scenario nel mondo del calcio deve esserci una rivisitazione all'interno di una governance che non rispecchia il peso della Serie A. Gravina ha grande esperienza e competenza, ha grande stima. Io oggi posso criticare un sistema di governo del calcio in Italia, molto ancorato a una volontà decisionale che spetta a tante componenti. Credo che la Serie A debba avere una sua autonomia, anche se ammettiamo che il calcio ha una valenza sociale molto importante, ma c'è un'attività imprenditoriale sia per le persone che lavorano in questo contesto, ma anche per la questione economica finanziaria".

Manderete la Primavera? "Sembra che ci sia sicurezza, è giusto riprendere. Vogliamo riprendere. C'è un protocollo che la Lega ha redatto, possiamo arrivare a un epilogo strano, magari inaspettato, anche se nel giro di un mese e mezzo ci sono 15 partite, è uno stress agonistico, il rischio che i giocatori si facciano male è molto elevato perché gli avvenimenti sono ravvicinati l'uno all'altro. C'è stata una sosta forzata mai verificatasi, c'è una legittima preoccupazione".

Come vede i playoff e i playout? "È una situazione remota, estrema, residuale. Nel momento in cui partiremo al 20 di giugno, con il calendario regolare, poi ci siano tutti gli elementi per portarlo a termine. Rimane questa difficoltà solo italiana, capisco l'apprensione del nostro governo di far passare un protocollo rigidissimo, all'interno del quale c'è il discorso della quarantena per la positività di un giocatore. Questo è un limite, è un momento molto difficile, ci affidiamo alla speranza che ci assista per far sì che ci sia un epilogo naturale".

Quanto è importante avere una proprietà forte alle spalle? "Ti dà delle grandi garanzie, forte motivazioni all'interno del tuo cammino e del tuo percorso, per noi è iniziato l'anno scorso. Dev'essere un motivo di crescita, l'asticella che si alza ulteriormente. Vogliamo alzare il livello qualitativo della squadra, nel rispetto dei parametri economici e finanziari dell'azienda, facendo i conti con la pandemia".

L'Inter può lottare per lo Scudetto? "Ogni situazione non è preclusa, assolutamente. Bisogna ripartire come all'inizio dell'anno, ci sono 13 partite di campionato, tanti punti a disposizione. Una delle caratteristiche più belle di questo mondo è l'imprevedibilità. Prendiamolo come slogan".

Qual è la situazione di Lautaro Martinez? "Noi vogliamo rinforzare la squadra, Lautaro è un giovane molto interessante che da talento sta diventando un campione grazie a Conte, alla società e a se stesso. Ha grandi qualità, calcistiche e professionali, il suo cammino non è arrivato al massimo. L'Inter, come tutti i grandi club, non tende a vendere ma a comprare. C'è una clausola che scade il 7 di luglio, vedremo cosa farà il Barcellona, poi ci troveremo con lui e ne affronteremo il discorso. Oggi conta che Lautaro possa mettersi al servizio della squadra per regalare grandi soddisfazioni".

L'operazione Icardi vi dà tranquillità. "Credo sia stata un'operazione molto positiva, nata da un prestito con diritto di riscatto, poi esercitata comunque con uno sconto fatto al PSG. Credo che le parti siano soddisfatte, del resto era un percorso che abbiamo segnato con soddisfazione".

E Nainggolan? "L'obiettivo è quello di valorizzare i propri asset e le proprie risorse. Nainggolan è importante, quando terminerà il tesseramento con il Cagliari rientrerà con noi, faremo delle scelte e vedremo con lui".

La linea Marotta indica Tonali? "La linea Marotta non esiste, c'è un progetto Inter che va avanti, anche con Piero Ausilio che è un ottimo direttore sportivo. Vogliamo creare un modello per fare il giusto mix fra giovani e meno giovani. Con i giovani non si vince, con quelli di esperienza sì. Serve qualcuno di esperienza, pronto, più qualche giovane italiano".

Vuole allontanarsi dall'Inter? "Sinceramente credo che questa sia una fake news, io sto molto bene all'Inter, non ho proprio motivo di lamentarmi, finché c'è la volontà dell'Inter, oltre a grande motivazione e soddisfazione da parte mia nel fare questo lavoro, continuerò con molto piacere. Spero di potermi togliere, insieme agli interisti e la proprietà, delle belle soddisfazioni con la conquista di qualche trofeo".

Termina l'intervista a Giuseppe Marotta.

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