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LIVE TMW - Monchi: "Ai tifosi chiedo un po' di fiducia. Voglio vincere a Roma"

LIVE TMW - Monchi: "Ai tifosi chiedo un po' di fiducia. Voglio vincere a Roma"TUTTO mercato WEB
© foto di Insidefoto/Image Sport
mercoledì 14 febbraio 2018, 23:482018
di Lorenzo Di Benedetto
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Il direttore sportivo della Roma Monchi è parlato ai microfoni di Sky Sport durante la trasmissione L'Originale. Queste le sue parole: "Sono innamorato di questa società. Da quando sono arrivato ho capito presto quanto i tifosi vogliano bene a questa squadra".

Cosa pensa della vittoria del Real Madrid contro il PSG in Champions?
"Fino alla fine sembrava che il Paris Saint Germain avesse giocato meglio ma il Real Madrid ha vinto e ora per i francesi si fa dura".

Il terzo gol è stato segnato da Marcelo. Lo ha seguito in passato?
"Marcelo lo avevo quasi preso quando ero al Siviglia ma ha fatto scalo a Madrid e alla fine il Real lo ha convinto a firmare con loro".

Quanto rammarico c'è per aver ceduto Salah al Liverpool a quella cifra visto com'è poi andato il calciomercato estivo?
"Possiamo arrivare a 50 milioni con i bonus. Noi in quel momento avevamo bisogno di cedere il giocatore e non potevamo sapere che gli acquisti del PSG di Neymar e Mbappè avrebbero fatto salire così i prezzi. In quel momento potevamo venderlo soltanto a quella cifra. Quando sono arrivato l'offerta del Liverpool era di 20 milioni più 3 di bonus".

Com'è stato il suo impatto a Roma?
"I numeri sono importanti per la società mentre per i tifosi sono importanti i trofei. L'importante sarà vincere e qui a Roma non sono abituati a farlo. Capisco i nostri sostenitori, a loro i conti non interessano. Per noi è molto importante gestire al meglio la società, solo così si potrà vincere. Chiedo soltanto un po' di fiducia nel mio lavoro. Devo conoscere il calcio italiano".

Cercherà di introdurre una mentalità diversa a Roma?
"Il mio obiettivo non è quello di essere amato dai tifosi. Voglio che la squadra sia vicina a loro ma soltanto passo dopo passo potremo arrivare a ottenere i risultati che tutti vogliamo".

Cosa rappresenta per voi la Champions?
"Tanto. È la più bella competizione al mondo e per noi è una chance importante per fare grandi cose, anche per i tifosi. Non sono mai arrivato ai quarti in tanti anni di carriera da dirigente, sarebbe bello riuscire a farlo".

In Italia si snobba l'Europa League.
"Per me è molto importante e non credo che il Napoli la metterà in disparte, visto che dà anche la possibilità di giocare la Supercoppa Europea. L'anno scorso i giocatori del Manchester United hanno esultato come se fosse la finale di Champions".

In estate voleva portare Ounas a Roma?
"Lo avevamo visionato ma il Napoli ci ha anticipato. Per me è un grande giocatore, vedremo come andrà in futuro".

Ci spiega la trattativa con il Chelsea per Dzeko di gennaio?
"Abbiamo cominciato a parlare con loro per Emerson e solo successivamente è entrato il nome di Edin. Ci hanno fatto un'offerta e noi abbiamo risposto con una nuova proposta. Il club inglese non è mai arrivato a soddisfarla e per questo la trattativa non si è chiusa. Nessun club è felice di cedere i propri giocatori migliori ma se arriva un'offerta economica importante è impossibile non valutarla. Sicuramente avremmo preso un giocatore importante, forse Giroud, perché altrimenti i tifosi, giustamente, si sarebbero arrabbiati".

Potevate restare anche solo con Schick?
"No, il sostituto di Dzeko sarebbe arrivato sicuramente. Abbiamo molta fiducia sia in Schick che in Defrel ma avremmo preso un altro attaccante al 100%. Oltre a Giroud c'era anche l'ipotesi Batshuayi. Fino a questo momento non abbiamo speso tanto per il ceco, per quest'anno solo 6 milioni, e questa è una cosa molto importante per noi. Il suo ruolo? È un centravanti che può giocare anche come esterno".

Come vive il suo lavoro?
"Un direttore sportivo gestisce il 75-80% dei soldi che la società incassa e deve guardare sia i giocatori in giro per il mondo che i conti del club. Le due cose vanno di pari passo".

Avrebbe venduto Totti per 200 milioni?
"Sì (ride ndr). Ha tanto valore, sia dentro che fuori dal campo. Oggi sarebbe ai livelli di Messi, Neymar, Cristiano Ronaldo o Kane. Io ho sempre venduto di più rispetto a quanto ho comprato"

Cosa ne pensa di Montella al Siviglia?
"Dopo un inizio complicato adesso sta facendo bene, visto che ha conquistato anche la finale di Copa del Rey. Il calcio spagnolo è diverso rispetto a quello italiano, serve un po' di tempo".

Che rapporto ha con Pallotta?
"Molto buono. Manca un po' da Roma ma ci parlo ogni giorno e tutti dovremo essere più giusti con lui. È vicino alla società e nella sua testa ha una Roma vincente. Penso che alla fine ci riuscirà".