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LIVE TMW - Sarri: "Reina sta facendo benissimo, non ha colpe"

LIVE TMW - Sarri: "Reina sta facendo benissimo, non ha colpe"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico Gaetano
lunedì 25 settembre 2017, 16:102017
di Michele Pavese
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Tra pochi minuti comincerà la conferenza stampa di Maurizio Sarri, tecnico del Napoli, in vista della sfida di Champions League contro il Feyenoord.

15.34 Comincia la conferenza stampa di Maurizio Sarri, accompagnato dal regista Jorginho.

È il centrocampista italo-brasiliano a parlare per primo, partendo dal grave infortunio di Milik: "La notizia dell'infortunio di Milik ci ha procurato dispiacere, ci ha fatto male, ma ci darà motivazioni per vincere la partita anche per lui. L'importante è il gruppo, il singolo non fa la differenza. Non c'è pressione, siamo sereni e fiduciosi del nostro lavoro e per questa partita che sarà molto difficile. Ogni partita deve essere vissuta allo stesso modo, campionato e Champions non fa differenza. Credo che si possa sempre migliorare, non ho ancora raggiunto il massimo e ci sono margini. Sto lavorando per crescere ancora. La strada migliore per vincere è quella di giocare bene, divertendosi. È anche vero che la partita contro la SPAL, due anni fa, non l'avremmo vinta, quindi qualcosa è cambiato. C'è voglia di portare a casa il risultato anche quando stai facendo fatica a giocar bene. Noi cercheremo di giocar bene e far divertire i tifosi che verranno a vederci".

15.39 Comincia la conferenza di Sarri.

Ha pensato a nuove soluzioni per l'assenza di Milik?

"E' stato sfortunatissimo, stava tornando in grande condizione, mi dispiace tanto ma non dobbiamo piangerci addosso. Voglio dire che nessuno di voi ha puntato l'indice contro un terreno di gioco indegno. Il suo infortunio è dovuto a questo? Il terreno è lo strumento più importante di quest'attività, se un'attività che fattura due miliardi di euro non consente di averlo al top è indegno. Le prove le faremo quando avremo tempo: giochiamo ogni 70 ore, non c'è modo di lavorare. O riformiamo il calendario, perché le Nazionali non possono avere i giocatori 33 giorni su 90, o non ci sarà modo. Ora comincio a capire perché gli allenatori parlano solo di mercato e non di lavoro: il lavoro a questi livelli non esiste più".

La stimola il confronto col Feyenoord e con il calcio olandese?

"Quando si affronta l'Ajax dicono tutti che è una sfida difficile, ma il Feyenoord l'anno scorso gli è arrivato davanti e quindi sarà una sfida difficilissima, ci metteranno in difficoltà. Il San Paolo dovrà darci una mano, non è un match decisivo ma molto importante".

Per dare più tempo agli allenatori, va ridotto il numero di squadre in Serie A?

"Ci sono pro e contro: da un lato si diminuiscono le partite, dall'altro si toglie il sogno a tantissime città e quindi si riduce il numero di società che possono raggiungere la massima serie. Il dito va puntato contro le Nazionali, vanno ridotti i loro impegni e il lavoro dei club darà maggiore qualità alle partite. Il Napoli potrà rilavorare una settimana intera solo a dicembre, questo dice tutto".

C'è rimpianto per non aver trattenuto Pavoletti e Zapata?

"Non sono il presidente o il direttore sportivo. Non ho venduto nessuno. In ogni caso è ipocrisia far fare 70 partite all'anno e poi bloccare le liste UEFA, era inutile avere più giocatori se poi non li puoi utilizzare. Il discorso Milik si può fare anche ai terzini, che sono quattro per due ruoli. Poi va capito con quale voglia un giocatore sarebbe rimasto a fare la terza punta. È un problema per ogni squadra: se a Icardi o Higuain capita un infortunio, e spero che non capiti mai, le loro squadre andrebbero in difficoltà.

Ha parlato con i giocatori dopo l'infortunio di Milik?

"Non li ho ancora visti, ieri sono stato tutta la giornata a vedere video del Feyenoord. La situazione è diversa rispetto all'anno scorso, quando si perse un punto di riferimento tecnico, che ora c'è ed è Mertens. Non bisogna piangersi addosso, va trovata un'alternativa e la troveremo. Di fronte agli episodi negativi la squadra ha mostrato di avere reazioni caratteriali forti, spero di portarci dietro tutto l'anno questa caratteristica".

Ci sarà turnover visto il momento di crisi del Feyenoord?

"A prescindere dagli ultimi risultati, ho visto un Feyenoord molto vivo e quindi sarà una gara difficilissima. Toglieremo dal campo i calciatori stanchi, ma ce ne sono alcuni che non hanno dato assolutamente dato cenni di stanchezza e questo è ottimo. Ci saranno 3-4 cambi rispetto alla sfida di sabato, ma niente di più".

Callejon e Ounas sono possibili alternative come falso nueve?

"La cosa che mi dà più rabbia è che sabato abbiamo fatto 10 minuti di grande livello col 4-2-3-1, ed è un'alternativa che ora perdiamo. Callejon come prima punta credo che dia grandi garanzie, se pensiamo ai sei minuti di recupero che ha fatto conquistando tre punizioni. Ounas è un potenziale, non ci dà ancora garanzie perché non è del tutto inserito nel nostro modo di giocare ed è molto istintivo. Ma le caratteristiche per fare bene ce le ha tutte".

Sei formazioni diverse in sei gare di campionato. Il turnover quindi sembra esserci.

"I luoghi comuni sono difficili da combattere. Vidi una schermata che dimostra che siamo la squadra ad aver impiegato più giocatori e con meno calciatori sopra i 400 minuti. Vuol dire che cambiamo, ma il luogo comune continua a dire che Sarri non cambia".

Si attende una risposta dopo la sconfitta con lo Shakhtar?

"Il rischio di sottovalutare qualche impegno c'è, ma se pensiamo alla prestazione gara dopo gara, sarà più facile arrivare al risultato. Vedremo se riusciremo ad avere lo stesso livello di determinazione che abbiamo in campionato anche in Coppa, c'è da combattere con l'inconscio".

Il City chiuse subito i giochi contro questo Feyenoord.

"Nelle ultime partite, il City ha dato 5-6 gol a tutti, quindi le sue gare non fanno testo. Il Feyenoord si è ritrovato sotto 2-0 dopo sei minuti, questo ammazzerebbe qualsiasi squadra".

Reina non è apparso brillantissimo, come Hamsik.

"Reina sta facendo benissimo. Ha preso gol sul suo palo, ma non è che se lo prendeva dall'altro lato cambiava qualcosa. È un po' un luogo comune quello che il portiere non possa prendere gol sul suo palo. La situazione era difficilissima, la barriera era lunga, i primi due si sono inchinati e quando ha visto la palla era ormai lontano metri. Poteva invece mettersi tutto sul suo palo, ma se avesse fatto così 8 volte su 10 avrebbe preso gol sull'altro. Ha preso un gol da uomo".

16.07 Finisce la conferenza stampa di Maurizio Sarri e Jorginho.