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Maldini 5 anni fa: "Hanno distrutto il mio Milan". Ma ora non va meglio

Maldini 5 anni fa: "Hanno distrutto il mio Milan". Ma ora non va meglioTUTTO mercato WEB
martedì 8 ottobre 2019, 13:51Serie A
di Raimondo De Magistris

"Hanno distrutto il mio Milan". Era il 18 marzo 2014 quando Paolo Maldini, allora solo una bandiera e un ex capitano, con una intervista alla 'Gazzetta dello Sport' si scagliò in maniera durissima contro quel Milan. Era la stagione dell'esonero di Allegri, del breve passaggio con Tassotti e della decisione di puntare su Clarence Seedorf. Era, quella intervista, soprattutto un attacco all'allora amministratore delegato Adriano Galliani, per Maldini la fonte di tutti i mali perché eccessivamente accentratore: "Galliani - disse l'attuale dirigente rossonero - è un grandissimo dirigente, ma non è in grado di capire i giocatori. Fa tutto lui e questo non è possibile. Se ti affidi sempre agli stessi procuratori, a uno in particolare, una volta può farti fare l'affare, altre no".

Terzo nella precedente Serie A, quel Milan aveva appena imboccato un tunnel da cui ancora oggi non si vede l'uscita. Da quella intervista sono passati cinque anni e mezzo, ma da allora la situazione non è migliorata perché se quella era una squadra a fine ciclo (ma che partecipava ancora alla Champions, che aveva ancora diversi giocatori di spicco) questa è più banalmente una squadra anonima. A cui non riescono anche le scelte più semplici.

In questo tunnel ha fatto la sua comparsa anche Paolo Maldini. Che questa estate ha determinato il mercato e la scelta dell'allenatore: Marco Giampaolo. Quel Marco Giampaolo che tre mesi dopo è già al passo d'addio, al termine di una breve avventura senza capo né coda. E in piena crisi d'identità: proprio come quel Milan che Maldini attaccava il 18 marzo 2014.

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