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Manchester, andata e ritorno. Inizia la terza era del manager Solskjaer

Manchester, andata e ritorno. Inizia la terza era del manager SolskjaerTUTTO mercato WEB
mercoledì 19 dicembre 2018, 11:082018
di Tommaso Bonan

Manchester andata e ritorno. E' Ole Gunnar Solskjaer il nuovo allenatore dello United, scelto dalla dirigenza per traghettare i Red Devils nel momento forse peggiore degli ultimi due anni. Una carriera nel segno del Manchester e di Manchester,quella dell'ex attaccante norvegese che mai ha nascosto la sua volontà, nel 2011, di tornare un giorno nella casa che lo ha ospitato e grazie alla quale si è fatto conoscere al grande pubblico.

126 gol in 366 presenze con il Manchester United tra 1996 e il 2007, già nel 2008 - ritiratosi dal calcio giocato - si era reso protagonista in occasione del suo primo incarico di allenatore della squadra riserve del club inglese vincendo la prestigiosa Lancashire Senior Cup contro le riserve del Liverpool. Del resto, i compagni con cui ha giocato, chi lo conosce bene, da sempre ha avuto modo di decantare le sua attitudini manageriali.

Finita l'esperienza nel 2011, torna adesso raccogliendo la pesante eredità (nel bene e nel male) di José Mourinho. A lui, affiancato da Mike Phelan, Kieran McKenna e Michael Carrick, il compito di risollevare le sorti del Manchester United tra Premier League (-11 dal Chelsea quarto) e Champions League (partendo dagli ottavi di finale contro il PSG). Un feeling, quello del norvegese con la massima competizione internazionale, che da anni è negli occhi degli appassionati di calcio di tutto il mondo. Il suo gol nella finale di Champions del 1999 al Camp Nou contro il Bayern Monaco, del resto, è da sempre in cima alle classifiche dei migliori momenti di sport del secolo. Una rete, quella del decisivo 2-1 in rimonta al 93', che lo ha consegnato alla storia del Manchester United. Nell'Olimpo dei grandi campioni dei Red Devils.

Adesso, dopo l'apprendistato al Molde (la squadra in cui ha mosso i primi passi da calciatore), ecco la grande occasione. Consapevole che - alla fine della stagione - lo stesso United deciderà di affidarsi ad un altro big mondiale della panchina, Solskjaer è pronto a giocarsi le proprie carte. Chissà, magari compiendo un'altra impresa. Senza preavviso, contro ogni pronostico.