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Mancini: "Inter? Tornato per progetto inesistente. Voglio allenare all'estero"

Mancini:  "Inter? Tornato per progetto inesistente. Voglio allenare all'estero"TUTTO mercato WEB
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
lunedì 22 maggio 2017, 00:122017
di Rosa Doro
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Ospite de La Domenica Sportiva, Roberto Mancini ha parlato di diversi temi:

Su Higuain chi ha vinto?
"Tutti. Il Napoli ha incassato anche, Higuain anche: ha vinto lo Scudetto, è in finale di Champions League e la Juve ci ha guadagnato".

Non era facile mettere insieme questa Juventus?
"No è facile".

Sulla vittoria del sesto Scudetto da parte della Juve?
Lo zoccolo duro della Juve è sicuramente importante, aiutando ad inserirsi chi arriva, chi arriva aiuta la squadra ed è quindi per forza di cosa la squadra migliore, è la squadra più forte".

Continuerà a vincere la Juve?
Se gli altri continueranno fare a gare a chi fa peggio, credo di sì. Il Napoli con la miglior stagione, record di punti e di gol, è arrivato terzo, la Roma è quella più vicina alla Juve ma è seconda. Con Higuain, Dybala la Juve ha acquistato tantissimo. Il fatto che abbia rallentato era dovuto al vantaggio che aveva accumulato e alla Champions. Senza Champions, avrebbero vinto con dieci punti di margine. Credo che il Napoli con Higuain avrebbe vinto lo Scudetto ma la Roma la vedo più squadra".

Preferisce l'estero?
"Se arriva la chiamata dall'estero lo preferisco".

Non ha ricevuto chiamate da squadre italiane?
"No nessuna, ho ricevuto diverse chiamate da diversi campionati ma esteri".

Dove vorrebbe andare?
"Io vorrei andare al Barcellona (ride, ndr). Spagna, Francia, preferisco comunque l'estero".

Tornerebbe all'Inter?
"Il futuro non si può sapere".

Lei ha detto che se fosse rimasta quella dell'inizio, l'Inter se la sarebbe giocata?
"Sì, secondo me sì. L'anno scorso erano da prendere due tre giocatori importanti, invece pensavano a vendere e questa non è una cosa seria. L'Inter non è questa, ci sono giocatori bravi ma in un vortice di caos è normale poi andare nel panico".

Le parole di Ausilio, quell'atteggiamento c'era anche all'epoca di Mancini?
"No con me no, stava parlando di quest'anno".

E l'arrivo di Sabatini?
"Lui non gioca, si devono prendere tre/quattro giocatori di carisma da mettere dentro, in tutti i settori della squadra. Era una squadra che poteva lottare veramente".

Allegri via in caso di Triplete?
"Ci può stare, dopo tanti anni ci sta che un allenatore può cercare altri stimoli ma il ciclo non è finito, la Juve può vincere ancora. Ferguson? Ha vinto dopo sei anni, poi ogni anno vinceva e lo United è una grande squadra, per questo dico perché la Juve non può continuare a vincere?".

Sulla finale di Champions League?
"Può accedere qualsiasi cosa, in una finale così ma questo non toglie che la Juve ha fatto una grande stagione, due finali in tre anni: più così cosa può fare ma è normale che Allegri possa pensare di allenare altrove".

Juventino mancano?
"Avrei potuto vincere ma sono rimasto quasi tutta la mia vita alla Samp".

Cosa hai sbagliato da allenatore?
"Tante cose. All'Inter sono tornato per affetto, mi avevano convinto che ci sarebbe stato un progetto ma non c'è stato".

Le percentuali della finale di Champions?
"Per me un 45% per la Juve e un 55% per il Real Madrid che ha sugli 11 effettivi, tanti giocatori che possono risolvere la partita ma qualcosa in difesa concede, quindi Dybala e Higuain possono far male".

Su Mandzukic?
"E' chiaro che il giocatore va in difficoltà all'inizio ma lui si è messo a disposizione della squadra. Si è adattato, l'unico modo per far giocare tutti è stato questo".

Milan e Inter devono tornare al top?
"Tutti quanti debbano augurarsi che Milan e Inter tornino competitive per avere un campionato con sette-otto squadre che lottano per il titolo".

Sul black-out dell'Inter?
"A volte ci sono momenti in cui le cose vanno male anche se fai il massimo, noi che siamo stati calciatori dobbiamo capirlo. Questo capita, l'Inter dopo il derby ha perso qualcosa, poi ha continuato a perdere.

Come devono fare Roma e Napoli a fare meglio?
"Il Napoli gioca bene, è divertente ha fatto tanti gol ma vince chi fa meno gol, quindi devono cercare di far questo il prossimo anno. Fare meglio non è semplice, bisogna fare come la Juve".

Vai a vedere Roma-Genoa, l'ultima di Totti?
"Non credo, chi lo dice che è l'ultima? Lui ha giocato tutta la vita nella Roma, sicuramente non è facile smettere. Ho sempre avuto un debole per lui. Domenica titolare? Non lo so, non ne ho idea".

Come hai deciso di smettere?
"Ho deciso perché c'era la possibilità di fare l'allenatore, avevo vinto campionato e Coppa ed è andata così".