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Mancini sull'Inter: "Con me c'era confusione, non si capiva chi decideva"

Mancini sull'Inter: "Con me c'era confusione, non si capiva chi decideva"TUTTO mercato WEB
giovedì 11 gennaio 2018, 14:392018
di Raimondo De Magistris

L'Inter di Spalletti è crollata come l’ultima di Mancini? Questa una delle domande che è stata posta all'attuale allenatore dello Zenit San Pietroburgo dalla Gazzetta dello Sport nel corso dell'intervista pubblicata quest'oggi. Il Mancio ha risposto così: "È diverso. Noi avevamo rifondato la squadra, ora la squadra ha due anni di esperienza in più e tanti di milioni investiti. Noi chiudemmo l’andata in testa pur avendo lacune evidenti. A quel punto servivano acquisti a gennaio per reggere il passo, invece si parlava solo di vendere. Un club come l’Inter non può ragionare solo per arrivare in Champions, deve progettare per vincere. Gabigol? Era giovane, sarebbe stato meglio darlo subito in prestito. Joao Mario era identico a Brozovic.

A me serviva altro. Una punta rapida, capace di attaccate le difese chiuse. Ma a quel punto erano già stati spesi i soldi e non si capiva chi decideva. C’era confusione".
Sull'addio di Mateo Kovacic, questa la risposta di Mancini: "Abbiamo avuto anche confronti duri tra noi. Gli dissi: “Rifiuta tutto ed esplodi qui!” Ci credevo. Ma arrivò il Real e c’era bisogno di soldi".