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Mercato bloccato: senza comproprietà il baricentro del mercato non è Milano

Mercato bloccato: senza comproprietà il baricentro del mercato non è MilanoTUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
mercoledì 28 giugno 2017, 06:452017
di Andrea Losapio

Qualche anno fa, a Milano e durante questa settimana, ci sarebbe stato il calciomercato delle comproprietà. AtaHotel Executive, negli ultimi anni, Quark in quelli prima. Fine giugno, tanti procuratori e direttori sportivi, molte situazioni da risolvere. Ora la fine di giugno è solamente un momento come un altro per alimentare il carrozzone, che dura dalla fine del campionato al 31 agosto, delle trattative. È ancora un mese buono, perché i ritiri non sono ancora iniziati, ma gli incontri e le trattative maggiori sono intavolate da altre parti. Skriniar è un caso isolato, perché la Sampdoria è andata a trovare l'Inter nella sua tana, con Romei e Osti che parlavano, appunto, della valutazione del difensore slovacco.

La domanda è però un'altra, al di là di tutto: quanto vale davvero Skriniar? Una trentina di milioni, come dice la Sampdoria, o forse molto meno? Giusto anche pagare il potenziale, per carità, ma sono cifre eccessivamente gonfiate. Soprattutto se poi Banega, uno che ha vinto qualche Europa League da protagonista, vale 9 milioni di euro. La realtà è che comunque Milano è fondamentale crocevia di mercato, ma non la città protagonista del calcio italiano, al di là della convergenza di tantissimi procuratori. Un po' meno di direttori sportivi, in attesa che oggi qualcosa cambi: e c'è da ringraziare il Milan che, almeno in questo mese, ha dato una svolta alle contrattazioni, ferme al palo.