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Milan, i soldi spesi non fanno l'esperienza. Pochi abituati alle "serate di gala"

Milan, i soldi spesi non fanno l'esperienza. Pochi abituati alle "serate di gala"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
venerdì 9 marzo 2018, 06:452018
di Gaetano Mocciaro

Il Milan della scorsa estate ha speso tanto, tantissimo. Ma non bastava per dare una mentalità vincente alla squadra. È una storia vecchia ma ogni anno ci rinfrescano la memoria: pochi giorni fa ci ha pensato il Paris Saint-Germain, a cui non sono bastati i 400 milioni spesi per i soli Neymar e Mbappé per superare lo scoglio degli ottavi di finale di Champions League. Figurarsi il Milan, in piena fase di ricostruzione, nonostante gli oltre 200 milioni spesi in estate. Con pazienza e amore per la maglia Rino Gattuso ha ridato dignità e orgoglio a una squadra in caduta libera. Ma l'Arsenal ha rimesso con i piedi per terra i giocatori evidenziandone i limiti e il divario tecnico che i rossoneri hanno con le grandi d'Europa, anche quelle che in patria (come i Gunners) stanno facendo piuttosto male.

Partite come queste serviranno a crescere, lo ha ammesso lo stesso Gattuso a fine partita. Uno che per la cronaca ha giocato 85 partite in Champions League, vincendola 2 volte. Per arrivare almeno allo stesso computo delle presenze bisognerebbe sommare quelle nel massimo torneo continentale di Bonucci (48, lo stesso numero di Mkhitaryan e meno presenze di Ramsey, l'altro marcatore della sfida), Calhanoglu (24), Rodrguez (13) e Borini (3). Degli altri acquisti solo Biglia ha superato le 20 presenze in Champions (24) mentre André Silva ha esordito in Europa solo lo scorso anno e Musacchio, che con l'Arsenal non c'era, ha prevalentemente calcato i campi di Europa League.

L'esperienza fa la differenza, specie contro una squadra come l'Arsenal quest'anno in Europa League ma che per vent'anni è stato cliente abituale in Champions . E l'esperienza la si fa anche in serate come quelle di ieri sera.