Milan, senza Cutrone e brillantezza si torna all'era Montella
Il pari contro il Torino, quarto punto nelle ultime cinque gare giocate dal Milan, certifica il momento poco brillante di una squadra incapace di gestire i risultati e che deve andare sempre a cento all'ora per ottenere i risultati che vuole. Se si somma a questo la cronica sterilità offensiva della formazione di Gattuso, si ottiene una crisi di risultati che ha allontanato definitivamente il sogno di tornare in Champions League e messo fortemente a rischio anche la qualificazione alla prossima Europa League: Atalanta, Sampdoria e Fiorentina sono ormai nella scia rossonera e ogni momento, d'ora in avanti, potrebbe essere quello buono per il sorpasso.
Un calo fisico preventivabile ma anche l'assenza di un finalizzatore là davanti, il Cutrone dei primi due mesi dell'era Gattuso per capirci, ha reso possibile una situazione impronosticabile cinque giornate fa. Cinque turni che hanno visto comunque il Milan impegnato in sfide complicate come quella di ieri a Torino, nel derby e nella sfida alla Juventus in casa dei campioni d'Italia. Ma che hanno ridotto drasticamente la media punti superlativa di Gattuso, riavvicinandola a quella fallimentare del secondo Montella, quella che portò al ribaltone di novembre scorso.