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Milan-Uefa, gli scenari in caso di esclusione e accordo

Milan-Uefa, gli scenari in caso di esclusione e accordoTUTTO mercato WEB
© foto di Gaetano Mocciaro
martedì 18 giugno 2019, 19:21Serie A
di Tommaso Bonan
fonte Pietro Mazzara per Milanews.it

Milan-Uefa, una situazione che potrebbe risolversi nel corso delle prossime ore. I rossoneri e la federcalcio europea, da quasi due anni, stanno battagliando sulla questione relativa al Fair Play Finanziario, con il caso dei rossoneri che rappresenta un unicum totale a livello giurisprudenziale e che si è ingarbugliato mese dopo mese, ricorso su ricorso e sentenza dopo sentenza. Secondo le ultime indiscrezioni, però, pare che si sia arrivati ad un punto d’incontro tra le volontà delle parti in causa. Il Milan è pronto ad accettare l’esclusione dalla prossima edizione dell’Europa League in cambio di un allungamento del periodo entro il quale poter centrare l’obiettivo del break even, ad oggi fissato al termine della stagione 2020-21.

NO RINUNCIA - C’è un tassello fondamentale in tutta questa vicenda e che va chiarito. Il Milan non rinuncerebbe, di sua spontanea volontà, alla partecipazione all’Europa League, ma accetterebbe – dentro l’accordo – di essere escluso. Con questo scenario, la Roma andrebbe alla fase a gironi da testa di serie e il Torino parteciperebbe al doppio turno preliminare per entrare nel group stage. Il Milan, qualora rinunciasse autonomamente alla partecipazione all’Europa League, andrebbe a complicare le cose per l’Italia. In primis perché ci sarebbero solo due squadre in Europa League, con il Torino che resterebbe fuori. E poi ci sarebbe il problema legato al ranking per nazioni. L’Italia deve mantenere una delle prime quattro posizioni per potersi garantire le 7 squadre – 4 delle quali in Champions – in Europa e un anno senza una squadra, potrebbe essere molto dannoso. Nelle prossime ore sono attese ulteriori novità, ma al Milan non sembra dispiacere l’idea di spurgare due trienni per poter ripartire un percorso preciso.

OBIETTIVI INDICATI - Già, perché Milan e Uefa andrebbero a definire nel dettaglio il percorso che i rossoneri dovrebbero seguire per arrivare agli obiettivi indicati dalle regole del Fair Play, che Elliott ha sempre indicato come uno scopo da perseguire. Ci sarebbe, dunque, una sorta di maxi settlment (del quale avevamo già parlato qui su MN) che guiderebbe il club, attraverso controlli cadenzati e possibili covenant, in un percorso pressoché identico a quei club che hanno sottoscritto il settlement in maniera “normale”.

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