Milano, Torino, Genova e Firenze. E' un Parma che ama le imprese
Dopo Milano, sponda Inter, Torino, sponda granata e Genova, sponda rossoblù, il Parma continua nel suo tour di imprese: D'Aversa imbriglia anche Pioli e la sua Fiorentina, che in casa aveva perso solo con la Juventus (16 vittorie e 2 pareggi in 18 partite giocate in stagione, ndr). Ne avevamo scritto anche dopo la sfida al Bologna, i fatti ci danno ragione: quella di D'Aversa è una squadra che sa esprimersi al meglio quando la palla ce l'hanno gli altri e serve una ripartenza veloce per fare male. Di certo è servita oggi, quando un disastro di Hugo ha spalancato le porte, anzi la porta di Lafont, al cattivissimo Inglese, capace di mettere a frutto l'unica disattenzione del primo tempo viola.
E poi c'è Biabiany, che fa il Gervinho, scartando giocatori come uno slalomista salta i paletti, salvo essere atterrato ai confini dell'area di rigore (ancora Hugo). In breve, il Parma d'aversiano ha uno stile di gioco che favorisce la vittoria fuori casa, senza dubbi, ma serve anche il coraggio per andarsela alla prendere e la solidità difensiva necessaria per mantenere il vantaggio. E contro Inter, Torino, Genoa e Fiorentina, Sepe ha raccolto la miseria di due palloni dalla rete alle sue spalle.