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Mirabelli verso l'addio: pro e contro dei suoi mesi al Milan

Mirabelli verso l'addio: pro e contro dei suoi mesi al MilanTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
martedì 24 aprile 2018, 17:452018
di Andrea Losapio

Massimiliano Mirabelli rischia di pagare per tutti, o quasi. Il dirigente è stato scelto e coccolato dagli alti vertici del Milan che, però, non possono negare come sia una annata praticamente fallimentare, anche se dovesse arrivare la vittoria in finale di Coppa Italia. Così Mirabelli ha sì perfezionato l'acquisto di Bernard, dallo Shakhtar, a parametro zero. Ma il tutto è stato bloccato dalla dirigenza cinese, perché nelle intenzioni c'è la volontà di cambiare qualcosa a livello dirigenziale.

LE COSE BUONE - Certamente è stata la politica della comunicazione, quella degli annunci e degli acquisti tramite le dirette social, tentando (e riuscendoci) di coinvolgere tutti i tifosi del Milan in quella che è stata un'estate pazza. Il rinnovo di Donnarumma è forse la vittoria principale, mentre il colpo è quello di portare Bonucci in rossonero. Il difensore centrale, dopo un avvio stentato, ha dimostrato di poter comandare la retroguardia. Benino l'arrivo di Calhanoglu, con l'andare dei mesi, Borini è stato utile finché c'era grossa emergenza. La scelta di Gattuso, sua, ha pagato dividendi fino a inizio aprile, inutile negarlo.

GLI ERRORI GRAVI - Sfortunatissimo con Andrea Conti, poteva aspettarsi di più da Ricardo Rodriguez (rubato ai cugini nerazzurri dell'Inter) e da Kessie, lui comunque rivendibile con plusvalenza. Forse preso per la gola da Suso nel momento di scegliere la clausola rescissoria, Biglia è stato strapagato per il rendimento (basso) tenuto in quest'annata. Niente di peggio che l'attacco, però, con Kalinic e André Silva come due investimenti totalmente sballati: il croato segna poco - da sempre - mentre il portoghese ha avuto problemi di adattamento.

IL COLPO DI GRAZIA - Il rinnovo a Gattuso fino al 2021. O meglio, tutto parte da giugno, quando l'esonero di Montella appare chiaro a tutti i giornalisti "invitati" a Cagliari per l'ultima gara di campionato. I tre quotidiano nazionali - più tutte le testate web - spiegano di un addio certo, mentre nel pomeriggio Montella rinnova. Mirabelli porta Gattuso in Primavera poi, dopo troppo tempo, decide di affidargli il timone della prima squadra. Gattuso non ha grosse richieste, ma il Milan lo fa rinnovare per tre anni a 2 milioni di euro all'anno, quando ne percepiva poco più di 100mila. Probabilmente la classica goccia che fa traboccare il vaso, anche per i cinesi.