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Morti, poi vivi, infine vivissimi: illusione Belotti, Italia-Spagna finisce 1-1

Morti, poi vivi, infine vivissimi: illusione Belotti, Italia-Spagna finisce 1-1TUTTO mercato WEB
giovedì 6 ottobre 2016, 22:452016
di Andrea Losapio
Dall'inviato allo Juventus Stadium

Più di un'ora di nulla assoluto, poi la sveglia. L'Italia pareggia con la Spagna allo Juventus Stadium, rimettendo in piedi una partita che rischia di essere disgraziata fino all'ottantaduesimo, quando De Rossi spiazza de Gea dopo lo spunto di Eder su Sergio Ramos. L'uno a uno finale non rispecchia l'andamento tecnico della partita, ma uscire da Torino con un punto porta morale e muove una classifica che poteva essere disperata, già, o quasi.

Giampiero Ventura sceglie Montolivo in mediana al posto del favorito Jack Bonaventura. Per il resto l'Italia è ampiamente confermata, con l'undici della vigilia regolarmente in campo. Quindi Eder-Pellè in avanti, Buffon in porta, difesa con Bonucci e Barzagli più Romagnoli - al posto dello squalificato Chiellini - Florenzi a destra, De Sciglio a sinistra, centrocampo completato da De Rossi e Parolo. Dall'altra parte è la presenza di Carvajal a sorprendere, mentre Sergi Roberto siede in panchina. L'attacco è composto da Vitolo, Silva e Diego Costa, inedito per le Furie Rosse di Lopetegui.

I primi minuti raccontano di come la partita sarà fatta dalla Spagna, con l'Italia raccolta dietro e pronta a ripartire. Formazione molto diversa, almeno negli intenti, rispetto a quella di Parigi di tre mesi (e mezzo) fa. Le contromisure tardano ad arrivare, la Spagna prende campo e ha un paio di volte lo spazio per far male, senza però impensierire Buffon. Così Diego Costa, solitamente non troppo corretto, mette una mano in faccia a Bonucci, senza però che l'arbitro ravvisi gli estremi per un cartellino. La prima accelerata di Iniesta arriva così all'undicesimo, ma il suo tiro è troppo debole per impensierire Buffon. Il baricentro degli spagnoli è altissimo e gli azzurri non riescono a ripartire. Così Diego Costa potrebbe trovare il vantaggio dopo un'incompresione della retroguardia, Silva scarica verso la porta ma il tiro deviato finisce a lato, così come Piqué, di testa, va a un passo dal palo al diciannovesimo: dopo venti minuti il conto dei corner è chiaro. Zero a cinque per gli spagnoli. Passano i minuti ma la solfa non cambia mai, perché Pique gioca di sponda per Diego Costa che, da pochi passi, spedisce fra le braccia di Buffon.

Alla mezz'ora i cambi vengono pareggiati perché Montolivo - dopo uno scontro di gioco - deve abbandonare il campo per Bonaventura. Ipoteticamente un cambio molto meno difensivo, con Jack che da mezz'ala potrebbe dare una mano agli attaccanti. Peccato che il pallone sia saldamente tra i piedi spagnoli, con un possesso più che doppio rispetto a quello italiano. Sul finire di primo tempo c'è spazio per i gialli di Vitolo e Diego Costa (nemmeno bancata una sua ammonizione), con i due minuti di recupero che filano lisci al di là di un fuorigioco inesistente fischiato proprio al centravanti del Chelsea.

La seconda frazione si apre con un'Italia che appare più propositiva, al di là della differenza tecnica che rimane enorme fra le due squadre. Così la Spagna ha qualche spazio in più per buttarsi dentro con il contropiede, quasi mai efficace per l'andamento lento imposto alla partita, seppur tecnicamente ineccepibile. Così l'uno a zero arriva a causa di un errore gigantesco, uno dei peggiori in carriera, per Gianluigi Buffon: il portiere juventino va completamente a vuoto su un pallone filtrante, spalancando la porta a Vitolo. Al cinquantacinquesimo è zero a uno. Il gol ha l'effetto di scuotere anche l'Italia, perché prima Pellè va vicino al gol (ma la sponda per Parolo è leggermente lunga), poi Immobile - subentrato proprio all'ex Southampton - non arriva per poco su un pallone prolungato da Eder. Incredibile Felix Brych, arbitro della partita, al minuto sessantasei. Diego Costa va a calciare ben dopo il fischio dell'arbitro: sarebbe ammonizione da regolamento (e conseguentemente espulsione), incredibilmente la giacchetta nera si tiene il cartellino in tasca. Lopetegui corre ai ripari, inserendo Morata al posto dell'italobrasiliano, mentre Vitolo potrebbe raddoppiare poco dopo, ma davanti a Buffon spedisce largo.

Così da una morte apparente si passa a nuova vita. Perché a dieci minuti dal termine Eder viene sgambettato in area da Sergio Ramos: da rivedere il contatto fra i due - che però sembra esserci - e rigore segnalato dal guardalinee all'arbitro che avrebbe lasciato correre. De Rossi, dagli undici metri, spiazza De Gea. E' l'uno a uno. Il pari dà ulteriore fiducia agli azzurri: Immobile scappa via e fa ammonire Piqué, poi fa la stessa cosa e mette in mezzo dove Belotti non può arrivare. Ci sarebbe anche tempo per il 2-1, ma Belotti - autore del tocco risolutivo - sfrutta il movimento di Immobile, in fuorigioco al momento del lancio. Finisce così 1-1, forse è anche giusto.

ITALIA-SPAGNA
Marcatori: 55' Vitolo (S), 82' De Rossi (I).

Italia (3-5-2)
Buffon; Barzagli, Bonucci, Romagnoli; Florenzi, Montolivo (dal 30' Bonaventura), De Rossi, Parolo (dal 76' Belotti), De Sciglio; Eder, Pellè (dal 60' Immobile).

Spagna (4-3-3)
De Gea; Jordi Alba (dal 21' Nacho), Ramos, Piqué, Carvajal; Iniesta, Busquets, Koke; Silva, Diego Costa, Vitolo.