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Napoli, caso Insigne e rinnovi: tornado ADL su una squadra piatta

Napoli, caso Insigne e rinnovi: tornado ADL su una squadra piattaTUTTO mercato WEB
venerdì 18 ottobre 2019, 07:30Serie A
di Antonio Gaito

Ieri è stato il giorno dell'attesissima firma per la convenzione decennale per il San Paolo. Un percorso a dir poco tortuoso, durato anni, in bilico fino a pochi giorni fa e che segna una svolta nel futuro dell'impianto, ma totalmente offuscato dalle parole di Aurelio De Laurentiis proprio poco prima di entrare a Palazzo San Giacomo ed incontrare il Comune. Il presidente del Napoli ha parlato con grande franchezza - con tutti i rischi del caso, a stagione in corso - della questione Insigne, ormai ricorrente e già venuta fuori con la strana tribuna a Genk e dopo l'arrivo di Raiola mercoledì a Castel Volturno, ma anche dei rinnovi di Callejon e Mertens e del futuro di Koulibaly. Giocatori chiave, dunque, quasi come a voler anche scuotere una squadra apparsa senza quella giusta cattiveria nelle ultime gare, facendosi sopraffare dalla delusione al primo risultato negativo o distacco accumulato, come spesso accaduto negli anni.

ADL ha totalmente spento i rumors - limitati, per la verità - di una discussione con Ancelotti, confermandolo e auspicando una lunga permanenza, andando ad attaccare duramente chi come Insigne invece col tecnico (e la piazza) ha avuto contrasti. "Il problema di Insigne non lo risolvo io, non lo risolve Raiola, ma lo deve risolvere Insigne in primis. Deve capire da grande cosa vuole fare - ha detto De Laurentiis -, ha sempre avuto un atteggiamento di scomodità a Napoli. Io lo capisco, lo proteggo, ma c'è bisogno che lui si tranquillizzi. Se è meno in forma, a giudizio dell'allenatore che non lo utilizza, non può uscirsene con battute o atteggiamenti quasi di sfida". Uscita ribadita anche alla radio ufficiale, seppur con più ottimismo sul futuro: "E' un gran giocatore, a Napoli però è sempre stato l'eterno incompreso. Raiola gli ha già fatto capire che deve darsi da fare. Spero che l'incontro con Raiola abbia chiarito tutto con l'allenatore e con lo spogliatoio". Ancora più duri i toni con Mertens e Callejon, che da quasi un anno valutano la proposta di rinnovo del club per tre anni alle stesse cifre attuali, ma anche quelle fuori mercato dalla Cina: "Non sono assolutamente disposto a fare uno sforzo importante. Se uno vuole vivere due o tre anni di m... in Cina, questo è un problema suo. Io non posso considerare la Cina una concorrenza". Dichiarazioni che sono un messaggio anche ai relativi agenti, considerando che ADL non è nuovo a mettere in piazza quelle trattative che non accetta di non riuscire a sbloccare. Il campo, intanto, già da domani ci aiuterà a capire la loro reazione, la voglia di andare avanti, nel caso di Insigne di ripartire da zero, oppure se sono avviati gradualmente ad eclissarsi - seppur inconsciamente - fino al mercato estivo.

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