Napoli, niente sorpasso ma girone di ritorno che autorizza a sognare
Altri quattro gol ed un carico di emozioni notevole per l'ultima stagionale del Napoli. La squadra di Sarri regola per 4-2 una Sampdoria tutt'altro che arrendevole, provando fino alla fine a scavalcare la Roma, ricevendo poi sul campo, in un'altalena di stati d'animo, la notizia del gol di Perotti in pieno recupero, col Genoa che aveva sfiorato anche il gol vittoria con un palo clamoroso poco prima. Poco toglie però al Napoli che ritocca il proprio record di punti (86), gol segnati (94 in A, 115 includendo anche le coppe) e vittorie esterne (13) e firma quello storico della serie A di 50 reti in trasferta che resisteva dal 1949.
Numeri incredibili per gli attaccanti, tutti a segno ieri a Genova, con Hamsik che chiude a 15 stagionali, Callejon a 17, Insigne a 20 con 11 assist e Mertens addirittura a 34 gol, ad uno da Dzeko ma con 15 assist a impreziosire una stagione super, partita peraltro un paio di mesi dopo rispetto agli altri bomber del campionato. Cascata di dati che non colmano quel punto di differenza dalla Roma, ma che aiutano a capire le enormi base costruite dal Napoli, primo nel girone di ritorno ed ancora a più ampio raggio da quando ha piazzato Mertens al centro del tridente.
Numeri che testimoniano la consapevolezza e maturità raggiunta della squadra che prima ha dovuto sopperire all'addio di Higuain e poi all'infortunio di Milik, lasciando in quella fase qualche punto per strada. Non a caso sono tanti gli azzurri, come Mertens ieri dopo Albiol, Hamsik e Insigne in settimana, che parlano apertamente di possibilità Scudetto, partendo dall'inizio con questa media punti e qualità di gioco. E se persino Sarri, che da sempre rimanda al mittente certi discorsi, in conferenza chiude aprendo una porticina ("Scudetto? Se siamo quelli del girone di ritorno..."), significa che questo controverso terzo posto è davvero un punto di partenza.