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Napoli, paradosso difesa: concede pochissimo, ma prende gol ogni due tiri

Napoli, paradosso difesa: concede pochissimo, ma prende gol ogni due tiriTUTTO mercato WEB
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport
giovedì 1 dicembre 2016, 08:452016
di Antonio Gaito

Il Napoli e Maurizio Sarri continuano ad interrogarsi sulla crisi di risultati, non certo di gioco, per il momento senza sbrogliare la matassa. I problemi offensivi sono evidenti da tempo, con la mancanza di una punta d'area di rigore che finisce per influire negativamente su tutta la manovra: con Milik sono arrivati 20 gol nelle prime 9 uscite, poi appena 13 nelle successive 10 con la media gol crollata da 2,2 reti a partita a 1,3. Per questo, dopo l'infortunio del polacco, Maurizio Sarri non ha nascosto pubblicamente la necessità di subire meno gol. Ed invece, oltre a faticare in attacco per sbloccare le gare o chiuderle, il Napoli ha perso terreno anche per i troppi gol subiti.

Più difficile dare una spiegazione ai dati sui gol incassati, tanti per il Napoli che dopo la Juve (35) è la squadra che concede meno conclusioni agli avversari (42). L'assenza per quasi due mesi di Albiol s'è fatta certamente sentire. Del resto non a caso con lui in campo il Napoli è imbattuto, ma non può naturalmente giustificare 14 reti incassate nelle ultime 10 partite. Eppure il Napoli concede pochissimo, soprattutto in casa domina l'avversario con media di possesso palla intorno al 65% ed addirittura nelle ultime 10 gare casalinghe ha lasciato agli avversari solo 26 tiri che però si sono trasformati in 13 gol. Una rete ogni due conclusioni, punendo il Napoli oltre i propri demeriti e premiando gli avversari oltre i propri meriti.

Col Sassuolo le cose non sono andate diversamente. Al primo suggerimento al centro i neroverdi hanno colpito la traversa ed al secondo hanno bucato Reina, all'ennesima partita chiusa con un gol incassato pur non sporcandosi mai i guanti. Una percentuale realizzativa del genere ha origine in errori dei singoli evidenti, a macchiare quasi sempre buone prove collettive, ma anche casualità e la stagione non brillantissima dello stesso portiere spagnolo. Emblematico lo svarione con la Lazio, concedendo il pareggio in un'altra gara giocata ad alto livello degli azzurri. Situazioni che spiegano almeno parzialmente il paradosso di una squadra che concede pochissimo, subisce tantissimo e non vince in casa da oltre un mese.