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Nostalgia canaglia

Nostalgia canagliaTUTTO mercato WEB
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
martedì 26 settembre 2017, 06:452017
di Marco Conterio

Nostalgia canaglia. Di quella che chiudi gli occhi e vedi il tuo mare, mica l'oscuro e scuro Tamigi. Di quelli che all'orizzonte senti profumo di casa, mica il tintinnio di pinte. Meglio una pappardella domani che una pie oggi, Antonio Conte lo ha ammesso candidamente, ieri mattina. "L'Italia mi manca, non posso nasconderlo". E in questo mica ha parlato di cibo, di clima, di usi e costumi. Perché la domanda era tout court, di vita e di calcio. E la nostalgia s'è fatta comunque sentire e non è stata celata.

Il rapporto di Antonio Conte a Londra con il club è a due facce. In soldoni: vicino a sè ha Federico Pastorello, che è suo agente e che è intermediario che con i londinesi ha fatto ottimi affari e che è tra gli agenti forti agli occhi della proprietà. Dall'altra parte, Conte vorrebbe un ruolo da manager, vorrebbe essere decisionista anche sul mercato ma Marina Granovskaia, braccio destro di Roman Abramovich, dice di no. E' lei a bloccare il rapporto diretto col tycoon russo, è lei a gestire i conti e, nei fatti, pure il club e i rapporti con gli agenti vicini a Conte e non (da Zahavi a Mendes).

In mezzo c'è il ruolo del ds Emenalo che è però più mera espressione della volontà della Granovskaia che un decisionista. E in tutto questo, Conte è più (soltanto) allenatore che manager inglese. Non è soddisfatto del poco potere decisionale che gli è concesso e per questo gli scricchiolii si sono fatti sentire anche in passato. Certo è che le sue dichiarazioni sulla nostalgia italiana, nelle alte sfere del Chelsea non sono state prese benissimo. Certo è, altrettanto, che la sensazione che possa davvero rientrare nel Belpaese ci sono e in un futuro neanche troppo lontano.

Già, ma dove? Alla Juventus pare fuori discussione. La Roma e l'Inter hanno intrapreso ora nuovi cammini. A meno di scossoni, pare che il ciclo Sarri sia destinato a proseguire al Napoli e l'unica papabile, ma decisamente futuribile e per ora fumosa pretendente possa essere il Milan. Questo perché i sussurri su Montella, al quale giustamente il club sta però concedendo tempo, iniziano a farsi sentire. Questo perché, altrettanto, Conte è da tempo desiderio mai celato di Fassone. Ma è solo suggestione. E' solo nostalgia.