Obiettivo del Toro e flop in Europa. Scocco scrive la storia del River

Ignacio Martin Scocco. In Argentina non si parla d'altro, inevitabile quando segni 5 gol in un quarto di finale di Libertadores e la tua squadra, il River Plate, vince 8-0. La carriera di El Tucan inizia nel Newell's Old Boys nel 2004, prima di un paio d'anni in Messico con Pumas UNAM e Deportivo Toluca. Nel 2008 e fino al 2011 gioca nell'AEK Atene con buoni risultati, poi una stagione all'Al-Ain prima del ritorno al Newell's. Ed è proprio in quei mesi che su di lui si muove il Torino, col ds Petrachi in cerca di nuovi rinforzi offensivi proprio in Argentina. La trattativa con i granata non andò in porto e Scocco passò all'Internacional prima del ritorno in Europa. Nel 2014 è il Sunderland a puntare su di lui, ma l'esperienza in Premier si concluderà con 6 partite giocate e zero gol segnati. Dal 2014 al 2017 gioca ancora al Newell's, mentre lo scorso giugno sceglie il River Plate orfano di Alario e Driussi. E così arriviamo alla storica sfida di questa notte. All'andata in Bolivia contro il Wilstermann era finita, complici soprattutto i 2558 metri d'altitudine a cui è situato lo stadio Félix Capriles, 3-0 per i padroni di casa. Stanotte, nel ritorno in un Monumental vestito a festa, ecco la remuntada storica e a tratti esagerata terminata 8-0 per i Millonarios. E propiziata, come detto, dalle 5 reti di Scocco. Un numero che non è un record in senso assoluto, visto che nel 1985 Juan Carlos Sanchez del Blooming di gol in una sfida di Copa ne segnò addirittura 6, ma rappresenta comunque un dato storico nella storia del glorioso River Plate. Mai nessuno, infatti, con l'Equipo de la Banda Roja aveva messo a segno 5 reti in una partita internazionale e soprattutto mai nessuno aveva segnato una tripletta nei primi 20 minuti di partita.

34' ST #River 8 - Jorge Wilstermann 0.

Imágenes de la goleada en el Monumental. 📸#LaFuerzaDelMásGrande ⚪️🔴⚪️ pic.twitter.com/XoRH8VAJEC

— River Plate (@CARPoficial) September 21, 2017