Occhio alla sorpresa - Centurion, lo manda Baggio. Per la seconda volta
"Un mio erede? Mi piace molto Centurion". Parola di Roberto Baggio. E il carico da 90 è già piazzato, sulla schiena di Adrián Ricardo Centurión. Classe '93 di Avellaneda, non una novità per il nostro calcio. Perché, sia per lui che per il Genoa, si tratta di una seconda volta. Nel 2013, il club ligure aveva infatti già portato in Italia l'estroso centrocampista offensivo scuola Racing. Avventura fra alti e bassi: 12 presenze, sprazzi di talento, indizi di un contegno fuori dal campo non sempre impeccabile (la critica che gli ha mosso il Divin Codino). Poi, Centurión è tornato in Sudamerica (ancora Racing, poi San Paolo e soprattutto Boca Juniors) a disegnare calcio. E allora, hanno pensato a Genoa, tanto vale riprovarci.
In campo, il giovane argentino in realtà ricorda poco Baggio. Nasce esterno offensivo, e infatti in patria lo hanno paragonato a Di Maria. Parte da sinistra, si accentra col destro, ama il pallone: dribbling e tiri sono il suo repertorio. Sugli assist può migliorare, a livello quantitativo più che qualitativo: ne fa di splendidi, ma ne potrebbe fare di più. Magari a scapito dei colpi di testa fuori dal campo: ha doti enormi e una seconda possibilità, non capita a tutti. Meglio sfruttare entrambe.